coronavirus roma

E ROMA? NELLA CAPITALE CI SI PREPARA ALLA STRETTA: SUPER QUARANTENA PER CHI È ARRIVATO DAL NORD ITALIA. SEMPRE CHE SI RIESCA A TROVARLI, VISTO CHE BASTA UN’AUTOCERTIFICAZIONE E CONTROLLI ALL’ACQUA DI ROSE – E I PARLAMENTARI CHE SE NE STANNO SEMPRE IN GIRO A STRINGERE MANI? – ZINGARETTI CHIUDE PALESTRE, PISCINE E CENTRI BENESSERE, MA BASTERÀ? I RAGAZZI SE NE STRAFOTTONO DEL CONTAGIO E CONTINUANO AD AFFOLLARE I LOCALI CHE NEL WEEKEND ERANO STRAPIENI, ALLA FACCIA DEL BUON SENSO. CHIUDETE TUTTO!

1 – RICCIARDI E IL RISCHIO PER ROMA

Estratto dell’articolo di Paolo Russo per “la Stampa”

 

WALTER RICCIARDICORONAVIRUS – ROMA

Ed è proprio per evitare il collasso degli ospedali che il governo ha già in tasca il piano B, qualora entro una settimana la curva dei contagi non iniziasse a scendere. Mosse che andrebbero da un ulteriore irrigidimento delle disposizioni nelle attuali zone rosse a un loro allargamento, anche a sud della linea gotica. «Regioni come il Lazio e Roma sono particolarmente a rischio. Nei prossimi giorni la Capitale sarà sicuramente interessata», ha affermato Ricciardi dagli studi di Domenica In. Nulla di scontato, soprattutto se si comincerà a rinunciare a un po' di vita sociale. Anche se, intanto, Zingaretti ha servito l' antipasto, chiudendo da oggi palestre, piscine e centri benessere in tutto il Lazio.

 

2 – ROMA SI PREPARA ALLA SUPER STRETTA

Camilla Mozzetti e Marco Pasqua per “il Messaggero”

 

coronavirus – roma

Tutti coloro che provengono dalle zone rosse e anche da quelle arancioni devono comunicare la loro presenza e i loro spostamenti, mettersi in contatto con le Asl e porsi in auto-isolamento. Per quanto tempo? Ogni casi verrà valutato a seconda delle circostanze. È questa una delle modifiche introdotte con l'ultima ordinanza della Regione Lazio firmata dall'assessore alla Sanità Alessio D'Amato e dal vicepresidente Daniele Leodori, dopo quanto accaduto sabato sera quando le stazioni di Milano sono state prese d'assalto da cittadini di altre Regioni che volevano tornare a casa.

coronavirus, sanificazione degli uffici della regione lazio 1

 

Ma il passaggio che «non vieta alle persone fisiche gli spostamenti su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità e di salute», desta parecchie perplessità per l'ampiezza della platea dei possibili fruitori che - con una semplice autocertificazione - possono aggirare controlli e divieti.

locali pieni a roma nonostante il coronavirus 3

 

Nel dispositivo che impone le misure per chi negli ultimi 14 giorni ha viaggiato tra Roma e il Nord Italia rientravano alcune categorie che inizialmente avevano sollevato qualche protesta. Ad esempio i parlamentari e i piloti di aerei, che per motivi diversi sono costretti a spostarsi frequentemente tra Nord e Sud Italia per svolgere le loro attività. tra i deputati e i senatori, molti sono quelli che hanno fatto ritorno a casa e poi sono risultati presenti nei giorni scorsi a Montecitorio e Palazzo Madama.

 

coronavirus, sanificazione degli uffici della regione lazio

Se tutti avessero seguito scrupolosamente i divieti della prima ordinanza, «il rischio di arrivare a ridurre significativamente i numeri in Aula - spiega Walter Rizzetto, deputato Fdi originario di San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone ed eletto in Friuli-Venezia Giulia - sarebbe stato certo». Stesso scenario anche per i piloti di aerei che ovviamente in questi giorni hanno viaggiato da Nord a Sud del Paese.

 

locali pieni a roma nonostante il coronavirus 1

Intanto sempre la Regione Lazio ha inviato i Comuni ad adottare una misura di contenimento per gli assembramenti nei locali e nei luoghi di ritrovo dei giovani. Ieri l'assessore D'Amato postando su Facebook l'immagine di Ponte Milvio - nota zona di ritrovo dei giovani di Roma - ha lanciato l'hashtag #Nunsepofà sottolineando come gli assembramenti di persone sono i canali principali per la trasmissione del virus. Ma nell'ultimo Dpcm del governo ai ristoranti, ad esempio, non è stata imposta la chiusura alle ore 18, ma solo l'adozione di regole sul posizionamento dei tavoli al fine di mantenere i limiti di distanza.

 

locali pieni a roma nonostante il coronavirus 2

LE REGOLE DISATTESE

Il Campidoglio non ha ancora emanato nessun provvedimento in questa direzione ma intanto solo nello scorso weekend le stesse prescrizioni del governo proprio in merito ai locali sono state ampiamente disattese. Ed è nella Capitale che si registrano violazioni, talvolta eclatanti, alle prescrizioni governative circa la distanza minima da mantenere tra una persona e l'altra.

 

locali pieni a roma nonostante il coronavirus 5

Se, infatti, le discoteche tradizionali (da quelle cult come il Piper e Spazio 900, fino alle più piccole) hanno chiuso i battenti (il Room 26, sabato notte, si è inventato un dj-set in streaming sul proprio canale Facebook), altri locali hanno trovato un pericoloso escamotage per richiamare il pubblico di giovanissimi che si è trovato senza piste su cui poter ballare. Ecco, infatti, le cosiddette cene spettacolo: cibo, musica, e fiumi di alcol. Ma, soprattutto, tutti insieme, vicini-vicini, in locali (chiusi), saturi di persone. È successo in pieno Centro, in via della Conciliazione, dove al Chorus Cafè - l'altra notte, il pubblico si è lasciato trasportare dalla musica.

locali pieni a roma nonostante il coronavirus 4

 

Ma anche alle Palmerie, ai Parioli, dai tavoli alla pista improvvisata il passo è stato breve e su Instagram era un rincorrersi di storie danzate. Le stesse del ristorante fusion Me Geisha, a Monteverde, dove la voglia di far festa ha avuto la meglio sul buon senso. Alla Villa, popolare luogo di ritrovo al Fleming, la distanza tra i tavoli ma, soprattutto, il numero di persone presenti, trasformava il locale in una sorta di disco-pub improvvisato. E anche se in riva al mare, si è ballato a Maccarese, alla Rambla, con dj-set in spiaggia. Ma anche la movida all'aperto non si è adeguata alle nuove norme: da Ponte Milvio a Trastevere, i giovanissimi non hanno evitato gli assembramenti.

coronavirus - italialocali pieni a roma nonostante il coronavirusCORONAVIRUS - SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTItreni - fuga da milano per coronavirustreni - fuga da milano per coronavirustreni - fuga da milano per coronavirusCORONAVIRUS A ROMA

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)