donne rissa lotta

PAURA E DELIRIO AL QUARTICCIOLO - A ROMA, UNA DONNA INVESTE UN'AMICA CON L'AUTO DOPO UN LITIGIO - ALL'ORIGINE DELLO SCAZZO CI SAREBBERO DEI MOTIVI DI GELOSIA, MA FINORA NESSUNA DELLE DUE HA SPIEGATO L'ACCADUTO - LA VITTIMA È STATA RICOVERATA IN OSPEDALE CON DIVERSE FRATTURE MA NON È IN PERICOLO DI VITA, MENTRE LA DONNA CHE L'HA INVESTITA, AGITATA E FUORI DI SE, DOPO L'AGGRESSIONE È ANDATA A SBATTERE CON L'AUTO CONTRO UN MURETTO ED È STATA ARRESTATA CON L'ACCUSA DI TENTATO OMICIDIO…

rissa tra donne 2

Marco De Risi Alessia Marani per “il Messaggero”

 

Come vere donne di mala. Ieri mattina verso le otto al Quarticciolo è scoppiato il putiferio.

Mentre la gran parte dei residenti di via Manfredonia ancora sonnecchiava loro due, (ex) amiche, si sono affrontate a brutto muso, per strada, tra i lotti e qualche curioso in ascolto dietro le persiane socchiuse alle finestre. Prima le urla, gli insulti gridati a più non posso l'una contro l'altra, quindi è volata qualche spinta e pure qualche ceffone.

 

rissa donne 2

Poi la più grande, quarant' anni, ha fatto finta di andarsene, è salita sulla sua Fiat Multipla, ha sbattuto lo sportello con rabbia, ma anziché allontanarsi ha puntato dritta verso l'amica, 35 anni, che era ancora sotto il palazzo. La donna ha cercato di mettersi in salvo, ma non è riuscita a evitare l'auto che piombava su di lei come un proiettile impazzito: è stata travolta, è sbalzata via sull'asfalto, atterrata sbattendo la testa. «Voleva uccidermi», riuscirà a dire con un filo di voce ai soccorritori prima di finire ricoverata in un letto d'ospedale.

donne rissa

 

NESSUNA SPIEGAZIONE

La vittima ha riportato diverse fratture, lo choc è grande. Per lei i medici non si sono sentiti ancora di sciogliere la prognosi che rimane riservata, sebbene non dovrebbe essere in pericolo di vita. Ma che cosa è successo alla rivale? La quarantenne dopo avere investito l'amica, ha fatto marcia indietro e ha tentato di dileguarsi a tutta velocità. Ma la sua folle corsa non è proseguita più di tanto. Innanzitutto qualcuno ha chiamato il numero unico per le emergenze 112 e le pattuglie del Nucleo Radiomobile che erano già in zona per il controllo del territorio sono accorse sul posto nel giro di una manciata di minuti.

 

donne rissa

Quindi la quarantenne, agitata e fuori di sé, ha finito per andare a sbattere contro un muretto, buttandolo giù. Quando i militati sono arrivati era appena uscita dall'abitacolo, sconvolta, circondata da alcuni passanti che si sono voluti sincerare delle sue condizioni. La donna era illesa, ma fuori di sé. Ai militari non ha saputo (o voluto) giustificare la sua incredibile condotta.

 

Ma all'origine della furibonda lite, secondo gli investigatori, ci sarebbero dei futili motivi, forse legati a questioni di gelosia. Ma nessuna delle due, finora, è stata in grado di dire perché. La trentacinquenne è ricoverata e ancora non è in grado di potere colloquiare con gli inquirenti. La sua testimonianza verrà presa a verbale dai carabinieri non appena starà meglio.

AMBULANZA CROCE ROSSA

 

LO CHOC

La quarantenne, intanto, è stata arrestata in flagranza di reato con la grave accusa di tentato omicidio. Il suo legale ha chiesto i termini a difesa, ossia di avere alcuni giorni per informarsi meglio di ciò che è avvenuto per proseguire nell'incarico. Le indagini su quanto accaduto e perché sono ancora all'inizio. Un'altra lite in strada, questa volta avvenuta per questioni di viabilità, venerdì sera era sfociata in un altro tentato omicidio.

AMBULANZA CROCE ROSSA 2

 

Un 71enne stava viaggiando a bordo della sua auto sul lungotevere Farnesina quando, all'improvviso, un cinquantenne ha attraversato la strada con il semaforo pedonale rosso costringendolo a fermarsi bruscamente: «Guarda dove cammini», lo ha rimproverato. E quello per tutta risposta ha estratto un coltello colpendolo a un fianco, fortunatamente senza recidere organi vitali.

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”