vladimir putin volodymyr zelensky donald trump crimea

PASSANO I GIORNI E IL BLUFF DI PUTIN È SEMPRE PIÙ EVIDENTE – “MAD VLAD” NON HA INTENZIONE DI INCONTRARE ZELENSKY, E MANDA AVANTI IL SUO SGHERRO, SERGEI LAVROV, CHE CHIEDE LA DESTITUZIONE DI ZELENSKY: “DOVRÀ ESSERE RISOLTO IL PROBLEMA DELLA SUA LEGITTIMITÀ. KIEV NON È INTERESSATA A UNA PACE GIUSTA E DURATURA. CHIEDIAMO LE GARANZIE DI SICUREZZA DEL 2022”. CIOÈ UN COINVOLGIMENTO DELLA CINA, ALLEATO “SENZA LIMITI DELLA RUSSIA” - ZELENSKY GIUSTAMENTE SI OPPONE E RILANCIA: “L’OCCUPAZIONE ENTRO L’ANNO DEL DONBASS? SONO SOLO CHIACCHERE. PER L’INCONTRO VANNO BENE SVIZZERA E AUSTRIA, MA ANCHE TURCHIA…”

VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN

Lavrov, 'Kiev non è interessata a pace giusta e duratura'

(ANSA) - Le dichiarazioni della leadership ucraina mostrano che Kiev "non è interessata a una soluzione giusta e duratura" del conflitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dall'agenzia Interfax.

 

Lavrov, 'garanzie di sicurezza come discusse nel 2022'

(ANSA) - Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha detto che la Russia sostiene l'opzione per le garanzie di sicurezza all'Ucraina discussa nei negoziati di Istanbul nel 2022, quando fu ipotizzato il ruolo dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, compresi Cina e Russia. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

 

Ucraina: Lavrov, incontro Putin-Zelensky solo se risolti tutti i nodi

SERGEI LAVROV IN ALASKA INDOSSA LA FELPA CON LA SCRITTA CCCP

(LaPresse) - Il presidente russo, Vladimir Putin, è pronto a incontrare Volodymyr Zelensky solo se tutte le questioni che richiedono una discussione al massimo livello saranno state risolte.

 

È quanto ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in una conferenza stampa dopo i colloqui a Mosca con l'omologo indiano, Subrahmanyam Jaishankar. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti.

 

"Il nostro presidente ha ripetutamente affermato di essere pronto a incontrare, anche il signor Zelensky, con l'intesa che tutte le questioni che richiedono un esame al più alto livello saranno ben preparate", ha detto Lavrov.

 

donald trump vladimir putin anchorage alaska. foto lapresse

Lavrov, per pace valutare legittimità firma di Zelensky

(ANSA) -  "Quando e se, si spera", verrà firmato un accordo di pace tra Russia e Ucraina, dovrà essere "risolto il problema della legittimità della persona che firmerà questi accordi" da parte di Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, riferendosi al presidente Volodymyr Zelensky, il cui mandato è scaduto nel maggio del 2024 senza che si tenessero nuove elezioni a causa della legge marziale vigente nel Paese. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

 

 

Ucraina: Lavrov, azioni Europa e Kiev minano sforzi Trump

meme sulla felpa di sergei lavrov con la scritta cccp

 (LaPresse) - Le azioni dei sostenitori occidentali di Kiev e della stessa leadership Ucraina stanno minando gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per risolvere la crisi Ucraina. È quanto ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in una conferenza stampa dopo i colloqui a Mosca con l'omologo indiano, Subrahmanyam Jaishankar.

 

Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass. "Gli obiettivi che l'attuale leadership Ucraina continua a perseguire, e che sono certamente alimentati dai sostenitori occidentali del regime di Kiev, sono diretti contro gli sforzi del presidente Usa Donald Trump, con il quale stiamo cooperando attivamente e in modo specifico alla ricerca di soluzioni durature e sostenibili per risolvere il conflitto al fine di eliminare le cause profonde" del conflitto ucraino, ha dichiarato Lavrov

 

meme su jd vance 18

Vance, 'Mosca vuole territori ucraini non ancora occupati'

 (ANSA) - Nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Russia vuole "alcuni porzioni di territorio, la maggior parte delle quali ha già occupato, ma alcune non ancora". Lo ha detto il vicepresidente americano J.D. Vance in un'intervista a Fox News aggiungendo che "è proprio lì che si trova il nocciolo della trattativa". Dal canto suo, ha affermato, "l'Ucraina vuole essere sicura di non essere invasa di nuovo dalla Russia. Vuole essere sicura di mantenere l'integrità territoriale a lungo termine".

