costa smeralda

NON C’È PIÙ LA COSTA SMERALDA ULTRACAFONAL DI UNA VOLTA – ARCHIVIATA L’ERA DEL BERLUSCONISMO, DELLA CORTE DI LELE MORA E DEI RUSSI, IL NORD DELLA SARDEGNA ORMAI ATTRAE MULTIMILIONARI BARBOSI, CHE AMANO LA PRIVACY E NON FREQUENTANO IL "BILLIONAIRE" DI BRIATORE - ARABI, INDIANI, TEDESCHI, AMERICANI AFFITTANO MEGA VILLE PER 100MILA EURO A SETTIMANA DOVE RIMANGONO A SVACANZARE SENZA FARSI VEDERE IN GIRO: NON AMANO BERE, CHIEDONO TUTTI SERVIZI SALUTARI E, IL MASSIMO PER LORO, È POTER AFFITTARE CALETTE LONTANI DA OCCHI INDISCRETI. CHE NOIA...

Estratto dell'articolo di Clarissa Domenicucci per www.lanuovasardegna.it

 

costa smeralda

Il mondo cambia e lei si adatta: chic, selvaggia, duttile, sessantadue stagioni e non dimostrarle. Il segreto sta nel cambiare sempre per non cambiare mai. Così, la Costa Smeralda si conferma il paradiso estivo dei milionari, anzi dei multimilionari: arabi, indiani, tedeschi, americani. Dicono sia l’anno degli americani: il dollaro è forte e l’Europa conviene. Russi? Qualcuno l’abbiamo perso e tra quelli che tornano bottiglie da cinquemila euro al tavolo non se ne vedono più; in compenso abbiamo guadagnato ucraini, in vacanza in Costa Smeralda sotto copertura

 

silvio berlusconi

. Tra i trend dell’estate 2024, un moderato consumo di alcolici rispetto al passato («non sgorgano più i fiumi di alcol di una volta») e una spiccata propensione dei super ricchi alla privacy («affittano calette private per starsene da soli e senza servizio», ci racconteranno).

[…] anche la geopolitica della destra in vacanza ha bannato il lusso da Costa Smeralda: meglio ostentare sobrietà un po’ posticcia nelle masserie pugliesi o a Capalbio. E, se il Sultano del Brunei acquisterà Villa Certosa, sarà davvero l’emblema del cambio di passo […]

 

costa smeralda 1

[…] Altre grandi catene alberghiere puntano alla Costa Smeralda, in testa Mandarin e Four Seasons […]  Mara, sarda, da 40 anni agente di immobili extra lusso in Costa Smeralda. Nel portfolio un paio di ville da 100 milioni di euro vendute agli arabi e una routine di affitti tra i 70 e i 100 mila euro a settimana (personale incluso si intende). Dice: «tutto è cambiato in meglio, oggi c’è più serietà; un tempo arrivavano con le valigette piene di soldi…». Un dopo Berlusconi? «Eccome se esiste, è finita quella chiassosità miele per calciatori, veline e teste piene di gel. Non si vedono neanche più i paparazzi».

flavio briatore

 

Chi arriva nel nord est dell’isola per spendere sono arabi, americani, inglesi, tedeschi, una clientela internazionale. «Gli italiani sono un po’ in ritirata - continua l’agente immobiliare- prima il rapporto era di 50 a 50 oggi è di 70 a 30, abbiamo perso russi ma guadagnato ucraini che arrivano quasi in incognito con passaporti di altri paesi, parlano inglese, poi si sbottonano e qualcosa raccontano».

