ana duritskaya

LA MODELLA DEI MISTERI – ANNA, LA FIDANZATA DI NEMTSOV, SI È CONFUSA NEL RACCONTARE ALLA POLIZIA IL MOMENTO DELL’ASSASSINIO: PENSAVA AVESSERO SPARATO DALLA MACCHINA – E LA STAMPA DI REGIME LA METTE NEL MIRINO: “SPIA UCRAINA”, “INFORMATRICE DEI SICARI”

1. LO SPAZZANEVE, L’AUTO, LA PISTOLA: COSA SAPPIAMO DEL DELITTO NEMTSOV

Maria Serena Natale per il “Corriere della Sera

 

La ragazza con il cappotto bianco lo aspetta al Bosco Café, come ogni venerdì sera i tavoli sono tutti occupati, Boris è negli studi di Radio Echo Moskvy per l’ultima intervista. Dieci minuti fino alla Piazza Rossa e poi cena romantica, il cellulare continua a squillare, chiamano anche dall’Ucraina per la manifestazione di domenica. Il locale si svuota, Anna infila il cappotto e si avvia fuori con Boris.

Nemtsov fidanzataNemtsov fidanzata

 

Imboccano a sinistra la strada che porta al Grande ponte di Moskvoretsky illuminato dai riflessi arcobaleno delle cupole di San Basilio, a casa a piedi si arriva in mezz'ora. Uno spazzaneve passa sul ponte di cemento che sovrasta il punto più stretto della Moscova, affianca la coppia in perfetta coincidenza con un uomo comparso all’improvviso e saltato giù dal parapetto per dirigersi rapido verso il bersaglio. Quattro colpi alla schiena e Boris a terra. L’uomo con la Makarov sale su un’auto che scompare nella notte moscovita, sono le 23.31. 
 

anna duritskayaanna duritskaya

Passerà qualche ora prima che il corpo sia portato via dagli agenti. Indizi, interpretazioni contrastanti, sospetti di depistaggio, tutto s’intreccia e si confonde nelle prime ricostruzioni di un omicidio che il presidente Vladimir Putin non ha esitato a definire «su commissione».

 

L’informazione ufficiale si accanisce subito su Anna Duritskaya, la modella ucraina 23enne che da tre anni era la compagna di Boris Nemtsov: «spia di Kiev», «informatrice dei sicari» che conoscevano alla perfezione il tragitto della vittima e non hanno sfiorato lei. 
Anna è stata interrogata per ore.

NEMTSOV 3NEMTSOV 3

 

Sotto choc, non ha fornito elementi utili alle indagini che per ora si concentrano sul filmato di una delle tante telecamere di sorveglianza in funzione nell’area intorno al Cremlino — ma la telecamera non ha ripreso il momento dell’esecuzione coperta dal passaggio dello spazzaneve. 
 

Di certo c’è solo la pianificazione chirurgica e l’uso della pistola Makarov, vecchia arma d’ordinanza delle forze dell’ordine in dotazione anche ad alcuni reparti dei servizi segreti, marchio dei delitti politici in Russia.

 

anna duritskaya a18anna duritskaya a18

L’auto usata dai sicari sarebbe una Lada grigio metallizzato con targa dell’Ossezia del Nord e non, come si era detto in un primo momento, dell’Inguscezia, la Repubblica caucasica che nelle scorse settimane era stata teatro di massicce dimostrazioni di orgoglio islamico anti Charlie Hebdo , riferimento citato dagli inquirenti a sostegno della pista islamica: Nemtsov avrebbe provocato i fondamentalisti condannando pubblicamente l’attentato alla redazione del settimanale satirico francese. Quanto al killer, i primi dettagli sono stati forniti da un passante: un metro e settanta, capelli corti scuri, jeans e pullover marrone. 
 

Gli investigatori russi puntano sull’Ucraina. Fonti anonime della polizia citate dalle agenzie di stampa parlano di «elementi radicali» appartenenti all’estrema destra di Kiev che non avrebbero gradito le rivelazioni annunciate da Nemtsov sul coinvolgimento delle truppe di Mosca nel conflitto del Donbass. Si cavalca la linea del complotto per destabilizzare il Paese già alle prese con una grave crisi economica e per accrescere «l’isterismo antirusso all’estero». La Pravda indica come mandante la Cia e tra i possibili esecutori «l’MI6 (l’agenzia britannica di spionaggio estero), il Mossad, i sauditi». 

NEMTSOV 2NEMTSOV 2


Non mancano le ipotesi che indagano sulle inimicizie personali e politiche di un uomo che ha vissuto in prima linea il turbolento passaggio dall’Unione Sovietica alla Russia di Zar Putin. E le piste passionali che scavano nell’intensa vita del 55enne Nemtsov, relazioni più o meno ufficiali e rapporti difficili con le madri dei suoi quattro figli: Raisa, la prima moglie, dalla quale non ha mai divorziato; la star tv Ekaterina Odintsova; l’ex segretaria Irina Koroleva, già impiegata nell’amministrazione della presidenza russa. 
 

anna duritskaya a17anna duritskaya a17

Ma la pista preferita dal Cremlino è quella del complotto interno all’opposizione secondo il principio, più volte richiamato da Putin in questi anni, della «vittima sacrificale»: la scelta di un leader da eliminare per far ricadere la responsabilità del crimine su un potere così delegittimato. 
 

