bacio gay

SIAMO O NON SIAMO UN PAESE A MISURA D’OMO? I DATI DIMOSTRANO CHE NON C'È EMERGENZA OMOFOBIA MA LA LEGGE BAVAGLIO AVANZA - SECONDO L'OSSERVATORIO DELLA POLIZIA DI STATO, DAL 2010 AL 2018 I CASI DENUNCIATI SONO STATI APPENA 214 (26 ALL'ANNO). E DAL 2017 SONO PERSINO DIMINUITI DEL 2,3% - L'ATTACCO DI GIOVANARDI

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

gay

Solo nell' ultima settimana sono emersi diversi casi di omofobia, una vera escalation a cui dobbiamo porre fine».

 

Alessandro Zan del Partito democratico ha tutto l' interesse a tenere alta la tensione. Dopo tutto è il relatore della nuova legge contro l' omofobia. Di cui, stando ai progressisti italiani, il nostro Paese ha assoluto bisogno. Il 24 ottobre la Commissione giustizia della Camera ha iniziato l' esame della proposta e Zan appare molto soddisfatto: «L' iter della legge contro l' omotransfobia registri nuovi passi avanti», spiega. «Abbiamo abbinato alla mia proposta di legge i testi a prima firma Boldrini e Scalfarotto: l' obiettivo è giungere a un testo base unificato che tenga conto di tutte le proposte pervenute».

 

gay pride 2019 97

Non ci sono soltanto le proposte giunte da sinistra. Anche l' azzurra Giusi Bartolozzi ha deciso di presentare la sua, e secondo Zan «è un bel segnale che anche Forza Italia, pur essendo all' opposizione, abbia annunciato di voler presentare una proposta propria». A suo dire, ciò «dimostra che la gran parte delle forze politiche in Parlamento vuole raggiungere un risultato concreto contro l' odio e le violenze omotransfobiche. Sono soddisfatto del clima che accompagna i lavori: ora è tempo di accelerare e dare risposte concrete».

 

Che sia il momento di premere sull' acceleratore lo pensano in molti. Il 13 novembre, nella sala monumentale del Consiglio dei ministri, è stato presentato un progetto chiamato «End Sogi Discrimination», finanziato con il programma Rec della Commissione europea e promosso dal Consiglio d' Europa, dall' associazione Cild (Coalizione Italiana per le Libertà Civili).

 

Come spiega Gaynews, «obiettivi principali dell' iniziativa saranno l' avvicinamento delle legislazioni dei Paesi coinvolti alle raccomandazioni del Consiglio d' Europa e la costruzione di contro-narrative al discorso d' odio». Ovviamente, nel corso della presentazione (a cui ha partecipato pure il direttore dell' Unar Triantafillos Loukarelis) si è insistito parecchio sul fatto che l' Italia non ha ancora una legge contro l' omotransfobia.

gay pride 2

 

Insomma, anche questo progetto finanziato dalla Commissione europea serve a far pressione affinché sia approvata la famigerata «norma anti odio». Il punto è: davvero esiste una emergenza omofobia in Italia come sostengono Zan, Laura Boldrini, Maria Elena Boschi e via dicendo?

 

La questione se l' è posta Carlo Giovanardi di Idea, che già in passato si è battuto (con successo) per scongiurare l' approvazione delle leggi bavaglio in materia di sesso e genere. Giovanardi si è rivolto all' Oscad, ovvero l' Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori della Polizia di Stato. Si tratta dell' ente pubblico che raccoglie le segnalazioni dei cittadini, delle associazioni Lgbt e della medesima Unar (l' organismo contro la discriminazione della presidenza del Consiglio) riguardo ai cosiddetti crimini d' odio. La risposta è stata piuttosto articolata, e comprensiva di grafici che in parte riportiamo in queste pagine.

 

Secondo l' Oscad, tra il 10 settembre2010 e il 31 dicembre 2018 sono giunte 2.553 segnalazioni di «crimini d' odio».

