PIÙ CHE FRATELLO, UN FARDELLO - IL 75% DEI BRITANNICI RITIENE CHE L’EX PRINCIPE ANDREA DOVREBBE TESTIMONIARE DAVANTI AL CONGRESSO AMERICANO: SECONDO UN SONDAGGIO YOUGOV, IL 79% PENSA CHE LA SCELTA DEL RE DI STRAPPARE AL FRATELLO OGNI TITOLO SIA GIUSTA, ANCHE SE IL 58% RITIENE CHE SI SIA MOSSO TROPPO LENTAMENTE. AD ASSOLVERE CARLO C’È IL 53% DEI BRITANNICI: SOSTENGONO CHE IL RE ABBIA FATTO “TUTTO QUANTO IN SUO POTERE” - NONOSTANTE LE PORCATE DI ANDREA, OGGI I WINDSOR PIACCIONO PIÙ DELLA MONARCHIA…
Estratto dell’articolo di Enrica Roddolo per www.corriere.it
Il 75% dei britannici ritiene che l’ex principe Andrea Mountbatten-Windsor, dovrebbe testimoniare davanti al Congresso americano per rivelare quanto possa esser venuta a conoscenza circa il finanziere Jeffrey Epstein.
[…] un fresco sondaggio di YouGov che tiene periodicamente il polso della salute della monarchia britannica rileva che più dei due terzi della popolazione la pensa come il premier Sir Keir Starmer a proposito di Andrea al quale il Congresso degli Stati Uniti vorrebbe porre domande sulla questione Epstein. […]
carlo e andrea con la regina elisabetta
In parallelo si va definendo a Londra il sentiment dell’opinione pubblica sul caso Andrea, con una percentuale persino più alta: il 79% pensa che la scelta del re di strappare al fratello anche il titolo di principe, dopo averlo privato di ogni altro titolo e onore, sia giusta. Anche se il 58% ritiene che la famiglia reale si sia mossa troppo lentamente, solo il 21% pensa che il timing sia stato quello adeguato.
Ma è anche vero che alla domanda se il re abbia fatto tutto quanto in suo potere in risposta alle rivelazioni sul fratello e alla sua amicizia con Jeffrey Epstein, il 53% dei britannici è dell’opinione che abbia fatto «tutto quanto in suo potere». Insomma, ancora una volta re Carlo III, ha avuto la giusta sensibilità dell’opinione pubblica, quando ha deciso di agire in modo così drastico verso il fratello.
principe andrea virginia giuffre ghislaine maxwell
Di certo il caso Andrea Mountbatten-Windsor ha generato una forte scossa di terremoto attorno alla famiglia reale, ma guidato da un’attenta lettura degli umori della società, re Carlo ha agito senza lasciarsi intimorire dai legami di famiglia, guidato dalla regola aurea della monarchia: preservare l’istituzione. In questa fase complessa ma certamente di sollievo per la famiglia reale – dopo l’annus horribilis 2024 quando prima Catherine, la principessa del Galles poi il re furono ricoverati – brilla la stella dell’erede al trono William.
Il gradimento verso l’erede al trono raggiunge addirittura il 76%, sorpassata di diversi punti la pur amatissima Kate (73%) con re Carlo che in modo sostanzialmente costante, come al momento dell’incoronazione, convince il 62% della popolazione. La famiglia reale, la Firm, la Ditta come la chiamava già re Giorgio VI con un nickname subito adottato con entusiasmo dal principe Filippo duca di Edimburgo? Piace al 59% della popolazione. Piace persino di più dell’istituzione della monarchia britannica in quanto tale: 56%.
principe andrea e sarah ferguson al club Annabel s di londra
principe andrea.
il principe andrea in thailandia nel 2001
Harvey Weinstein jeffrey epstein e ghislaine maxwell al royal lodge del principe andrea
principe andrea
