san francesco d assisi

IN SOCCORSO DEI LAVORATORI ITALIANI ARRIVA IL POVERELLO D’ASSISI – LA CAMERA HA DATO IL VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI LEGGE CHE ISTITUISCE LA FESTA NAZIONALE DI SAN FRANCESCO D’ASSISI. ORA IL TESTO PASSERÀ AL SENATO PER L’OK DEFINITIVO – IL 4 OTTOBRE SCUOLE E UFFICI PUBBLICI SARANNO CHIUSI, E SCATTERA’ IL “BONUS” IN BUSTA PAGA PER CHI DOVRA’ LAVORARE – PER SFRUTTARE LA NUOVA FESTIVITÀ OCCORRERÀ ATTENDERE IL 2027, DATO CHE IL PROSSIMO ANNO IL 4 OTTOBRE CADE DI DOMENICA…

Estratto dell’articolo da www.ilsole24ore.com

 

francisco de zurbaran san francesco d assisi musee des beaux arts de lyo 1636

La festa di San Francesco, il 4 ottobre, dal 2025 potrebbe diventare nazionale, come ad esempio il Primo maggio o le altre festività. Il che significa scuole e uffici pubblici chiusi. È giunto infatti il primo via libera dell’Aula della Camera dei deputati per la proposta di legge A.C. 2097-2231-A che mira ad introdurre la festa nazionale di San Francesco d’Assisi (1181/1182-1226) in prossimità della celebrazione per la ricorrenza dell’ottavo centenario della morte nel 2026.

 

Il testo in esame, che dovrà passare al Senato per l’ok definitivo, è il risultato della sintesi tra due proposte di legge (A.C. 2097 e A.C. 2231) entrambe di iniziativa parlamentare.

 

[...] Il 4 ottobre cadrà l’anno prossimo di domenica, già di per sé un festivo, quindi il nuovo “status” sarà “vissuto” dal 2027.

 

La giornata del 4 ottobre è attualmente considerata solennità civile ma la disciplina specifica per quel che concerne la sua celebrazione è stata più volte modificata negli anni. In particolare, la solennità civile del 4 ottobre in onore dei Santi Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena è stata istituita dalla legge 132/1958.

 

Questa norma prevedeva originariamente l’imbandieramento dei pubblici edifici e l’orario ridotto nei pubblici uffici rinviando espressamente alla disciplina introdotta dalla legge 260/1949 per le solennità civili dell’11 febbraio per anniversario della stipulazione del Trattato e del Concordato con la Santa Sede e del 28 settembre per anniversario della insurrezione popolare di Napoli. Si ricorda che San Francesco fu proclamato patrono d’Italia da papa Pio XII insieme a Santa Caterina da Siena nel 1939.

 

La legge 54 del 1977 ha poi rimosso per le solennità civili la riduzione dell’orario di lavoro negli uffici pubblici. La norma ha, inoltre, precisato che queste riduzioni sono vietate salvo autorizzazioni disposte dalla legge.

 

La legge 24/2005 ha infine stabilito che il 4 ottobre vada considerata, oltre che solennità civile, anche come giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse. Si è previsto poi che in tale occasione vengano organizzate cerimonie, iniziative, incontri, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, dedicati a questi valori e di cui i Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena sono espressione.

 

basilica san francesco assisi

Alcune categorie di dipendenti della Pa, come personale sanitario e forze dell’ordine, beneficeranno di un beneficio in busta paga. Lo Stato si farà carico di questi soldi.

 

La proposta autorizza infatti la spesa di 10.684.044 euro annui a decorrere dal 2027, ci cui 8.793.880 destinati al comparto del Servizio sanitario nazionale aumentando, quindi, di tale cifra il fabbisogno nazionale standard cui concorre lo Stato a far data dal 2027.

 

san francesco d' assisi

Infatti il riconoscimento del 4 ottobre quale festività nazionale in onore di San Francesco d’Assisi può determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica connessi alla spesa di personale dipendente dalle pubbliche amministrazioni, con particolare riferimento ai settori nei quali devono essere assicurati la continuità operativa e i servizi essenziali; in particolare, le categorie di personale interessate afferiscono ai comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico dello Stato nonché al comparto sanità.

 

[...]

 

SAN FRANCESCO ASSISI jpeg

Il deputato del gruppo Misto-minoranze linguistiche, Dieter Steger, ha presentato un emendamento in commissione Bilancio per inserire nell’elenco delle feste nazionali anche il 19 marzo, giorno in cui si celebra San Giuseppe. No del Governo: la soluzione costerebbe troppo.

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