intercettazioni

PRONTO, CHI SPIA? - LE INTERCETTAZIONI PIÙ DIFFUSE SONO QUELLE FATTE IN CASA, DA PARENTI E AMICI - DA WHATSAPP WEB AI TROJAN FINO AD ALCUNE APP: ECCO COME E’ POSSIBILE SBIRCIARE GLI SMARTPHONE E COME PROTEGGERSI

 

 

Monica Serra per www.ilgiornale.it

 

intercettazioniintercettazioni

Da anni oramai, in Italia e non solo, si assiste a una vera e propria di fobia delle intercettazioni: tutti riteniamo di avere telefoni e computer sotto controllo. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo pensato di essere spiati a causa di una paura sviluppata nei confronti dello strumento (il telefono cellulare o il pc) che non conosciamo bene.

 

"Qualche amico psicologo mi ha spiegato – racconta Paolo Dal Checco, consulente informatico forense – che la stessa cosa accadeva quando sono nate le prime tv. Chi vedeva nello schermo giornalisti e presentatori televisivi aveva la sensazione di essere a sua volta visto mentre era sul divano, nella propria abitazione.

 

intercettati al telefono intercettati al telefono

Con lo smartphone accade esattamente la stessa cosa: possediamo uno strumento che ci permette di raggiungere il mondo intero e abbiamo paura che il mondo intero riesca a entrare nello strumento e spiarci. E quindi anche le persone che tendenzialmente non hanno alcuna ragione per temere possibili intercettazioni, sono convinte che ci sia qualcuno disposto a investire tempo e denaro per tenerle sotto controllo".

 

SNOWDEN: "MILIONI DI TELEFONI CONTROLLATI DALL’NSA"

Questa fobia, già presente, si è diffusa ulteriormente a partire dal giugno del 2013, quando Edward Snowden, ex consulente dell’Nsa, ha raccontato al mondo intero le attività di sorveglianza di massa nei confronti dei cittadini statunitensi e stranieri compiute dall’agenzia a partire dal 2001.

 

intercettazioni intercettazioni

Le inchieste sul Datagate, condotte dal Guardian e dal Washington Post, si sono allargate a macchia d’olio, superando i confini nazionali. Si è scoperto che a essere sotto controllo fossero, non solo i telefoni cellulari di molti leader mondiali, ma milioni di telefonate effettuate in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia. L’Nsa si era infiltrata regolarmente nei data center di Google, Yahoo e altre aziende statunitensi per collezionare i dati degli utenti.

 

NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, A SPIARCI È IL VICINO DI CASA, L’AMICO O L’EX

Al di là delle rivelazioni di Snowden e del Datagate, che hanno fatto tremare i palazzi del potere, "ciò che accade nella maggior parte dei casi, almeno secondo la mia esperienza, è molto più semplice", spiega Dal Checco. Quotidianamente c’è gente che si rivolge alla sua società, lo studio associato DiFoB (Digital Forensics Bureau) di Grugliasco, vicino Torino, per far esaminare il proprio pc o telefono, convinta che siano sotto controllo.

 

intercettazioniintercettazioni

Alcune volte queste persone ritengono che a spiarle sia qualcuno che conoscono, altre volte qualcuno che non conoscono. Nei casi in cui i tecnici riscontrano un’effettiva attività di spionaggio, dietro c’è quasi sempre una persona nota: un amico, la fidanzata, il marito o l’ex.

 

ATTENZIONE A WHATSAPP WEB

Le tecniche utilizzate spesso sono molto semplici e non necessitano di specifiche competenze informatiche: possono essere adottate anche da un ragazzo di 13 anni. La prima è whatsapp web: una funzione dell’app di whatsapp che permette di sincronizzare un altro dispositivo, un computer o un cellulare, con la chat della vittima.

 

intercettazioni-telefoniche-fotogramma-258.jpegintercettazioni-telefoniche-fotogramma-258.jpeg

"Il marito, l’amico, la moglie o l’ex prendono in mano il telefono, attivano la sincronizzazione di whatsapp sul proprio cellulare ed è fatta: all’insaputa della vittima visualizzano in tempo reale i messaggi inviati e ricevuti – spiega Dal Checco -. E tutto questo può andare avanti per mesi.

