i ragazzi dello zoo di berlino

HANNO RIAPERTO LE GABBIE - AMAZON RISPOLVERA “CHRISTIANE F. - NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO” E SCODELLA UNA SERIE IN OTTO PUNTATE CHE RIPERCORRE LA DISCESA AGLI INFERI DI UNA MINORENNE CHE CONOSCE LA DROGA - DEL REALISMO CRUDO CHE ERA STATO LA CIFRA DEL FILM DI EDEL NON RIMANE NULLA: TUTTO NELLA SERIE È LUMINOSO E POP, LA PROSTITUZIONE C'È MA NON SI VEDE, L' ASTINENZA È… VIDEO

 

Ilaria Ravarino per "il Messaggero"

 

i ragazzi dello zoo di berlino 16

Il libro, nel 1978, arrivò come una bomba. Il film di Uli Edel, tre anni dopo, ribadì il concetto: mai, fino a quel momento, eroina e bambini erano stati raccontati così. Tratto da una lunga intervista realizzata dai giornalisti Kai Hermann e Horst Rieck con una ragazza tossicodipendente dai 12 anni (oggi sopravvissuta, ma ancora in cura), Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino fu il libro simbolo, e poi il film simbolo, di una generazione travolta dall' ossessione per il buco.

 

i ragazzi dello zoo di berlino 8

Quarant' anni dopo, Amazon torna su quella storia per portare in streaming dal 19 febbraio in Germania, Austria e Svizzera; in Italia nel corso dell' anno - otto puntate di una serie tv che «prende le mosse» dalla biografia di Christiane Felscherinow, come recita il cartello introduttivo, per concedersi molte libertà.

 

LA PROTAGONISTA La prima fin dal titolo, I ragazzi dello zoo di Berlino, che rinuncia alla centralità della protagonista, qui interpretata dalla 22enne austriaca Jana McKinnon (nel film era la tedesca Natja Brunckhorst), per puntare al racconto dello sfascio fisico e psicologico di tutta la sua comitiva.

 

i ragazzi dello zoo di berlino 14

«Spero che riesca a scioccare le persone - racconta al Messaggero Michelangelo Fortuzzi, 20 anni, l' attore italo-tedesco che interpreta nel film il ragazzo di Christiane - la mia generazione conosce la storia più per le canzoni che le sono state dedicate che per il libro. Le critiche? La serie è fatta per far discutere». A produrre gli episodi, scritti da Annette Hess e girati da Philipp Kadelbach, accanto alla tedesca Constantin c' è anche un pezzo di Italia, con Cattleya a fare «da sponda» ai partner tedeschi. «È una serie molto tosta, molto giusta in questo momento - ha detto il produttore Riccardo Tozzi, al lavoro a sua volta su un progetto sul bosco della droga di Rogoredo - La mia generazione è stata presa in pieno dal fenomeno: abbiamo tutti amici morti per eroina. E il fatto che stia tornando ci preoccupa e mi ha convinto a partecipare».

i ragazzi dello zoo di berlino 19

 

La storia di Christiane, la discesa agli inferi di una minorenne che conosce la droga e si perde nella Berlino anni '70, è ancora al centro della serie. Ma altrettanto spazio qui hanno gli altri ragazzi, il fidanzato Benno (nel libro è Detlef: nome e destino diverso), le amiche Stella e Babsi, gli amici Axel e Michi, e i genitori violenti, alcolisti, assenti sospettati numero uno nella lista degli irresponsabili. Del realismo crudo che era stato la cifra del film di Edel, con la sua fotografia livida e i dettagli su botte e buchi, non rimane nulla. Tutto nella serie è luminoso e pop, la prostituzione c' è ma non si vede, l' astinenza è una parentesi e l' esperienza del farsi un viaggio psichedelico raccontato da vicino.

i ragazzi dello zoo di berlino 20

 

«Abbiamo lavorato con un consulente ex tossicodipendente che ci ha mostrato come manipolare la droga - ha spiegato Fortuzzi -. Ci ha spiegato tutto, fino all' ago, che infilavamo all' interno di braccia in lattice mentre le camere riprendevano nel dettaglio». Un pò SKAM un po' Trainspotting (lo stesso Fortuzzi è uno degli attori più amati dello SKAM tedesco, Druck) la serie mostra i sei ragazzi mentre vanno in discoteca, ridono, scherzano e si innamorano, si imbucano al concerto di David Bowie e si bucano prima Axel, poi gli altri fino ad arrivare a prostituirsi pur di trovare qualche soldo per farsi.

i ragazzi dello zoo di berlino 21

 

LE DISCOTECHE Se nel romanzo il primo contatto con la droga avviene in un oratorio protestante, nella serie tutto accade tra l' appartamento in periferia di Axel e la discoteca Sound di Berlino: «Per fortuna nelle discoteche oggi l' eroina non gira più - racconta Fortuzzi- Ma se cresci a Berlino ci sono quartieri in cui quel mondo è ancora sulla strada. Quando sei più piccolo ti spaventa, ma a 16 o 17 anni diventa pericolosamente normale».

i ragazzi dello zoo di berlino 18

 

E se l' operazione commerciale già si annuncia vincente, con la colonna sonora disponibile per il download e un audiolibro con le interviste di Christiane su Audible dal 18, la stampa, in Germania, si interroga sull' opportunità morale del remake: «È un po' lo stesso discorso che facevano con Gomorra risponde Tozzi - L' importante è che la natura malvagia e distruttiva del fenomeno esca fuori esattamente per quello che è».

i ragazzi dello zoo di berlino 17christiane felscherinow I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINOchristiane felscherinow I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINOi ragazzi dello zoo di berlino 3christiane felscherinow I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINOchristiane felscherinow I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINOchristiane felscherinow I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINOi ragazzi dello zoo di berlino 9i ragazzi dello zoo di berlino 1i ragazzi dello zoo di berlino 6i ragazzi dello zoo di berlino 2i ragazzi dello zoo di berlino 5i ragazzi dello zoo di berlino 7i ragazzi dello zoo di berlino 12i ragazzi dello zoo di berlino 4i ragazzi dello zoo di berlino 13i ragazzi dello zoo di berlino 10i ragazzi dello zoo di berlino 11i ragazzi dello zoo di berlino 15christiane felscherinow I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINOchristiane felscherinow I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…