carestia

PRIMA LA PANDEMIA, POI LA CARESTIA! SONO PIÙ DI 3 MILIONI GLI ITALIANI CHE PER COLPA DEL VIRUS RISCHIANO DI FINIRE IN UNA CONDIZIONE DI POVERTÀ. I PIÙ COLPITI SONO I GIOVANI PRECARI RIMASTI SENZA CONTRATTO, LE DONNE CON CARRIERE DISCONTINUE, GLI IMMIGRATI. C'È PURE UNA BELLA FETTA DELLA CLASSE MEDIA CHE SEMBRA IN GINOCCHIO. IN ITALIA CI SONO 300 MILA TRA RISTORANTI E BAR CHE SCONTANO UN CALO DEL FATTURATO DEL 64%...

LUCA MONTICELLI per la Stampa

 

carestia

Sono più di 3 milioni gli italiani che per colpa della pandemia rischiano di finire in una condizione di povertà. Diversi istituti stanno cercando di misurare l'impatto drammatico del Covid sul reddito delle persone, non c'è una stima univoca, ma almeno un milione e mezzo di famiglie potrebbe essere travolto dall'impatto della crisi, nonostante l'intervento del governo che finora ha stanziato oltre 100 miliardi di euro.

 

I più colpiti dagli effetti economici del virus sono giovani precari rimasti senza contratto, donne con carriere discontinue che fanno fatica a conciliare i tempi di vita e di lavoro, immigrati, working poor. Tutte categorie che statisticamente appartengono a un'area di povertà relativa, un gradino sopra la miseria.

 

carestia

Ma soffrono anche commercianti, baristi, ristoratori, partite Iva e maestranze del mondo della cultura. Così come i 6 milioni e mezzo di lavoratori che hanno preso l'assegno di cassa integrazione o i 4 milioni che hanno percepito un bonus. Il rapporto Censis-Confcooperative parla di 2 milioni di famiglie che, a causa delle restrizioni imposte per abbattere la curva dei contagi, si trovano sul baratro della povertà assoluta, cittadini che magari vivevano situazioni di fragilità già in fase pre-Covid, con stipendi bassi e lavori in nero, soprattutto al Sud. C'è pure una bella fetta della classe media che sembra in ginocchio.

 

L'analisi sviluppata dalla collaborazione Unipol-Ambrosetti immagina uno scivolamento di un milione e mezzo di famiglie della piccola borghesia (il 10% del totale) verso l'indigenza. Secondo la Banca d'Italia sono aumentate di 12 punti percentuali le famiglie italiane che dichiarano di non riuscire ad arrivare alla fine del mese: se prima della pandemia erano il 46%, adesso si attestano al 58%.

donne

 

Questo significa che circa 6 nuclei su 10 ritengono di essere in maggiore difficoltà a seguito dell'emergenza sanitaria. Tra gli interrogativi sul futuro aleggia lo spettro delle spese impreviste.

 

Il 30% delle famiglie interpellate in una ricerca di Palazzo Koch ha difficoltà ad affrontare un pagamento improvviso di duemila euro, come ad esempio la riparazione dell'auto o una fattura medica. I dati dei centri di ascolto Caritas vanno proprio in questa direzione. Analizzando il periodo maggio-settembre del 2019 e confrontandolo con lo stesso frangente del 2020 emerge che da un anno all'altro l'incidenza dei nuovi poveri è passata dal 31 al 45%: quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta.

 

In ben 136 diocesi sono stati attivati fondi dedicati a piccoli commercianti e lavoratori autonomi, utili a sostenere i pagamenti più urgenti (affitto degli immobili, rate del mutuo, bollette). In Italia ci sono 300 mila tra ristoranti e bar che secondo il barometro del terzo trimestre scontano un calo del fatturato del 64%: rosso che pesa sulle tasche di un milione e duecento mila dipendenti del settore. L'ultimo Decreto Ristori affida altri 400 milioni di euro ai Comuni per gli aiuti alimentari, "buoni spesa" che a marzo, nel corso della prima ondata del coronavirus, i sindaci distribuirono a quasi 4 milioni e mezzo di cittadini.

 

bar e ristoranti vuoti 2

Lo scenario sociale su cui si muove la crisi economica legata alla pandemia è caratterizzato da una ristrettezza diffusa su tutto il Paese. I dati Istat del 2019 fotografano una condizione di povertà assoluta per 1, 7 milioni di famiglie e coinvolge 4, 6 milioni di individui.

 

Numeri pesanti ma in calo rispetto al passato, mentre in prospettiva ci si attende un'impennata che toccherà anche i minori. Save the children stima che i bambini poveri, che oggi sono un milione, raddoppieranno. 

bar e ristoranti vuoti 1bar e ristoranti vuoti 4bar e ristoranti vuoti 5bar e ristoranti vuoti 3

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?