 

gay pride 2019 82

Di queste, 1.157 riguardano i cosiddetti «hate crime», mentre 371 sono gli «hate speech» (discorsi di odio). È interessante notare la specifica che fanno gli esperti della polizia, quando spiegano che le segnalazioni Oscad «non consentono di valutare - da un punto di vista statistico - il fenomeno dei crimini d' odio, in quanto il numero di segnalazioni che pervengono è influenzato, tra l' altro, dalla sensibilità dei potenziali segnalanti, condizionate anche dall' attenzione mediatica del momento». Significa che il numero delle segnalazioni può cambiare a seconda dell' attenzione mediatica, dunque la propaganda martellante sull' omofobia potrebbe farle aumentare.

 

coppie omosessuali figli 8

In ogni caso, vediamo di analizzare i dati ufficiali disponibili. A un esame attento, si scopre che ben il 58,7% dei crimini e discorsi di odio riguarda le discriminazioni etniche e razziali, mentre il 19,4% ha a che fare con il credo religioso. Significa che, sul totale delle segnalazioni, quelle riguardanti l' orientamento sessuale sono appena il 13%, mentre quelle riguardanti l' identità di genere sono lo 0,9%.

In totale parliamo di 214 segnalazioni tra il 2010 e il 2018.

Vuol dire poco più di 26 casi in media ogni anno. Un numero statisticamente quasi insignificante.

 

coppie omosessuali figli 9

Stando ai dati della polizia, le aggressioni fisiche segnalate in 10 anni sono state 176, cioè 22 in media l' anno. Ovvio: anche una sola aggressione è grave e spregevole. Ma se guardiamo i numeri delle violenze sessuali (dati riportati dal Sole 24 Ore nel 2018 e relativi al 2016), ci rendiamo conto che tra i due fenomeni non c' è paragone.

Parliamo di 7.600 stupri denunciati in un anno contro 176 aggressioni in 8 anni.

Le violenze sessuali, fra l' altro, da qualche tempo sono in calo. Se dovessimo basarci su ciò che sostengono alcuni giornali e alcuni politici, dovremmo dedurre che, al contrario, le violenze omofobe sono in aumento. Ma non è così.

 

coppie omosessuali figli 6

Il dato più interessante fra quelli riportati dall' Oscad è quello riguardante la percentuale di denunce per omotransfobia sul totale delle segnalazioni di odio. Notiamo che, nel 2010, i casi di omofobia erano il 33,3% del totale. Nel 2018 sono appena il 15,5%. Non solo: il calo è stato costante. Nel 2016, infatti, le segnalazioni omofobiche erano il 15,9%, nel 2017 il 17,8%. Insomma, gli ultimi numeri ufficiali disponibili mostrano che gli attacchi al popolo arcobaleno sono in diminuzione, soprattutto rispetto ad alcuni anni fa.

 

«I dati confermano che l' obiettivo della proposta dell' onorevole Zan sull' omofobia», dice Carlo Giovanardi, «non è quello di contrastare una inesistente emergenza nazionale, ma un lucido disegno volto a perseguire penalmente chiunque diffonda idee conformi ai valori della nostra Costituzione, tipo che il matrimonio può esistere soltanto tra uomo e donna, che i bambini hanno diritto ad avere un padre ed una madre naturali o adottivi, che l' utero in affitto deve rimanere un crimine eccetera».

 

Carlo Giovanardi

In effetti, se consideriamo che l' attenzione mediatica è altissima e che il numero delle segnalazioni complessive aumenta, comprendiamo che l' emergenza omofobia semplicemente non esiste. Intendiamoci: nessuno nega che esistano casi di violenze orribili, che vanno combattuti. Ma parlare di emergenza serve solo a sostenere l' approvazione di una legge il cui vero scopo è piuttosto chiaro: limitare la libertà di espressione e di pensiero.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...