rocco siffredi giorgia meloni

“SUL SET VORREI GIORGIA MELONI PERCHE’ E’ TROPPO ARRABBIATA..." - ROCCO SIFFREDI SNOCCIOLA LE SUE FANTASIE: "LA BOSCHI E’ BELLISSIMA E BERLUSCONI E’ INSUPERABILE, SAREBBE UN ONORE CONDIVIDERE LA SCENA CON LUI. GRILLO E SALVINI SONO MASCHI VERI. MARIO ADINOLFI PREDICA UNA COMODA IPOCRISIA, COME TANTE COPPIE CHE DICONO DI AMARSI E POI SI TRADISCONO: IO SONO IL PRIMO SOSTENITORE DELLA FAMIGLIA, L’ANNO PROSSIMO FESTEGGEREMO TRENT’ANNI DI MATRIMONIO...” 

Rosanna Scardi per www.corriere.it

 

rocco siffredi

L’accento tradisce le origini abruzzesi, ma ormai la sua lingua parlata è l’inglese. Rocco Siffredi, «ragazzo» di 58 anni, che ha costruito una famiglia e un impero del sesso a Budapest, con una serie a lui dedicata in preparazione per Netflix, è un fiume in piena di entusiasmo, vita vissuta e progetti che riportiamo con qualche dovuta censura.

 

Il pornodivo sarà ospite, venerdì e sabato, al Bergamo Sex che si svolgerà, fino a domenica, nei locali e nello spazio esterno della discoteca Bolgia di Osio Sopra. La scelta delle date per la kermesse dell’eros, ideata da Corrado Fumagalli, non è piaciuta al Popolo della Famiglia, il movimento politico di ispirazione cristiana fondato da Mario Adinolfi. Il motivo è la concomitanza della festa patronale. Anche se il Bergamo Sex sarà a Osio Sopra, dove il patrono si celebra il 12 aprile.

 

ROCCO SIFFREDI PORTA LA SUA HARD ACADEMY A BOLOGNA

Siffredi, cosa replica al Popolo della famiglia?

«Le date non le ho scelte io. E, comunque, sono il primo sostenitore della famiglia, che mi ha salvato da una continuità noiosa. Mia moglie (l’ex attrice hard ungherese Rozsa Tassi, ndr) mi dato due splendidi figli, equilibrio, serenità e l’anno prossimo festeggeremo trent’anni di matrimonio, più di Totti e Ilary.

 

Quello che predica Adinolfi è un cappello di comodità e ipocrisia, usato da tante coppie che dicono di amarsi e poi si tradiscono. Non conta quello che fai, ma come lo vivi. E poi, dopo la pandemia, nella provincia che più ha sofferto, non vedo niente di irrispettoso o tragico nel voler portare un po’ di leggerezza con delle belle ragazze. Il sesso lì non si fa. Si odora la sessualità. La verità è che Adinolfi mi adora. Non manca occasione per attaccare perché così fa parlare di sé».

rocco siffredi e la moglie su novella 2000

 

Sua moglie non è gelosa?

«Mia moglie mi ha conosciuto sul set ed è una donna intelligente. Chi cerca di cambiare il proprio partner l’ha già perso. Quando avevo 40 anni andavo a prostitute perché avevo l’impressione di mancarle di rispetto.

 

Ma stavo malissimo, mi mancava il set. E lei lo ha capito. Il cinema porno è un genere come l’horror o il comico. Eppure, mentre nessuno si scandalizza per la violenza, ci sono troppi preconcetti sulla sessualità. Forse è un bene per noi imprenditori».

rocco siffredi

 

I suoi figli, Leonardo e Lorenzo, di 22 e 26 anni, come la vedono?

«Non è facile avere un padre famoso. In un documentario a me dedicato, Lorenzo, alla domanda “cosa pensi di tuo padre?”, ha risposto: “Ha avuto la fortuna di fare quello che gli piaceva nella vita ed è diventato il migliore”. Non potrei avere figli più bravi».

 

E i suoi genitori come reagirono quando iniziò la carriera di pornoattore?

