cannelle

“AVEVO IL SEDERE PIÙ BELLO DELLA TV MA SCELGO LA MEDITAZIONE E L’IPNOSI REGRESSIVA” - PARLA CANNELLE, 58 ANNI, EX TESTIMONIAL DELLE MOROSITAS CHE HA APERTO UN'AZIENDA AGRICOLA IN LIGURIA - “MI OFFRIVANO CONTRATTI IN CAMBIO DI SESSO E HO DETTO MOLTI 'NO'. PER QUESTO SONO SPARITA" - ''NON POSSO FARLE L'ELENCO DELLE PROPOSTE INDECENTI RICEVUTE. NON LE BASTEREBBE LA PAGINA DEL GIORNALE”

alessandro milan

Alessandro Milan per “la Verità”

 

Milioni di persone l' hanno ammirata anni fa in una pubblicità, quella delle caramelle Morositas. Per la verità gli spettatori, in quella sequenza televisiva, apprezzarono, oltre al suo splendido sorriso, una parte anatomica ben precisa del suo corpo. Lei infatti era ripresa mentre di spalle saliva una scala al grido di «tra le more è la più desiderata». Il fondoschiena in questione è quello di Helena Viranin, ex modella e showgirl originaria della Guadalupa francese, conosciuta anche con il nome d' arte di Cannelle.

HELENA VIRANIN IN ARTE CANNELLE

 

Una donna che oggi ha 58 anni e ha voltato le spalle a quella vita che le ha dato successo, denaro, notorietà. L'apice lo ha raggiunto probabilmente con la presentazione del Festival di Sanremo, a fianco di Pippo Baudo e Anna Oxa, nel 1994. Oggi Helena vive in Liguria, ha aperto una piccola azienda agricola, produce olio (l'olio di Cannelle), pratica meditazione, è induista, segue corsi di ipnosi regressiva. Insomma una vita di meditazione lontana anni luce dai riflettori della ribalta e dai palcoscenici del successo.

CANNELLE

 

«Faccio innanzitutto la mamma», esordisce lei. «Ho due figlie e, anche se loro vivono a New York, le seguo ogni giorno. Qui in Liguria ho un po' di terreno e coltivo olive.

Produco poco olio, anzi non ne ho a sufficienza per soddisfare tutte le richieste. Ho cominciato pensando di tenerlo per me o di regalarlo ad alcuni amici, poi ristoranti e negozi me lo hanno chiesto. Ma la mia terra ne produce quantità minime e non posso commerciarlo come un' azienda».

 

Come si passa dai riflettori e dalla popolarità alla meditazione?

CANNELLE NELLO SPOT MOROSITAS

«È stato un lungo percorso. Oggi organizzo anche incontri sul tema. Il prossimo sarà il 28 marzo al centro culturale Shaolin di Milano».

 

Cos'è l'ipnosi regressiva?

«È una tecnica tramite la quale una persona può tornare indietro nel tempo e recuperare qualcosa delle sue esistenze pregresse. Lì può trovare le spiegazioni di alcuni suoi problemi presenti. È una tecnica sperimentale che si deve attuare con una guida. Quando cominciai a praticarla, in India, il maestro a cui mi affidai disse: "Tutte le vite che vivo, le vivo eternamente". Come dire: nulla si perde nell'universo, basta cercare».

 

Che rapporto ha con la religione?

CANNELLE

«Mio padre era indiano e mia madre cattolica. Sin da piccola sono cresciuta tra queste due religioni, ora attratta dall' una e ora dall' altra. In questo momento l' induismo mi sta offrendo più risposte. Non è soltanto una religione, mi sembra anche e soprattutto una visione della vita, un modo di essere e di comportarsi».

 

Che valore dà al concetto di spiritualità?

«Le rispondo con una battuta del mio primo fidanzatino francese, che leggeva molto e aveva un'anima bella. Un giorno in un piccolo ristorante sugli Champs-Élysées, a Parigi, citò in tedesco la frase di un romantico: "È lo spirito che costruisce il corpo". Quando me la tradusse capii che mi stava facendo un complimento. Oggi aggiungo con un sorriso: la spiritualità è necessaria per non dimenticare il corpo, per non sottoporlo a torture estetiche, per invecchiare con esso, per capirlo».

 

È vero che da ragazza voleva entrare in convento?

CANNELLE SU PLAYMEN

«Sì, a 16 anni. Non mi presero perché ero troppo giovane e non avevo il permesso dei genitori. Fu un bisogno improvviso, un attacco di fede. Poi mi accorsi che potevo vivere la mia spiritualità anche lontano dalle regole monacali. Forse è stato un rifiuto provvidenziale».

 

Allora mi dia la sua definizione di Dio.

«Credo che ci sia in ogni uomo un soffio di Dio. La Bibbia dice che siamo fatti a sua immagine e somiglianza. Un teologo svizzero una volta cercò di spiegarmi il significato di questa frase che si legge nel libro della Genesi, ma non lo capii. Forse perché nessuno può spiegare Dio o le sue azioni, ma solo rivolgersi a lui».