 

mariah carey al cala di volpe

I veri ricchi non si fanno vedere in giro, sono ombre, «stanno tra di loro, ricevono sul panfilo o nelle ville in grande silenziosità e non vanno al Billionaire, ma se decidono di fare una festa è un capodanno e fanno guadagnare mezza Sardegna». Ristoratori, albergatori e negozianti registrano gli incassi record al di sopra delle aspettative di luglio e l’ottimo andamento di agosto. La stagione ha preso il via con l’arrivo dei mega yatch di Bezos, Gates, Arnault 

 

leonardo dicaprio

[…] Stesso mare per Mansur bin Zayd Al Nahyan, lo sceicco proprietario del Manchester City con yatch da 600 milioni e per i Beckam, in Costa Smeralda per festeggiare il compleanno della figlia Harper. Katy Perry a Porto Cervo con Orlando Bloom; Leo Di Caprio e Vittoria Ceretti si sono tuffati nella vita notturna tra cene a Porto Cervo, cocktail al Billionaire e un selfie al Phi beach. A Porto Cervo anche un romantico Jannik Sinner e i neo sposi in luna di miele Rodriguez-Moser; vacanze galluresi per la Hunziker, Pecco Bagnaia punta alla Maddalena e Teo Hernandez scatta selfie da Porto Cervo con gli amici Mariano Di Vaio e Alice Campello. E poi Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Marco Bocci, Laura Chiatti, Fedez.

umberto smaila

 

[…] Il 13 agosto è andato in scena l’evento più esclusivo dell’estate smeralda, il Gala Night dell’Hotel Cala di Volpe, dove il dress-code dettava il mood: “scintillante”. Guest star della serata, Mariah Carey. Si partiva dai10 mila euro a persona per sedere al Privè Diamond proprio sotto il palco; 5 mila euro per il Platinum, un tavolo centrale, fino ai 2500 (sempre a persona) per il Sapphire, la soluzione laterale da “vorrei ma non posso”. […]

 

costa smeralda 2

[…] a Baja Sardinia, a due passi dal Consorzio fondato dall’Aga Khan. Dai 2 ai 10 mila euro a notte con prima colazione per una delle 75 camere (di cui 21 suite) distribuite su 15 ettari bagnati sui due lati dal mare – a garanzia di spazio e riservatezza.

 

I prezzi filtrano una clientela molto esigente, gli standard sono alti e le richieste cambiano: «gli ospiti sono diventati molto healty, chiedono palestra, lezioni col personal trainer e di poter fare esperienze per le quali sono disposti a pagare qualsiasi cifra. Ma ad esempio non spendono più come una volta al bar, si beve meno».

 

smaila berlusconi

Tra le “esperienze” più gettonate dai miliardari il noleggio di una caletta ad uso esclusivo (l’albergo ne ha tre, tutte fronte tramonto che allestisce in base alle richieste) dove realizzare servizi fotografici o trascorrere giornate “da persone normali”: senza assistente, senza servizio, talvolta anche senza lettino; senza coppe di ghiaccio e trionfi di frutta. «Ci chiedono i teli, una bottiglia di vino da infilare in borsa e se ne vanno felici verso il sentiero. Per chi ha tutto è questo il vero lusso».

costa smeralda 3

 

Pensavamo di trovare una delle regine della movida smeralda, Jacqueline Louzzada, lei che presentò Sinisa ad Ariana Mihailovich, proprietaria del mitico Orso a Porto Quatu con il marito Stefano Alviani. Ma ci risponde dall’aliscafo per Capri: «che torno a fare? In Costa Smeralda non ci sono più gli amici, tanti sono scappati ai tempi della tassa sul lusso, i voli sono pochi e i prezzi alti».

 

venier ventura galanti zardo

E ci racconta quando Bono degli U2 arrivava a sorpresa nella villa di Lele Mora: «è stata un’epopea irripetibile. I russi pagavano anche diecimila euro per un cantante che li intrattenesse una mezzoretta, o seimila euro per un aperitivo. Bei tempi, Berlusconi e Mora erano i grandi animatori». Tra i mattatori di quella Costa Smeralda, Umberto Smaila: suonava per 50 serate di fila allo Smaila’s di Poltu Quatu, dove ha fatto ballare Niki Lauda e sposato in anteprima Totti e Ilary. Ma sono immagini in bianco e nero che fanno ormai parte di un’altra era.

smaila calabriatore billionairecosta smeralda 55karim aga khancosta smeraldadiletta leottafedez ferragnilele mora costa smeralda sestinilele moramichael douglas

 

marta marzotto

[…]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)