tram roma

ROMA KAPUTT MUNDI - I BINARI SONO VECCHI E I TRAM DELLA CAPITALE ANDRANNO A 5 ALL'ORA PER EVITARE DERAGLIAMENTI (FATE PRIMA A PIEDI O CON IL MONOPATTINO) - AUTOBUS IN FIAMME, METRO A SINGHIOZZO E STAZIONI OFF LIMITS: L’ODISSEA DEL SISTEMA DEI TRASPORTI DI ROMA, MENTRE PROCEDE A RILENTO IL CONCORDATO FALLIMENTARE - IL PIANO DI RIENTRO STUDIATO NEL 2017 PER SALVARE DALLA BANCAROTTA ATAC STA PROCEDENDO TRA “SIGNIFICATIVI RITARDI E CRITICITÀ”

Flaminia Savelli per "il Messaggero"

 

I tram di Roma andranno a passo d' uomo. Tra i 10 e i 5 chilometri all' ora. Colpa dei pantografi sfasciati e di carrelli e binari usurati. Risultato: sulla rete tranviaria della Capitale scattano i limiti di velocità. Una misura necessaria in attesa degli interventi di manutenzione.

tram roma 21

 

In un documento interno dell' Atac vengono elencate le nuove disposizioni sulle sei linee di tram che attraversano la città e servono quadranti importantissimi da piazza Vittorio a Trastevere alla Tiburtina. I conducenti dovranno rispettarle alla lettera.

 

Anche perché, per tutte le nuove disposizioni adottate, viene specificato che «sarà predisposta apposita sorveglianza per vigilare su quanto stabilito».

 

In questo caso però, i conducenti dovranno prestare la massima attenzione non tanto per gli accertamenti. Piuttosto, per assicurare i viaggi in sicurezza con i tram che dovranno viaggiare a bassa velocità anche per non rischiare di deragliare. Una questione, quella degli interventi da programmare, già finita sul tavolo della commissione Mobilità che si è riunito lo scorso primo febbraio. Per il momento dunque si viaggerà nei punti più critici, da 10 chilometri orari fino «a passo d' uomo, 5- 6 chilometri orari». Come precisano i tecnici nelle nuove disposizioni operative e già inoltrate ai direttori. Documenti corredati da planimetrie e, appunto, dalla velocità aggiornata.

 

tram roma 8

LA MAPPA I nuovi limiti sulle cinque linee dei tram romani sono stati già attivati. Il provvedimento è arrivato dopo una lunga analisi di periti e tecnici della municipalizzata ai trasporti. Hanno quindi individuato lungo i binari, i punti più a rischio.

 

Quindi sono stati segnalati, per esempio lungo la Linea 5 (tra Centocelle e la stazione Termini), i 12 tratti dove il viaggio dovrà rallentare rispetto ai 30 chilometri orari previsti. Quindi velocità minima su scambi, incroci e lungo l' anello tranviario di Porta Maggiore. Sulla Linea 8 (Trastevere) il limite di 10 chilometri orari è all' altezza di Circonvallazione Gianicolense, nel tratto compreso tra la fermata Belli e Largo Arenula. Ancora lungo i binari della Linea 14, che attraversa la via Palmiro Togliatti. Dove si scende dai 25 chilometri orari, tra la fermata Farini e quella di piazza Vittorio Emanuele II, ai 10 tra le fermate Porta Maggiore e Caballini. E ancora, sempre velocità contenuta, tra le fermate Prenestina e Togliatti.

 

Infine sulla Linea 19 che attraversa Villa Borghese, come si legge, si viaggia «a passo d' uomo» lungo via Ulisse Aldrovandi e al 10 chilometri orari fino a viale Gioacchino Rossini.

tram roma 1

 

LA LINEA FANTASMA La nuova disposizione sarà perciò operativa fino a nuovo ordine. Quando cioè, si procederà con i lavori di manutenzione.

Ma i tempi potrebbero essere lunghi. Come per la Linea 2, nel quartiere Flaminio.