«Mia mamma sapeva che sarei arrivato a fare questo mestiere. Non mi ha detto “bravo”, ma non mi ha neppure cacciato di casa. Papà, Gennaro Tano, era il vero Siffredi. Mia mamma diceva che quella era l’unica cosa che sapeva fare nella vita. E, quando uscì il mio primo film in italiano, era in prima fila al cinema con Moana».

 

GIORGIA MELONI 2

Il suo talento è confermato dagli Oscar del porno o Avn (Adult Video News) Awards di Las Vegas dove, negli ultimi 30 anni, ha sempre trionfato.

«E il 20 gennaio concorrerò con “Introspection”, tra i film più complessi che ho diretto negli ultimi anni. Tra gli interpreti ci sono Mike Chapman, comico ed ex deejay di New York che ho lanciato nel porno. Mia moglie dice sempre che se non sono strani non li voglio.

 

Ed è vero, mi piacciono i diversi. Cercavo un’attrice che riuscisse a “dare vita” alla statua in marmo bianco che mi raffigura nudo, creata da Fabio Viale: è ispirata al Fauno Barberini, solo che le dimensioni sono un omaggio alle mie. E ho scelto Eden Ivy, bellissima star canadese, che comunica con lo sguardo ed è un vero vulcano. Il messaggio del film è di accettarsi e normalizzare come si è, senza avere sensi di colpa».

 

Cosa intende?

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 5

«Io voglio che ci sia la libertà di vivere e fare ciò che dà più gioia. Questo è il messaggio più importante per i giovani. Allo stesso modo nei miei film scelgo liberamente chi voglio, senza distinzione per orientamento sessuale.

 

Chi vuole essere politically correct finisce per essere radicale. Negli Anni ’80 tutti sapevano che George Michael era gay. Ma nessuno lo doveva difendere. Si sarebbero creati degli estremismi».

 

Se potesse scegliere, chi vorrebbe sul set?

«Giorgia Meloni perché è troppo arrabbiata, ha gli occhi spiritati. Trovo bellissima anche l’ex ministro Maria Elena Boschi. E poi Salvini e Grillo, che sono maschi veri, old style. Berlusconi è insuperabile, l’immortale. Sarebbe un onore per me condividere la scena con lui».

 

silvio berlusconi con la bandana nel 2004 insieme a tony blair e consort

Per chi vota?

«Non ho mai votato. Vivendo fuori dall’Italia, non ho mai seguito i programmi e i proclami politici. Esprimo solo un feeling sui personaggi della politica».

 

Un altro suo film «Sex Clinic», sabato scorso, alla fiera di Berlino Xbiz, la Cannes del porno, ha fatto incetta di premi, tra cui miglior film europeo.

«È un film molto divertente, ironico. Un medico, attorniato da dottoresse e infermiere, riceve pazienti con vari disturbi sessuali. Ma non ero a Berlino a ritirare i premi».

 

maria elena boschi foto di bacco (3)

E dov’era?

«A San Marino a presentare la mia collezione di vino, prosecco ed energy drink. A produrli è l’ex pilota Jarno Trulli, che da qualche anno gestisce la Cantina Podere Castorani».

 

Nel 2023 uscirà «Super Sex», la serie Netflix a lei dedicata con Alessandro Borghi che vestirà o svestirà i suoi panni.

«È un grandissimo piacere. Devo aver fatto davvero qualcosa di importante per avere una serie a me dedicata senza essere morto. Le riprese inizieranno a settembre. Borghi è bravissimo e ha i miei colori. Mi ha confidato che interpretarmi era uno dei suoi sogni».

maria elena boschi

 

A Budapest ci sono i suoi studi da 100mila metri quadri, la Cinecittà del porno, ha una academy che, come riporta «Mow», riaprirà a Ladispoli dal 7 all’11 settembre, per non parlare delle migliaia di film girati. È ricco?

«Sono Rocco e sono ricco (sorride, ndr). Sono fortunato, mi è andata molto bene».

 

E la sua statua che fine farà?

«Finirà in qualche esposizione, non credo in Italia, a meno che la Meloni non vinca e decida di farla esporre».

 

Il suo motto?

rocco siffredi 5ROCCO SIFFREDI

«Non è mai troppo tardi

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…