 

Zelensky, incontro con Putin forse in Svizzera, Austria Oppure in Turchia

(ANSA-AFP) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l'incontro con il russo Vladimir Putin potrebbe tenersi in Svizzera, Austria o Turchia. "Svizzera, Austria, siamo d'accordo... Per noi la Turchia è un Paese della Nato e fa parte dell'Europa. E non siamo contrari", ha affermato in merito alle possibili sedi, in dichiarazioni rilasciate stamattina ai media.

UCRAINA - LA SITUAZIONE SUL CAMPO E LE PRETESE RUSSE - 18 AGOSTO 2025

 

Ucraina: Zelensky, occupazione russa del Donbass? Solo chiacchiere

(LaPresse) - "In quasi quattro anni di guerra su vasta scala i russi hanno occupato un terzo della regione di Donetsk. Per questo ho spiegato che le voci secondo cui entro la fine dell'anno occuperanno il nostro Donbass sono solo chiacchiere. Per occupare il nostro Donbass, ci vorranno altri quattro anni. Questa è la nostra terra". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ai giornalisti, come riporta Ukrinform.

 

Zelensky, 'nessun ruolo alla Cina nella nostra sicurezza'

VIGNETTA SU PUTIN CHE SI PAPPA L UCRAINA

(ANSA-AFP) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si oppone a un eventuale ruolo della Cina nel garantire la sicurezza dell'Ucraina nell'ambito di un accordo di pace, citando il presunto sostegno di Pechino a Mosca.

 

 "In primo luogo, la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall'inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni... Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutano l'Ucraina e non l'hanno aiutata nel momento in cui ne avevamo davvero bisogno", ha dichiarato Zelensky in un commento rilasciato oggi ai media.

 

 

VLADIMIR PUTIN - DONALD TRUMP - ANCHORAGE, ALASKA

UCRAINA: UE, 'ALLARGAMENTO TRATTATO IN DISCUSSIONI CON TRUMP E ZELENSKY'

(Adnkronos) - Lunedì, nel corso dei colloqui alla Casa Bianca, i leader europei "hanno discusso delle possibilità di allargamento con il presidente Donald Trump e il presidente Volodymyr Zelensky", sottolineando "la rilevanza del processo di adesione per l'Ucraina, importante anche nel contesto delle garanzie di sicurezza; discussioni che, come sapete, sono in corso".

 

Lo conferma una portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa. La portavoce continua reiterando la posizione dell'esecutivo Ue: "innanzitutto, spetta all' Ucraina, e solo all' Ucraina, in quanto Paese sovrano, decidere se intende continuare a perseguire il percorso verso l'adesione.

sergei lavrov marco rubio anchorage, alaska foto lapresse

 

E poi, naturalmente, spetterà agli Stati membri dell'Ue stabilire se tutti i passaggi che conducono all'allargamento sono soddisfatti o meno". Dal canto suo, la Commissione ha proposto al Consiglio europeo di aprire il primo capitolo di negoziati, ricorda: "a nostro avviso, è importante che gli Stati membri consentano presto questa apertura".

 

La conferma arriva in seguito a resoconti secondo cui Trump avrebbe chiesto al premier ungherese Viktor Orban, unico leader europeo che ostacola apertamente l'apertura dei processi di adesione (decisione che richiede l'unanimità degli Stati membri), di lasciar cadere il veto di Budapest. Oggi Zelensky ha confermato di aver chiesto al presidente Usa di agire in tal modo.

VLADIMIR PUTIN - DONALD TRUMP - VERTICE DI ANCHORAGE, IN ALASKA

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...