 

Chiunque può rilevare se il proprio telefono è stato acquisito tramite il mirror di whatsapp web. Basta andare nel menù della chat, cliccare su whatsapp web e verificare se ci sono sistemi sincronizzati. In questo caso, disabilitarli e impedirgli di accedere ancora". Sembra banale, ma in realtà la maggioranza delle persone non sa neppure dell’esistenza di questa funzione (clicca qui per vedere come disattivare la sincronizzazione).

 

E AI PROGRAMMI NATI PER LA SICUREZZA

Ci sono poi altri casi in cui la vittima viene spiata attraverso un trojan installato sul suo cellulare. È molto più difficile accorgersi della presenza di questi programmi, per cui è necessario rivolgersi a esperti, soprattutto se sono scritti a mano. "Se però si tratta di programmi di uso comune, un buon antivirus è in grado di rilevarne la presenza", sottolinea Dal Checco.

 

HACKER 1HACKER 1

Ci sono poi alcuni strumenti che si possono acquistare in internet per pochi euro all’anno e che permettono di monitorare quello che accade sul computer o sul cellulare anche a fini di sicurezza. Per esempio ce n’è uno (cerberusapp) che controlla in cellulare e, in caso di furto, verifica che cosa sta facendo il ladro. Questo sistema può essere utilizzato pure per spiare quello che accade sul telefono.

 

"Uno strumento creato a fini di protezione e sicurezza, può essere utilizzato a fini di spionaggio - prosegue l'esperto -. Si tratta di programmi che si installano in modo totalmente invisibile, cioè non è possibile rilevarne la presenza guardando il cellulare. Chi usa il telefono, che sia il ladro o il marito o l’ex, non si accorge di essere controllato.

 

HACKER 2HACKER 2

intanto, chi utilizza il programma può localizzare in qualunque momento la posizione del telefono, bloccarlo o sbloccarlo, fare il backup dei dati (acquisire tutti i dati presenti sul cellulare), registrare l’audio (il dispositivo diventa così una sorta di microspia) o scattare delle fotografie con la camera posteriore o con quella anteriore, catturare video e screenshot, mandare un sms o leggere tutti quelli inviati e ricevuti, e perfino cancellare l’intera memoria del telefono (clicca qui per vedere come funziona il programma).

 

E l’utente non sa nulla, non sa neppure che l’applicazione è stata installata. La cosa preoccupante è che questo programma esiste già, non bisogna scriverlo. L’unica certezza è che installarlo da remoto è complicato, per farlo è necessario avere il telefono in mano almeno per una ventina di secondi", assicura Dal Checco.

IL VIRUS RANSOMWARE IL VIRUS RANSOMWARE

 

COME POSSIAMO METTERCI AL SICURO DA QUESTO GENERE DI INTERCETTAZIONI?

Quali regole dobbiamo seguire per evitare questo tipo di intercettazioni? Innanzitutto utilizzare un buon antivirus. Come sottolinea Dal Checco, "in molti sono convinti che non serva, e in effetti in alcuni casi non è sufficiente per bloccare queste di minacce. Sicuramente, però, è un ingrediente base per proteggersi, se viene aggiornato periodicamente.

 

Poi è importantissimo fare attenzione alle nostre attività su internet. Se ci viene inviata una mail con un allegato, prima di aprirlo, dobbiamo verificarne la provenienza della mail. Verificare che chi ci ha scritto ha un motivo per mandarci un allegato, una fotografia oppure una fattura.

fbi chiede ad apple di hackerare se stessafbi chiede ad apple di hackerare se stessa

 

Ad esempio, uno dei metodi molto utilizzati è quello di inviare finte fatture da parte di operatori telefonici o dell’energia elettrica. L’utente le riceve, le apre convinto di trovare la bolletta del suo cellulare, e invece c’è uno di questi programmi che, una volta avviato, spia il computer, oppure ne cripta il contenuto per chiedere un riscatto alla vittima (si tratta dei cosiddetti ransomeware, ndr.)".

Ultimo importantissimo consiglio: "Mai lasciare incustodito il cellulare", parola di esperto.

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")