
QUEL GRAN PEZZO DI MEDVEDEV – LA RINASCITA DELL’EX PRESIDENTE RUSSO, DMITRIJ MEDVEDEV, CHE DOPO ESSERE CADUTO IN DISGRAZIA PER UNA SERIE DI SCANDALI, E’ DIVENTATO IL BLOGGER RUSSO PIÙ SEGUITO SU TELEGRAM CON UN PATRIMONIO DA 943 MILIONI DI EURO GRAZIE ALLE DONAZIONI ALLE SUE FONDAZIONI – NEL SUO CANALE SOCIAL, CHE CONTA 1,6 MILIONI DI ISCRITTI E UNA MEDIA DI 3,3 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI PER POST, L’EX DELFINO DI PUTIN ALIMENTA LA PROPAGANDA DI GUERRA DEL CREMLINO, SFERRA ATTACCHI ALL’OCCIDENTE E…
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per www.repubblica.it
A volte bisogna sapere fiutare l’aria. L’ex leader russo Dmitrij Medvedev, 60 anni il prossimo settembre, […] si è ritrovato a cavalcare una fortuna da centinaia di milioni di dollari. […] Un’ondata di donazioni che ha rimpinguato i suoi fondi per un totale di 86 miliardi di rubli, 943 milioni di euro. Soldi che Medvedev ha investito in un cantiere sulla costa del Mar Nero, nuovi immobili e startup, come ha rivelato il progetto investigativo russo Sistema.
dmitrij medvedev vladimir putin
LE SPERANZE AI TEMPI DEL CREMLINO
Durante la sua parentesi al Cremlino dal 2008 al 2012, Medvedev aveva fatto sperare in un “Reset” delle relazioni con gli Stati Uniti e in una Russia più moderna e liberale. Primo leader a non avere legami né con il Partito comunista, né con i siloviki dei servizi segreti, […] l’ex avvocato sembrava un’alternativa più filo-occidentale e democratica al suo predecessore Vladimir Putin. In realtà, come avevano visto bene i diplomatici statunitensi a Mosca in alcuni cabli diffusi da WikiLeaks nel 2010, Medvedev altri non era che “il Robin del Putin-Batman”.
[…] Nel marzo 2017 una video-inchiesta del defunto oppositore Aleksej Navalnyj aveva svelato il suo smisurato patrimonio di residenze, vigneti e yacht, racimolato a suon di mazzette grazie a fondazioni gestite da amici e familiari. «Patetico», lo avevano chiamato gli elettori che avevano aperto gli occhi dopo l’abbaglio. Diventato una zavorra, tre anni dopo Putin lo aveva destituito e nominato vicesegretario nel Consiglio di Sicurezza nel 2020. Un’onorevole “panchina”, ma con zero influenza. Da allora l’oblio. Fino alla metamorfosi del 2022.
Nell’offensiva russa contro l’Ucraina, Medvedev ha visto un’opportunità: l’occasione per scrollarsi di dosso la sua reputazione di liberale, sempre più impopolare e pericolosa, ma anche per ritornare sulla cresta dell’onda. Diciannove giorni dopo l’inizio dell’Operazione militare speciale, ha aperto un canale sull’app Telegram. Tre giorni dopo ha pubblicato il suo primo post: un attacco all’Occidente, diventato ben presto il suo leitmotiv.
I suoi scritti sono diventati man mano più virulenti fino a trasformarlo in uno dei più implacabili fautori del “partito della guerra” contrario a ogni compromesso con Kiev e tra i più rabbiosi saettatori contro i Paesi che hanno sanzionato la Russia. […] A ogni invettiva online Medvedev ha guadagnato popolarità diventando, con 1,6 milioni di iscritti e una media di 3,3 milioni di visualizzazioni per post, il blogger russo più seguito su Telegram. Ma soprattutto ha accresciuto il suo patrimonio. Otto anni dopo l’inchiesta di Navalny, le sue fondazioni benefiche si sono arricchite a livelli record.
[…] Donare a queste fondazioni non è semplice, osserva Sistema: i loro dati bancari non sono pubblici e soltanto due su 15 hanno un sito web. Risalire ai donatori è ancora più arduo. Nel 2017 il team di Navalny era riuscito a individuare i contributi dell’oligarca Alisher Usmanov e di Gazprombank. «Sciocchezze e poche carte», aveva commentato all’epoca Medvedev. Stavolta, alle richieste di informazioni del sito investigativo, l’ex leader oggi vicesegretario del Consiglio di Sicurezza non ha proprio risposto.
[…] La fondazione Nasha Pravda (La nostra verità) che l’ex leader ha istituito nel marzo 2023 per sostenere l’esercito russo in Ucraina quest’anno ha fornito ai funzionari di Krasnodar attrezzature per la bonifica di una fuoriuscita di olio combustibile al largo di Anapa. Nulla di disinteressato però.
Non lontano dalla costa del Mar Nero, si trovano Skalistij Bereg, azienda vinicola a lui collegata tanto che suo figlio Ilja siede nel cda, e una decina di ettari acquistati o affittati da un’altra sua fondazione dove potrebbe presto sorgere una nuova dacia di lusso come quella rivelata da Navalny nel 2017.
Il fondo Nevskij, invece, ha acquistato 16 ettari a Kaliningrad, sulla costa del Mar Baltico, e vari immobili nei pressi di San Pietroburgo, a Komarovo e a Pavlovsk, dove Medvedev trascorreva le estati da bambino. Mentre la società FinconsultingK, o Fkk, ha acquisito oltre cinque ettari di vigneti nella regione di Krasnodar e un nuovo yacht costruito nel Regno Unito.
Fkk è anche l’unica creditrice della società chiamata Arctic Invest, registrata nel dicembre 2022 come un fondo di investimento per la gestione patrimoniale a conduzione familiare. Tra i co-proprietari figura il manager 42enne Dmitrij Grigoriev, figlio di un funzionario pietroburghese vicinissimo a Putin che fa parte dei cda di almeno sei fondazioni legate a Medvedev. Con Arctic Invest Grigoriev ha finanziato varie start-up, tra cui un ristorante di San Pietroburgo e il Club 2 di Mosca. Tutto per conto dell’ex presidente, secondo Sistema.
vladimir putin con il fedele dmitry medvedev
Alla fine, oltre ad aver rimpinguato il suo vasto portafoglio, Medvedev è riuscito anche a risollevarsi politicamente. Il suo tasso di fiducia dal 22,7% della fine del 2021 è raddoppiato sino all’attuale 45,7%.
Persino Putin ha apprezzato la virata del suo ex “Robin” tanto che ha creato appositamente per lui la carica di primo vice nella Commissione militare-industriale presidenziale, lo ha nominato amministratore delegato del colosso statale delle telecomunicazioni Rostelecom e lo ha inviato a Pechino a negoziare a nome suo col presidente cinese Xi Jinping. […]
JOE BIDEN SILVIO BERLUSCONI DMITRY MEDVEDEV
vladimir putin con medvedev nel 2008
il patriarca kirill e dmitry medvedev
dmitry medvedev al cern con fabiola giannotti
DMITRY MEDVEDEV JOE BIDEN
DMITRY MEDVEDEV XI JINPING