niko pandetta falcone borsellino

QUANDO IL ''REALITI'' È PEGGIO DELLA FANTASIA – POLEMICHE PER LE FRASI DI  DUE CANTANTI NEOMELODICI ALLA TRASMISSIONE DI ENRICO LUCCI. PRIMA LEONARDO ZAPPALÀ, IN ARTE "SCARFACE", DOPO AVER VISTO UN FILMATO SU FALCONE E BORSELLINO, HA DETTO: “CHI FA QUESTE SCELTE SA LE CONSEGUENZE” – POI NIKO PANDETTA, DETTO TRITOLO, HA ESALTATO SUO ZIO AL 41BIS, AL QUALE HA PURE DEDICATO UNA CANZONE: “IL PRIMO CD L’HO FINANZIATO CON UNA RAPINA. PER COLPA DI QUESTI PENTITI…” – VIDEO

 

Annalisa Grandi per www.corriere.it

 

niko pandetta 2

La prima puntata della trasmissione è andata in onda il 5 giugno e da allora non si placano le polemiche. A «Realiti», nuovo programma condotto da Enrico Lucci su Rai2 nella puntata di esordio ospiti due «neomelodici»: uno è Leonardo Zappalà, 19 anni, in arte «Scarface». L'altro invece, Niko Pandetta, detto «Tritolo», definito da alcuni «il re del neomelodico catanese» è il nipote di Turi Cappello, boss condannato al carcere a vita per reati di mafia: la sua trasferta per partecipare alla trasmissione sarebbe peraltro stata pagata proprio dall'azienda di viale Mazzini, come denuncia il segretario dell'Usigrai Vittorio Di Trapani.

 

«Falcone e Borsellino? Come ci piace il dolce ci deve piacere l'amaro»

giovanni falcone paolo borsellino

Zappalà, dopo aver visto un filmato riguardante Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, commenta: «Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce ci deve piacere anche l’amaro». E Lucci a replicare augurandogli di «Studiare la storia». Pandetta invece, durante la trasmissione, ha spiegato come parte delle sue canzoni siano dedicate allo zio al 41 bis, e come altre sia proprio lui a scriverle.

 

Niko Pandetta, che ha già parecchi anni di carcere alle spalle, è il nipote di Salvatore Cappello, detto Turi, boss del clan Cappello, attualmente detenuto in carcere a Sassari, «fine pena mai». «Mio zio scrive i testi delle canzoni dal 41 bis, il primo cd l'ho finanziato con una rapina» ha detto in tv Pandetta. In «Dedicata a te», recita: «Zio Turi ti ringrazio per quello che hai fatto per me, sei stato la scuola di questa vita e per colpa di questi pentiti stai chiuso lì dentro al 41 bis».

niko pandetta

 

Le minacce

Contro Pandetta e contro i neomelodici che inneggiano ai boss e alla criminalità si era scagliato nella stessa trasmissione il consigliere della Regione Campania, Francesco Emilio Borrelli. Proprio lui è stato poi il destinatario di un video di Pandetta, che mostra una pistola (poi spiegherà essere un giocattolo, o così comunque sosterrà), e rivolgendosi a Borrelli dice: «Io le pistole ce l'ho d'oro. Io sono onorato di mio zio perché ha fatto 28 anni di 41-bis da innocente». Borrelli ha fatto sapere di aver segnalato il video alla Procura della Repubblica.

 

niko pandetta 7

La polemica

Ma intanto la polemica su quanto avvenuto si è allargata: Paolo Borrometi, giornalista sotto scorta per essere stato bersaglio di un'aggressione e di intimidazioni dopo aver svelato le infiltrazioni mafiose a Scicli e gli «affari» delle cosche della Sicilia sud-orientale, scrive «Il problema è che "personaggetti" del genere non meritano di andare in Rai. Ed è grave che vengano invitati. Così come l'altro suo “collega”, tale Niko Pandetta, che, sempre su Rai2, ci ha spiegato che lo zio ergastolano (boss al carcere duro per mafia), Turi Cappello, scriva le sue canzoni dal carcere. Proprio quel Cappello che ha dato il cognome al clan Cappello di Catania che, secondo i Magistrati, doveva realizzare un attentato con un'autobomba nei miei confronti e nei confronti degli Uomini della mia scorta. Ma è possibile tutto ciò? C'è chi è morto per la Giustizia, c'è chi dovrebbe saltare in aria secondo i piani dei clan. E la Rai cosa fa? Fa parlare chi inneggia ai boss?». Borrometi invita quindi la Rai a una presa di posizione.

 

L'hotel pagato dalla Rai

FALCONE BORSELLINO

E proprio per quanto riguarda l'azienda di viale Mazzini, un'altra polemica è scoppiata perché, stando al voucher pubblicato dallo stesso Pandetta sulla sua pagina Facebook ufficiale, e poi ripreso dal segretario dell'Usigrai, proprio la Rai gli avrebbe pagato trasferta e albergo per poter partecipare alla trasmissione. La puntata «incriminata», intanto, è sparita dal sito di RaiPlay. E lo show è stato sposato in seconda serata.

niko pandetta 3niko pandetta 5niko pandetta 1niko pandetta 4niko pandetta 8giovanni falcone e paolo borsellinoniko pandetta 6

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…