mafia camorra ndrangheta

ARRESTATO IN CALABRIA L’EX ASSESSORE REGIONALE NAZZARENO SALERNO – E’ ACCUSATO DI AVER DIROTTATO I FONDI UE CONTRO LA POVERTA’ AD UNA SOCIETA’ “CALABRIA ETICA” CHE NON AVEVA I REQUISITI – E PARTE DEI SOLDI SONO FINITI IN UN FONDO IN SVIZZERA CONSIDERATO "ASSAI NEBULOSO"

Giovanni Bianconi e Carla Macri per il “Corriere della Sera”

 

Nazzareno Salerno Nazzareno Salerno

Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri lo descrive come «un comitato d' affari» messo in piedi per appropriarsi dei fondi europei destinati ai più bisognosi; il suo vice Giovanni Bombardieri precisa che si è trattato di un «patto tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata per la gestione clientelare dei finanziamenti». Protagonisti principali: un potente politico locale, la famiglia di 'ndrangheta più influente della zona e un drappello di funzionari ritenuti coinvolti nell' imbroglio.

 

È la storia svelata dall' indagine condotta dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di finanza che ieri ha portato in carcere l' ex assessore al Lavoro e alle Politiche sociali della Calabria durante il governo di centrodestra, Nazzareno Salerno (attuale consigliere regionale che in questa veste ha partecipato due anni fa all' elezione del presidente della Repubblica), insieme ad altre otto persone.

calabria eticacalabria etica

 

Tutti accusati, a vario titolo, di corruzione e altri reati - con l' aggravante del metodo mafioso - per avere dirottato i soldi stanziati dall' Unione europea per concedere micro-crediti a famiglie in difficoltà economiche. Secondo inquirenti e investigatori una parte sono finiti all' ex assessore, un' altra alla società che avrebbe dovuto gestire i finanziamenti, e un' altra ancora verso un fondo di investimento in Svizzera considerato «assai nebuloso», sul quale sono in corso accertamenti. Una vicenda dove si mescolano potere e mafia locale, malaffare, malavita e qualche paradosso.

 

Nazzareno Salerno 1Nazzareno Salerno 1

A cominciare dal fatto che i quasi due milioni di euro di stanziamenti comunitari sono stati affidati, dall' assessorato guidato da Salerno, a una Fondazione chiamata «Calabria Etica». La quale non aveva i requisiti necessari a gestirli e dunque ha passato la pratica a una finanziaria che si sarebbe dovuta occupare di erogare i sussidi. Invece i fondi hanno preso altre strade, e in carcere sono finiti sia l' ex presidente di «Calabria Etica» (commissariata dal nuovo governo regionale guidato da Gerardo Oliverio) che l' amministratore della società incaricata.

 

E ancora. Per convincere un dirigente regionale riottoso a seguire le direttive del «comitato d' affari», è sceso in campo, tra gli altri, un dipendente di Equitalia con un intreccio di parentele, conoscenze e relazioni personali che lo fanno assomigliare più a un boss che a un semplice impiegato dell' agenzia di riscossione delle imposte. Dietro il quale si nasconde forse l' essenza più profonda di questa storia.

 

PASQUALE MANCUSOPASQUALE MANCUSO

Lui si chiama Vincenzo Spasari, ha 55 anni, ed è sposato con la sorella di Antonio Virgilio, definito «personaggio di rilievo legato alla cosca Mancuso», cioè uno dei clan di 'ndrangheta più importanti della provincia di Vibo Valentia. Per dimostrarlo i carabinieri sono andati a ripescare una foto del 1988 scattata durante la festa di matrimonio di un rampollo dei Mancuso, in cui Virgilio è seduto allo stesso tavolo con il «padrino» Pantaleone Mancuso detto Scarpuni e un anziano capomafia di Isola Capo Rizzuto. A volte le immagini sono eloquenti quanto una fedina penale.

 

matrimonio in elicottero a nicoteramatrimonio in elicottero a nicotera

Ma un altro matrimonio, molto più recente, aiuta a svelare la caratura di Spasari. Sua figlia Aurora, il 14 settembre scorso, si è sposata a Nicotera con Antonio Gallone, arrestato un anno prima per coltivazione di sostanze stupefacenti e figlio di Giuseppe Gallone, ritenuto dai magistrati «contiguo alla consorteria mafiosa dei Mancuso».

 

Furono nozze rumorose, perché dopo la cerimonia gli sposi salirono su un elicottero e atterrarono sulla piazza Castello di Nicotera, «previa interruzione del traffico stradale con le transenne del Comune». Dopo un rinfresco tornarono all' elicottero e volarono verso il banchetto nuziale. Esibizione che fece scalpore, per la quale sono stati inquisiti sindaco, comandante dei vigili e dirigente dell' Ufficio tecnico del Comune poi sciolto per infiltrazioni mafiose. È stata la terza volta in quindici anni.

elicottero sposi nicotera1elicottero sposi nicotera1

 

Spasari incontrò il dirigente della Regione considerato ostile al «comitato d' affari» in un vivaio dove le telecamere del Ros hanno registrato l' incontro. Con lui c' erano l' assessore Salerno e altri «amici» catalogati più o meno vicini al clan Mancuso, e dopo l' anomala riunione il funzionario si convinse a seguire le indicazioni ricevute.

 

NICOTERA ELICOTTERO NIPOTE BOSS NINO GALLIONENICOTERA ELICOTTERO NIPOTE BOSS NINO GALLIONE

«Che brutti ricordi mi state facendo...», ha detto ai pubblici ministeri che lo interrogavano sul contenuto di quel colloquio. Secondo i pm si trattò di un' estorsione: «Che un dipendente di Equitalia sia in condizioni di imporre la volontà di un assessore regionale nei confronti di un alto dirigente è possibile solo in forza del potere criminale che egli, in quel contesto, è chiamato a rappresentare».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…