prigozhin

ARRIVA LA VENDETTA DI PUTIN A 2 MESI ESATTI DAL GOLPE: “PRIGOZHIN È MORTO SUL JET CADUTO IN RUSSIA”: LA TV DI STATO DI MOSCA CONFERMA IL DECESSO DEL CAPO DELLA WAGNER E DEL SUO BRACCIO DESTRO UTKIN - IL VELIVOLO E’ STATO ABBATTUTO DALLA CONTRAEREA RUSSA O E’ CADUTO A CAUSA DI UN ATTENTATO: RECUPERATI TUTTI I CORPI DELLE PERSONE A BORDO DEL JET. MA SERVIRÀ IL TEST DEL DNA PER L‘INDENTIFICAZIONE – LA WAGNER RINGHIA: “CI SARANNO CONSEGUENZE DISASTROSE” - BIDEN: “IN RUSSIA NULLA ACCADE SENZA CHE CI SIA DIETRO PUTIN” – DAILY MAIL: “CI SONO ELEMENTI CHE FANNO PENSARE CHE PRIGOZHIN POTREBBE AVER INSCENATO LA PROPRIA MORTE”- VIDEO

DAGONEWS

Traduzione dal Daily Mail

LO SCHIANTO DELL'AEREO SU CUI VIAGGIAVA EVGENIJ PRIGOZHIN

I mercenari della brigata Wagner hanno minacciato di marciare su Mosca dopo che è stata dichiarata dai media russi la morte del loro capo Yevgeny Prigozhin, il cui aereo privato è stato abbattuto dalla contraerea russa I funzionari di Mosca hanno affermato che Prigozhin era sull'aereo che si è schiantato in un campo. Il “cuoco di Putin”, che due mesi fa aveva provato un colpo di Stato, sarebbe tra i dieci i passeggeri a bordo insieme suo vice Dmitry Utkin.

 

Tuttavia, Keir Giles, del think tank londinese “Chatham House”, ha avvertito: "È stato annunciato che un passeggero di nome Yevgeny Prigozhin era a bordo - ma è anche noto che diverse persone hanno cambiato il loro nome in Yevgeny Prigozhin, come parte dei suoi sforzi per offuscare i suoi viaggi. Non stupiamoci se a breve comparirà in un nuovo video dall'Africa".

 

L AEREO DI PRIGOZHIN CHE SAREBBE ATTERRATO A MOSCA

Nel frattempo, alla notizia, i sostenitori di Wagner hanno reso omaggio al suo comandante fuori dall'ex Centro Wagner di San Pietroburgo. Putin non ha ancora commentato e ieri sera ha assistito a un concerto. Mentre si diffondevano altre voci sulla morte di Prigozhin, i combattenti di Wagner hanno pubblicato sui social media un video agghiacciante in cui giuravano di vendicarsi se la morte del loro leader fosse stata confermata.

 

Tuttavia, ci sono elementi che fanno pensare che Prigozhin potrebbe aver inscenato la propria morte: un secondo aereo, collegato alla brigata Wagner, è stato visto sui radar zigzagare sopra la stessa regione di Tzer, 60 miglia a nord della capitale. Non sarebbe la prima volta che riesce a scomparire: Prigozhin è stato dichiarato ufficialmente morto in Africa nel 2019, per poi riapparire prima della guerra in Ucraina.

 

LE ULTIME

LO SCHIANTO DELL'AEREO SU CUI VIAGGIAVA EVGENIJ PRIGOZHIN

Da Corriere.it

C’era anche Yevgheny Prigozhin nell’elenco dei dieci passeggeri a bordo dell’aereo schiantatosi oggi nella regione di Tver, nella Russia centrale; si tratta di un jet di proprietà del capo della Wagner. Sul velivolo viaggiava anche il braccio destro e capo militare della Wagner Dimitri Utkin. L’agenzia specifica che nessuno è sopravvissuto. Poco dopo le 21 (ora italiana) la tv di Stato di Mosca Rossija 24 ha annunciato la morte di Prigozhin. specificando che il cadavere è stato identificato.

 

* La conferma ufficiale - «L’assassinio avrà conseguenze disastrose» scrive il canale Telegram Grey Zone, affiliato al gruppo Wagner : «Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!». Le persone che hanno dato l’ordine non hanno capito affatto lo stato d’animo dell’esercito e il morale. Ora bisogna andare fino in fondo».

AEREO SU CUI VIAGGIAVA EVGENIJ PRIGOZHIN

 

* I sospetti sulla contraerea - L'Agenzia federale del trasporto aereo aveva confermato che il fondatore della Wagner, entrato da tempo in rotta con Putin, era nell’elenco dei passeggeri a bordo del velivolo schiantatosi. L’aereo è un Embraer Legacy. Mistero sulle cause del disastro: alcuni canali Telegram lanciano sospetti sulla contraerea russa. La tesi è sostenuta in particolare dall’account «Zona grigia» legato proprio alla compagnia Wagner.

 

* Le prime reazioni - La sorte del fondatore del gruppo paramilitare è sembrata segnata fin dall’inizio: il sito Fontanka di San Pietroburgo riferiva che i suoi più stretti collaboratori non riuscivano più a contattarlo. In seguito la morte dei due capi del gruppo paramilitare è stata annunciata su Telegram dal governatore filorusso di Zaporizhzhia , Vladimir Rogov: «Sono appena stato in contatto con importanti “musicisti” (appartenenti alla Wagner, ndr). Hanno confermato la morte di Yevgeny Prigozhin e di Dmitry Utkin»

il video di Yevgeny Prigozhin dall africa diffuso il 21 agosto 2023

 

* La caduta verticale, niente Sos - Secondo il Ministero russo delle Emergenze, a bordo dell’aereo precipitato c’erano 10 persone, inclusi tre membri dell’equipaggio. Un video diffuso sui canali social mostra l’aereo cadere quasi in verticale per poi prendere fuoco al momento dell’impatto a terra. I piloti non avrebbero lanciato nessun Sos nè comunicato anomalie a bordo negli attimi precedenti la caduta.