Insinuazioni che sono un’ulteriore ferita per i familiari, gli amici e per quella stessa opposizione che Nemtsov si proponeva di ricompattare in un fronte unito contro l’autoritarismo nazionalista del presidente, a partire dalla marcia che stava organizzando ancora venerdì sera. Il nome scelto per l’appuntamento era «vesna», primavera. 

 

 

2. UN VIDEO SMENTISCE LA FIDANZATA: POLEMICHE SULLA MODELLA UCRAINA

Nicola Lombardozzi per “la Repubblica

 

NEMTSOV 1NEMTSOV 1

Ma chi è Anna dagli occhi verdi e perché non ha detto subito la verità? Le contraddizioni della giovane modella ucraina, unica testimone dell’omicidio Nemtsov danno qualche pensiero alla polizia ma soprattutto scatenano voci, malignità, e articolate teorie complottistiche.

 

anna duritskaya a161anna duritskaya a161

Colpa della sua nazionalità, del lungo ma misterioso rapporto con l’ex vice premier e probabilmente anche di tanti pesanti pregiudizi sulla sua professione. Di certo c’è che Anna Duristkaya nel primo lunghissimo interrogatorio notturno subito dopo l’omicidio ha dato una versione dei fatti presto smentita dalle telecamere di rilevamento meteo presenti nell’area.

 

Secondo lei i colpi mortali contro il suo compagno sarebbero partiti dal finestrino posteriore di una vecchia Lada bianca subito ripartita a gran velocità. Dalle telecamere invece si capisce che la coppia che stava attraversando intorno a mezzanotte il ponte Bolshoj Moskoretsij, è stata affrontata da un uomo che si era tenuto nascosto dietro a un mezzo spazzaneve e che, solo dopo aver sparato, è stato preso al volo da un complice su un’auto, tra l’altro scura.

BORIS NEMTSOV BORIS NEMTSOV

 

Smentita dall’evidenza, Anna ha detto di essere confusa e sotto shock. Nessuno pensa per il momento a una sua complicità con i killer. Al massimo, dicono i poliziotti più esperti, avrà visto in volto l’assassino e, spaventata, non aveva voglia di farcelo sapere. Intanto se ne sta sotto sorveglianza in un appartamento segreto nella disponibilità della Procura di Mosca. Il console ucraino le ha fatto visita ma teme che non potrà aiutarla tanto presto a rientrare in Patria.

 

anna duritskaya anna duritskaya

La storia fra Anna e Nemtstov risale addirittura a tre anni fa. Ne era nata una relazione saltuaria ma a suo modo costante. Fatta di viaggi di due-tre volte a mese tra Kiev e Mosca. A Kiev i due abitavano da lei. A Mosca nella casa del leader politico sulla Malaja Ordinka, in pieno centro, a fianco della galleria Tretyakov. Laureata in economia, Anna faceva la modella presso agenzie minori. Roba da poco: inaugurazioni di autosaloni, qualche pubblicità di boutique di intimo. Su internet mostrava un portfolio di foto e sottolineava le sue misure: 88-63-89 per un metro e 77 di altezza. La mamma Inna, infermiera all’ospedale di Bela Zevka alle porte di Kiev, dice che «di Nemtsov era innamoratissima e aveva ormai rinunciato alle aspirazioni della passerella. Cercava lavoro come contabile ».

sostenitori di putinsostenitori di putin

 

E racconta anche la storia di un aborto «voluto fortemente da Nemtsov» che pagò 2200 dollari di parcella in una clinica di Zurigo. Il giorno dell’omicidio Anna arrivò a Mosca all’aeroporto di Sheremetevo al mattino e trovò Nemtsov ad attenderla. Andarono a casa e ne uscirono solo la sera. Lui per farsi intervistare a Radio Eco di Mosca , lei per farsi fare un massaggio thailandese. Appuntamento al ristorante Bosco sulla Piazza Rossa per una cena interrotta da tante telefonate politiche. Fino alla passeggiata fatale verso casa.

 

Basta per costruirci storie di spionaggio e di mistero? Per molti fanatici di internet, e anche per certi giornalisti molto anti-dissenso, sì. La frequentazione continua di Nemtsov con l’Ucraina, la sua antica conoscenza con personaggi del clan di Yiulia Tymoshenko come lo stesso attuale premier “antirusso” Arsenj Jatsenjuk, danno vita a voci incontrollate e a misteriosi ammiccamenti. Come quello su Piotr Listerman, stravagante gestore di una agenzia di escort per Vip molto famosa a Mosca. Fu lui, dice qualche giornale, a presentare Anna a Boris.

vladimir putini leader visti dall'artista cristina guggeri vladimir putini leader visti dall'artista cristina guggeri

anna duritskaya  russia 428342anna duritskaya russia 428342

 

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...