l appello agli iraniani di benjamin netanyahu ali khamenei

IL PROSSIMO DELLA LISTA È IL PESCE GROSSO: ALI KHAMENEI – NETANYAHU FA UN VIDEO APPELLO AL POPOLO IRANIANO E PROMETTE: “PRESTO SARETE LIBERI” – IL GOVERNO ISRAELIANO STA PENSANDO DI APPROFITTARE DEL MOMENTO FAVOREVOLE E FARLA FINITA UNA VOLTA PER TUTTE ANCHE CON L'IRAN, PADRONCINO DI TUTTO L'ASSE DELLA "RESISTENZA": “OGNI GIORNO, IL REGIME SPROFONDA SEMPRE PIÙ LA NOSTRA REGIONE NELL'OSCURITÀ E NELLA GUERRA. OGNI GIORNO, I SUOI BURATTINI VENGONO ELIMINATI. CHIEDETE A MOHAMED DEIF. CHIEDETE A NASRALLAH. MA NON C’È NESSUN LUOGO NEL MEDIO ORIENTE CHE ISRAELE NON POSSA RAGGIUNGERE…" - VIDEO

 

 

l appello agli iraniani di benjamin netanyahu

MEDIA ISRAELE, 'IL GOVERNO NON ESCLUDE UNO SCONTRO CON L'IRAN'

(ANSA) - Due settimane fa i ministri del gabinetto di sicurezza israeliano hanno approvato un obiettivo per la guerra, rimasto riservato: "Evitare una campagna militare su larga scala con il coinvolgimento dell'Iran".

 

Ma giovedì l'obiettivo è stato segretamente modificato in "riduzione del conflitto multi-frontale", il che indica che Israele si sta preparando a possibili scontri con Teheran. Lo riferisce un servizio di Channel 13.

 

"PRESTO L'IRAN SARÀ LIBERO". ORA NETANYAHU PUNTA ALL'AYATOLLAH

Estratto dell’articolo di Federico Giuliani per www.ilgiornale.it

 

ali khamenei hassan nasrallah

Un messaggio rivolto al popolo iraniano e un avvertimento - neanche troppo velato - lanciato all'indirizzo dell'ayatollah Ali Khamenei. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato un video per incoraggiare i cittadini dell'Iran a voltare le spalle ai loro leader.

 

La clip […] è stata diffusa pochi giorni dopo il blitz militare a Beirut con il quale Tel Aviv ha neutralizzato il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah […]. "Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso. I nostri due antichi popoli, il popolo ebraico e il popolo persiano, saranno finalmente in pace. I nostri due Paesi, Israele e Iran, saranno in pace", ha affermato Netanyahu in lingua inglese.

 

l appello agli iraniani di benjamin netanyahu

[…] La frase più emblematica dell'intervento di Netanyahu è quella nella quale il premier di Israele parla di un "Iran finalmente libero", un momento che "arriverà molto prima" di quanto non si possa pensare.

 

Con poche, pochissime parole, il leader israeliano ha presumibilmente lasciato intendere - in maniera volontaria - che Ali Khamanei e la leadership iraniana sono in cima alla lista delle Forze di difesa israeliane (Idf).

 

hassan nasrallah

Le stesse che, al termine di operazioni chirurgiche e complesse, hanno letteralmente smantellato, pezzo dopo pezzo, l'intera catena di comando di Hezbollah. Il fatto che Netanyahu dica che l'Iran diventerà "libero molto presto" accende, dunque, i riflettori sul governo di Teheran.

 

"Ogni giorno, il regime (iraniano) sprofonda sempre più la nostra regione nell'oscurità e nella guerra. Ogni giorno, i suoi burattini vengono eliminati. Chiedete a Mohamed Deif. Chiedete a Nasrallah", ha detto il presidente israeliano […]. Nel suo intervento, Netanyahu ha quindi auspicato "un futuro di prosperità e di pace" per israeliani e iraniani, ed è arrivato al punto di assicurare che "Israele è con voi".

il palazzo dove si nascondeva nasrallah dopo il raid israeliano a beirut. 2 foto lapresse

 

[…] Netanyahu, sempre parlando al "popolo iraniano", ha continuato ad attaccare la leadership di Teheran: "Ogni momento che passa, il regime vi sta portando, il nobile popolo persiano, più vicino all'abisso. La stragrande maggioranza degli iraniani sa che al loro regime non importa un fico secco di loro.

