open arms

LA SPAGNA SI SVEGLIA E MANDA UNA NAVE A PRENDERE I MIGRANTI SULLA OPEN ARMS - MA CI VORRANNO TRE GIORNI DI VIAGGIO PER ARRIVARE A LAMPEDUSA E A BORDO DELLA NAVE C'È MOLTA INSOFFERENZA – I MIGRANTI SI GETTANO IN MARE PER FAR SCATTARE L’OBBLIGO DI SOCCORSO DELLA AUTORITÀ ITALIANE - LE DICHIARAZIONI DEL FONDATORE DELLA ONG CHE FANNO DISCUTERE: “PREFERISCO SALVINI A SANCHEZ, IN SPAGNA CI SONO…” – VIDEO

 

IL FONDATORE DELLA ONG OPEN ARMS A LUGLIO AMMETTEVA CHE LA SPAGNA È PIÙ REPRESSIVA DELL’ITALIA: “PREFERISCO CHE LA NAVE SIA FERMATA DA SALVINI E NON DA SANCHEZ A CAUSA DELLE CONSEGUENZE ECONOMICHE E LEGALI”

migranti a bordo della open arms

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/fiori-camps-fondatore-ong-open-arms-luglio-ammetteva-che-211576.htm

 

OPEN ARMS, MIGRANTI SI GETTANO IN MARE. LA SPAGNA: "IN TRE GIORNI UNA NOSTRA NAVE LI SCORTERÀ A MAIORCA"

Alessandra Ziniti per www.repubblica.it

 

Mentre è sempre più insostenibile la situazione sulla Open Arms al suo diciannovesimo giorno di attesa a mezzo miglio da Lampedusa, il governo spagnolo fa sapere che invia una nave militare per recuperare i migranti e portarli a Maiorca. L'esecutivo ha dichiarato che la nave partirà alle 17 dalla base di Rota, a Cadice, e impiegherà tre giorni di viaggio per arrivare a Lampedusa e portare poi i migranti a Maiorca, nelle Baleari. Intanto il procuratore capo di Agrigento, Patronaggio, sta arrivando sulla Open Arms con due medici per valutare la situazione.

 

pedro sanchez al mare

Nell'annunciare l'invio della nave Audaz della Marina militare, la Moncloa precisa: "Dopo aver analizzato diverse opzioni, il governo spagnolo, d'accordo con le raccomandazioni logistiche dell'Esercito, considera che questa è la più adeguata e permetterà di risolvere in settimana l'emergenza umanitaria che si vive a bordo" della Open Arms. Su Twitter il premier a interim Sanchez dice inoltre: "La nave Audaz della Marina è pronta per salpare questo pomeriggio per l'isola di Lampedusa per assistere la Open Arms ed i suoi occupanti. Accompagnerà la nave verso il porto di Palma, a Maiorca. Con questa misura la Spagna risolverà, in questa stessa settimana, l'emergenza umanitaria".

migranti si tuffano dalla open arms

 

Questa mattina intanto altri migranti si sono gettati in mare nel disperato tentativo di raggiungere terra. Prima un uomo, recuperato dalla Guardia Costiera, si è buttato di nuovo in acqua pur di non fare ritorno a bordo della nave. E dopo il tentativo di altri 9 migranti, recuperati più tardi salle motovedette, continuano a buttarsi anche altri che cercano di raggiungere a nuoto la riva dell'isola, a circa 700 metri. Momenti di tensione che i bagnanti hanno ripreso con i telefonini dal costone di Cala Francese, a una ventina di metri dal livello del mare, da dove si vede bene la nave della ong spagnola che dista appena 800 metri. Ieri sera le otto evacuazioni di emergenza più un accompagnatore.

migranti a bordo della open arms 1

 

Altri due migranti sono stati poi evacuati dalla Open Arms per motivi sanitari nel pomeriggio. Dopo che il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio ha lasciato la nave, i due sono stati caricati su una motovedetta della Capitaneria e trasferiti al molo Favarolo. Dalle 8 di stamani sono complessivamente 17 i migranti che hanno lasciato la nave della Ong: prima uno di loro si è tuffato in mare, cercando di raggiungere cala Francese; poi altri 9 e ancora altri 5. Infine l'ennesima evacuazione medica per motivi sanitari.

migranti a bordo della open arms 2

 

I nove sono poi stati portati a terra, al molo di Lampedusa e sono stati allertati i medici del poliambulatorio che hanno visitato anche l'uomo che stamane per prima si era lanciato in mare. La situazione resta molto tesa.