 

 

LA MORTE DI PRIGOZHIN

Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per la Repubblica

L’Icaro che osò sfidare il Cremlino alla fine si è davvero bruciato le ali. A due mesi esatti dalla sua abortita marcia su Mosca, Evgenij Prigozhin è morto in volo. Era stato un galeotto nelle carceri di Leningrado, un venditore di hot-dog che si preparava la senape in casa, un “cuoco” che non cucinava ma non disdegnava di servire i potenti a tavola, un manipolatore che scatenava i “troll” sul web all’occorrenza, un avventuriero a capo di mercenari al soldo di autocrati e dittatori, un “macellaio” che non esitava a sbarazzarsi di nemici e traditori a colpi di mazza.

il video di Yevgeny Prigozhin dall africa diffuso il 21 agosto 2023

 

(…) Il suo jet privato si è schiantato. Abbattuto dalla contraerea o a causa di un attentato. Non ci sono conferme ufficiali e non arriveranno mai. Ma pochi dubitano che dietro alla fatale caduta ci sia la vendetta di Vladimir Putin.

 

 

 

All’indomani del fallito ammutinamento dei mercenari Wagner, con sguardo e parole di fuoco, il presidente russo aveva accusato il suo ex “cuoco” di “pugnalata alle spalle”. Di “tradimento”. Quello che nel 2019, in un’intervista con il Financial Times, aveva definito “il crimine più grande che possa esistere sulla Terra», «il crimine più atroce che si possa immaginare”. E i traditori, aveva ripetuto per ben due volte, “devono essere puniti". Ha mantenuto la parola.

 

 

Aver concesso la libertà a Prigozhin e ai suoi uomini in cambio dell’esilio in Bielorussia era però parsa una concessione troppo magnanima da parte dell’ex agente del Kgb. Ancor di più l’aver permesso che il “pugnalatore” scorrazzasse liberamente in Russia e, nei giorni scorsi, in Africa. Ma, come aveva detto Ian Bremmer, Prigozhin era soltanto un “morto che cammina”.

 

Putin in realtà aveva preso soltanto tempo. Il tempo necessario per neutralizzare il traditore e i suoi uomini. Aveva dapprima demolito la sua immagine di nemico delle élite corrotte diffondendo video e foto della sua lussuosa villa a San Pietroburgo, nonché dei suoi ridicoli travestimenti. Aveva smantellato uno ad uno i mattoncini del suo impero.(…)

il video di Yevgeny Prigozhin dall africa diffuso il 21 agosto 2023

 

Ora è stata decapitata. Nel jet precipitato c’era anche Dmitrij Utkin, colonnello in pensione dell’intelligence militare russa Gru. Se Prigozhin era il “generale senza stellette” dei mercenari, Utkin era il primo comandante sul campo. Fu lui nel 2014 a fondare il “Gruppo Wagner” e a dargli il suo nome di battaglia dovuto alle sue simpatie neonaziste.

 

Un omaggio diretto a Hitler e al suo compositore preferito. “È assolutamente un chiaro messaggio a tutte le élite, davvero. A chiunque abbia pensieri sedizioni, sia sul corso dell’operazione militare speciale sia sul tutto in generale”, ha commentato la giornalista Ksenia Sobchak.

 

Anche la politologa Tatjana Stanovaja non ha dubbi: “La morte di Prigozhin spaventerà piuttosto che ispirare proteste. Ci saranno risentimento e malcontento, ma nessuna conseguenza politica”. Meglio tacere che finire sottoterra o dietro le sbarre. Un mese fa il blogger nazionalista ed ex comandante separatista in Donbass Igor Girkin, nome di battaglia “Strelkov”, “fuciliere”, era stato arrestato con l’accusa di “incitamento all’estremismo”.

VLADIMIR PUTIN CON EVGENIJ PRIGOZHIN

 

 

E proprio ieri era arrivata la conferma della destituzione del generale Sergej Surovikin da comandante in capo delle forze aerospaziali russe e vice comandante del gruppo congiunto delle forze russe in Ucraina con un decreto presidenziale secretato.

 

Per Prigozhin si è preferita un’uscita di scena più spettacolare. "Questo è puro Marquez”, ha commentato l’attivista Igor Kochetkov. “Dopotutto Putin avrebbe potuto mandarlo in prigione per sempre nel pieno rispetto delle norme del codice penale riconosciute a livello internazionale. E tutto può succedere in prigione. Ma no, così non è interessante: un traditore devi avvelenarlo o far schiantare il suo aereo”.

 

 

Così come ha creato Prigozhin, Putin lo ha distrutto. E ora ai “musicisti” dell’Orchestra W, come si erano soprannominati sui social, non resta che suonare il Requiem.

LA FOTO DI EVGENIJ PRIGOZHIN PUBBLICATA SU TELEGRAM DAL GRUPPO WAGNER LE MASCHERE DI PRIGOZHIN E PUTINVLADIMIR PUTIN E EVGENIJ PRIGOZHIN - ILLUSTRAZIONE VLADIMIR PUTIN E EVGENIJ PRIGOZHIN - VIGNETTA il video di Yevgeny Prigozhin dall africa diffuso il 21 agosto 2023

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…