 

Invece di Helena Viranin, gli italiani hanno conosciuto Cannelle, il suo nome d' arte. Chi gliel' ha dato?

«Francis Lopez, noto produttore francese di operette. Sono stata scoperta da lui su una spiaggia in Guadalupa e mi portò a Parigi come vedette di una delle sue produzioni teatrali intitolata La perle des Antilles. Fui definita dalla stampa francese la nuova Josephine Baker. Scelse il nome di Cannelle perché disse che ci sono tanti tipi di neri, ma, ricordo le sue parole, "tu non sei nera come gli altri, sembri una bianca abbronzata"».

CANNELLE

 

Quindi Cannelle proprio come la spezia.

«Esatto. Nella mia pelle vedeva il riflesso del colore della cannella. Era il 1979, a Parigi, nel suo appartamento in boulevard Haussmann».

 

E come è arrivata in Italia?

«All'inizio degli anni Ottanta ci capitai per un singolare incidente. Un giorno litigai con il mio fidanzatino e lo mandai al diavolo. Uscii di corsa dal ristorante dove eravamo e alzai il braccio. Si fermò una Lamborghini e dissi al guidatore che volevo andare in Italia. E lui mi portò».

 

Quando si dice il colpo di fortuna, del guidatore intendo.

CANNELLE

«Ah ah. Lavorai subito come modella per le sfilate, per la verità mi presero appena mi videro. Poi entrai nel mondo dello spettacolo con pubblicità, presenze televisive, film».

 

Nella famosa pubblicità Morositas lei fu scelta per la bellezza di una parte del suo corpo, il sedere. Non si è mai sentita umiliata per questo?

«E perché mai? Mi dissero che avevo il sedere più bello della televisione. Non penso che bisogna provare vergogna di qualcosa che Dio non ha avuto vergogna di creare. L' umiliazione è prostituirsi, scendere a compromessi e accettare ricatti. Io non l'ho mai fatto».

 

Perché a un certo punto è letteralmente sparita dal mondo dello spettacolo?

«C'è un tempo per ogni cosa, dice la Bibbia. E c'è anche un momento nella vita in cui occorre fare un passo indietro. Si scopre un certo giorno di essere qualcosa di diverso da quello che ti chiedono. E allora si fugge, per non recitare malamente la tua parte».

 

CANNELLE

Perché, ha subito situazioni spiacevoli?

«Se si riferisce a molestie, ne ho subite anch' io più di una e in più occasioni qualcuno ha cercato di portarmi a letto. Sono stata più volte ricattata. Le molestie alle donne che ora stanno emergendo a livello mondiale rivelano un aspetto schifoso della società dello spettacolo. Io non amo strillare questo genere di situazioni. Ho detto sempre "no" quando qualcuno mi proponeva un contratto in cambio di sesso. Anche per questo sono sparita».

 

Cosa ne pensa del movimento Me too?

«Ogni donna può subire avance, è naturale. Personalmente non ho accettato queste in cambio di lavoro, non ne avevo bisogno. Forse ho avuto degli amori sbagliati, ma questo fa parte della vita. Non ho mai amato un uomo in cambio di qualcosa. Credo che l' amore sia una cosa seria, anche se a volte non sembra».

 

CANNELLE

Mi tocca chiederle dei nomi.

«Non posso farle l' elenco delle proposte indecenti ricevute. Non le basterebbe la pagina del giornale. Ho detto "no" infinite volte, le basti questo».

 

Mi dice un nome dello spettacolo che l' ha più delusa?

«Non c' è una vera delusione nella mia vita di artista. Ci sono stati spettacoli riusciti e altri no. Le Morositas mi hanno lanciato, Sanremo mi ha portato in prima pagina. Un film con Giancarlo Giannini poteva forse essere qualcosa di più».

 

Ho capito, non parla male degli altri. Mi dica allora chi porterà sempre nel cuore.

«Le faccio due nomi: Pippo Baudo, gran signore, e Gigi Sabani che mi coinvolse in prime serate indimenticabili».

 

CANNELLE

Mi racconta l' aneddoto più bello della sua vita nello spettacolo?

«A Sanremo presentai i cantanti senza leggere, con il foglio davanti, né nomi né canzoni. Allora parlavo a malapena l' italiano».

 

Nello spettacolo lei ha detto di avere perduto i valori della sua anima. In che senso?

«Quello è un mondo capriccioso, insensibile, svelto, crudele. L' anima di una persona abituata a meditare entra in sofferenza. La meditazione è la palestra dell' anima».

 

Non le mancano le luci della ribalta?

«Assolutamente no».

 

Ma tornerebbe in tv?

CANNELLE

«Non ora. O almeno non in situazioni che mi hanno offerto. Quando capiterà qualcosa in cui posso ritrovarmi, senza rinnegare me stessa, ci penserò».

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