 

Una volta che si gettano in mare, i migranti sono da considerare a tutti gli effetti dei naufraghi e come tali per le autorità, in questo caso italiane, scatta l'obbligo di soccorso previsto dal diritto internazionale del mare.

 

migranti si tuffano dalla open arms 1

Confermata dunque l'apertura del governo spagnolo che attraverso le parole della ministra della Difesa, Margarita Robles aveva parlato di una situazione di "emergenza umanitaria" dichiarando che la Spagna "non guarderà dall'altra parte come sta facendo il ministro Matteo Salvini". Robles aveva insistito che si lavorava a una soluzione "adeguata dal punto di vista umanitario". Da parte sua il ministro dell'Interno Salvini ha tuonato: "Ong spagnola, nave spagnola, porto spagnolo: giusto così. La coerenza e la fermezza italiane pagano, non siamo più il campo profughi d'Europa".

OSCAR CAMPS FONDATORE DI OPEN ARMS

Il fondatore Oscar Camps accusa: "La situazione comincia ad assomigliare a quella di un centro di detenzione libico". Domenica altri quattro migranti si erano gettati in acqua e sono stati recuperati dai volontari della ong.

SALVINI MIGRANTI

 

La Open Arms però non vuole muoversi, dopo una missione cosi lunga la nave ha bisogno di revisione e l'equipaggio di cambiare e il ministro Toninelli ieri ha dettato una condizione che difficilmente il governo spagnolo accetterà: togliere prima la bandiera alla Open Arms per poi vedere arrivare i 98 migranti rimasti a bordo su una nave della Guardia Costiera. Una condizione, quella posta da Toninelli, che di fatto fa segnare un nuovo stop nella trattativa per sbloccare la vicenda. Il ministero dei Trasporti infatti, prima di approntare un qualsiasi piano di trasferimento dei migranti in Spagna con la Guardia Costiera, attende il primo passo del governo di Madrid. "Stiamo lavorando ancora in queste ore per sbloccare al più presto la situazione della Open Arms. - ha detto stamani Toninelli - Ho avuto una interlocuzione con la Spagna e attendo che il governo spagnolo risponda alla nostra richiesta facendo tutto ciò che è necessario per fermare la Ong".

migranti si tuffano dalla open arms 2

 

Il Viminale invece resta fermo nella sua linea di prevedere solo una scorta alla Open Arms nel suo viaggio verso la Spagna come avvenne per la Aquarius e la ong spagnola resta ferma nel suo assoluto rifiuto di partire con una situazione a bordo totalmente degenerata. E le condizioni meteo danno già mare e vento in rinforzo da oggi è per i prossimi giorni.

 

OSCAR CAMPS FONDATORE DI OPEN ARMS

A descrivere la situazione ormai al limite raggiunta sulla nave è lo psicologo e psicoterapeuta di Emergency: "Spazi ristretti, promiscuità e diverse provenienze culturali vanno ad aggravare la condizione di vita ormai giunta al limite". Nella relazione è spiegato come l'evacuazione dei 27 minori ha prodotto in chi è rimasto a bordo "una profonda tristezza con conseguenti comportamenti di chiusura, isolamento e mutismo". Depressione ma anche rabbia e agitazione con alcune donne che, quando quattro migranti si sono gettati in mare nel tentativo di raggiungere a nuoto l'isola di Lampedusa, hanno reagito con "attacchi di panico e profonda sofferenza chiedendosi perché questa violenza insostenibile e assurda si perpetrasse nei loro confronti".

danilo toninelli spaesato in senato

 

Nel frattempo ha raggiunto in poche ore oltre 6 mila firme, la campagna online ''Fateli scendere!'' lanciata dagli avvocati di Mga, il sindacato nazionale forense, su Change.org. Chiedono "al ministro dell'Interno Matteo Salvini di consentire immediatamente lo sbarco delle persone a bordo della Open Arms nel porto di Lampedusa; e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio, di farsi portatori presso il ministro dell'Interno delle ragioni e dei principi dell'ordinamento italiano".

MIGRANTI SULLA OPEN ARMSmigranti a bordo della open arms 4i minori della open arms portati a lampedusa open arms LAMPEDUSA - CONTESTAZIONE ALL EQUIPAGGIO DI OPEN ARMSLAMPEDUSA - CONTESTAZIONE ALL EQUIPAGGIO DI OPEN ARMSOPEN ARMSmigranti della open armsopen armscinque migranti della open arms si gettano in mareopen arms i minori della open arms portati a lampedusa migranti della open arms visitati al porto di lampedusai minori della open arms portati a lampedusai minori della open arms portati a lampedusa i minori della open arms portati a lampedusa LA FOTO DELLA DONNA IN CARNE SULLA OPEN ARMS

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...