 

Il tram fantasma da fine novembre. Quando sono stati annunciati gli interventi e, di fatto, non ancora partiti. Con il trasporto su ferro ormai sostituito da quello su gomma.

 

La municipalizzata ai trasporti ha infatti provveduto ad attivare i bus navette per garantire i collegamenti del quartiere. Ma sui tempi di riattivazione della linea non si hanno ancora notizie certe.

 

Lo stop si era reso necessario per consentire la sostituzione delle rotaie, nuovi impianti anti-stridioe sistemi anti- vibranti. Lavori urgenti per garantire la sicurezza ai viaggiatori. E per evitare incidenti come quello che era avvenuto all' altezza di piazza dei Carracci. Quando, il 2 giugno del 2019, il treno era deragliato. In quel caso, secondo le indagini di Atac, si era trattato di un malfunzionamento dello scambio di rotaia.

 

2 - DAGLI AUTOBUS IN FIAMME ALLA METRO "A SINGHIOZZO" IL TRASPORTO È UN'ODISSEA

tram roma

Fla. Sav. per "il Messaggero"

 

Flambus, metro a singhiozzo e stazioni off limits: sono ancora molti i nodi da sciogliere nel sistema dei trasporti della Capitale. Mentre procede a rilento il concordato fallimentare. Il piano di rientro studiato nel 2017 per salvare dalla bancarotta Atac che sta procedendo tra «significativi ritardi e criticità», come scrivono i commissari.

FLAMBUS L' ultimo mezzo finito nello sfortunato elenco dei flambusè dello scorso 15 gennaio. A Primavalle un bus della linea 916 ha preso fuoco mentre era in servizio. Il primo del 2021 che si aggiunge alla drammatica stima dell' anno precedente.

autobus in fiamme via del tritone

 

Quando sono finiti divorati dalle fiamme 28 mezzi della flotta. Mentre sulla lunga catena di episodi del 2019 la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d' inchiesta. Per i 23 flambus del 2019, i giudici capitolini hanno aperto un fascicolo d' inchiesta per incendio colposo, disastro colposo e attentato alla sicurezza. Nel mirino dell' inchiesta ci sono ora 12 funzionari che dovranno presentare le carte su lavori di manutenzione e commesse per i pezzi di ricambio.

 

RITARDI E CHIUSURE Disagi e rallentamenti si registrano anche sul servizio della metropolitana. La causa? Interruzioni dovute a guasti della rete: l' ultima del primo febbraio, quando per tre ore 13 stazioni della Linea A sono rimaste bloccate. E poi ci sono i lavori programmati, previsti nel concordato fallimentare ma in ritardo.

 

Nello specifico gli impianti delle scale mobili arrivati a fine vita. Interventi partiti ma che procedono a rilento. Così come si legge nella lettera di sollecito inviata dai tre giudici fallimentari ai vertici dell' azienda.

 

autobus in fiamme via del tritone 4

Perciò, dallo scorso 29 novembre, resta chiusa la stazione Policlinico della Linea B. Una chiusura per consentire la sostituzione delle scale mobili. Ma i lavori sono ancora in corso e da quanto accertato sono state sostituite «sole due scale mobili su 4, di conseguenza non sarà possibile riaprire la stazione per mancanza dei necessari moduli di emergenza». Ancora interventi, che rientrano in un secondo contratto già stipulato e che prevede la sostituzione degli impianti anche nelle stazioni Castro Pretorio e Bologna con una durata di 334 giorni. Anche in questo caso però non mancano in problemi. Secondo le carte studiate dai tecnici, non è stato ancora sottoscritto il contratto.

 

autobus in fiamme via del tritone 3

Di conseguenza la stazione resta chiusa e restano incerti i tempi per la riapertura. Infine i viaggi a singhiozzo e corse saltate a causa dei mezzi ormai vecchi e da sostituire. Con una riduzione del servizio, se la municipalizzata non interverrà sulla flotta, del servizio dell' 11% per i viaggiatori.

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)