 

Se gli importasse, smetterebbe di sprecare miliardi di dollari in guerre inutili in Medio Oriente. Inizierebbe a migliorare le vostre vite". "Immaginate - ha aggiunto - se tutti i soldi che il regime ha sprecato in armi nucleari e guerre straniere fossero investiti nell'istruzione dei vostri figli, nel miglioramento della vostra assistenza sanitaria, nella costruzione delle infrastrutture della vostra nazione, acqua, fognature, tutte le altre cose di cui avete bisogno. Ma ai tiranni iraniani non importa del vostro futuro". […]

 

khamenei nelle vignette di charlie hebdo 13

L’ULTIMA TENTAZIONE DEL PRIMO MINISTRO: COLPIRE L’IRAN MENTRE È PIÙ DEBOLE

Estratto dell'articolo di Fabio Tonacci per "la Repubblica"

Integrale: https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/01/news/israele_dopo_libano_contro_iran-423528080/

 

[...] In questo momento Israele sta combattendo, via terra con le truppe e in cielo coi caccia lanciati contro le infrastrutture delle milizie sciite, contemporaneamente su sei fronti: Gaza, Libano, Yemen, Siria, Iraq e Iran. Sette, se si aggiungono i territori occupati della Cisgiordania, dove è dispiegata una parte dell’esercito a protezione degli insediamenti. Uno scenario che [...] ricorda la prima guerra, quella del 1948, a Stato ebraico appena nato.

 

bombe israeliane sul libano 4

Nel devastante attacco su Beirut, oltre a Nasrallah è stato ucciso il vice comandante iraniano delle operazioni in Siria e in Iraq, ieri, in un altro bombardamento nella capitalelibanese, sono morti alcuni capi del Fronte popolare per la liberazione della Palestina.

 

Quel conflitto regionale che gli Stati Uniti per mesi hanno cercato di scongiurare, di fatto, è già scoppiato. Le forze armate israeliane hanno in mano l’iniziativa, godono della supremazia tecnologica, l’Iron Dome protegge le città, ma la partita è rischiosa anche per Israele.

 

la catena di comando di hezbollah

La campagna militare di Netanyahu contro chiunque spari o lanci missili contro gli israeliani fa il salto di livello ad aprile con l’attacco all’ambasciata iraniana a Damasco. A luglio un raid aereo su Beirut uccide Fuad Shukr, il comandante dell’ala militare di Hezbollah, il giorno dopo a Teheran viene eliminato Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas.

 

Poi l’esplosione coordinata di migliaia di cercapersone, la fine di Nasrallah, i quaranta jet israeliani che si alzano in volo per distruggere il porto più importante dello Yemen controllato dagli Houti. E ieri il messaggio di Netanyahu agli iraniani.

 

«Non siamo però a un cambio della dottrina strategica, Israele vuole ancora evitare il conflitto diretto con la Repubblica islamica perché spera che sia la comunità internazionale a intervenire contro la minaccia degli ayatollah», spiega l’analista militare Miri Eisin, ufficiale in pensione e ricercatrice dell’Istituto internazionale per l’Antiterrorismo.

 

bombe israeliane sul libano 3

«Netanyahu, da solo, non darà l’ordine di colpire Teheran, però sta cercando di distruggere tutti i gruppi terroristici loro alleati». L’Idf, senza l’aiuto degli americani che offrono copertura aerea, intelligence, armi e munizioni, non potrebbe sostenere una guerra su scala regionale.

 

Nonostante le critiche di Biden per l’enorme numero di vittime civili a Gaza, il sostegno della Casa Bianca non è mai venuto meno, confermato in queste ore dalla notizia che il Pentagono ha annunciato l’invio di «poche migliaia» di soldati americani in Medio Oriente. Nuovo Ordine si chiama l’operazione che ha ucciso Nasrallah: sempre di più si capisce cosa c’è dietro il nome, e quale sia la portata della sfida lanciata da Netanyahu.

 

ali khamenei

«Hezbollah è il principale esportatore della rivoluzione khomeinista», ragiona Eli Karmon, ricercatore senior dell’Università Reichman di Herzliya e conoscitore del Partito di Dio. «Ha un ruolo speciale per l’Iran, smantellarlo significa porre le fondamenta per un nuovo ordine regionale. Hezbollah stava addestrando le milizie in Iraq, tra Siria e Iraq ci sono 120 mila combattenti sciiti. Ha addestrato gli Houti in Yemen. Fino all’anno scorso, la sede della tv ufficiale Houti era, non a caso, a Beirut ».

 

[...] Israele ha la capacità per abbattere il regime iraniano e persino il dovere di farlo. Tuttavia, nessuno, neanche Netanyahu, può calcolare quale saranno le conseguenze a medio termine della nuova fase. E come la Repubblica islamica regirà al crollo, pezzo dopo pezzo, del cosiddetto Asse della Resistenza anti-Israele che negli anni ha finanziato, armato, e manovrato.

vladimir putin ali khamenei

 

 

BENJAMIN NETANYAHU ALL ONU DENUNCIA IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANOali khamenei hassan nasrallahUCCISIONE DI HASSAN NASRALLAH A BEIRUTSanaa - Yemen - ritratto di Hassan Nasrallahali khameneiali khamenei prega per raisiISMAIL HANIYEH, LEADER DI HAMAS, CON L AYATOLLAH KHAMENEI biden Ali Khameneiismail haniyeh con ali khamenei ALI KHAMENEI AI FUNERALI DI ISMAIL HANIYEHali khamenei hassan nasrallahBENJAMIN NETANYAHU ALL ONU DENUNCIA IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?