bolsonaro salvini

“RINGRAZIO BOLSONARO PER L’ESTRADIZIONE DI CESARE BATTISTI” - SALVINI CORRE A PISTOIA PER INCONTRARE IL MINI TRUMP DO BRAZIL: “MI SCUSO CON IL POPOLO BRASILIANO PER LE POLEMICHE SULLA SUA VISITA. È VERAMENTE SURREALE” - IL BLITZ AD ANGUILLARA VENETA, IL MISTERO SULLA VISITA A PADOVA E LE PROTESTE IN PIAZZA: CRONACA DEL TOUR ITALIANO DI “BOLSO-NERO” - VIDEO

 

jair bolsonaro con matteo salvini

1 - SALVINI, RINGRAZIO BOLSONARO PER ESTRADIZIONE DI BATTISTI

(ANSA) - "Ringrazio Bolsonaro" anche per l'estradizione di Cesare Battisti: "se avessi dovuto aspettare i presidenti di sinistra alcuni terroristi italiani sarebbero ancora liberi in Brasile".

 

Così il leader della Lega Matteo Salvini a Pistoia per la visita del presidente del Brasile Jair Bolsonaro al monumento che ricorda il sacrificio dei soldati brasiliani caduti per la Liberazione italiana nella Seconda Guerra mondiale. (ANSA).

 

2 - SALVINI, MI SCUSO CON BRASILE PER POLEMICHE VISITA BOLSONARO

(ANSA) - "Voglio scusarmi con il popolo brasiliano, rappresentato dal suo presidente, per delle polemiche incredibili perfino nella commemorazione di caduti che hanno dato la vita per liberarci dall'occupazione nazifascista. E' veramente surreale".

 

scontri a padova per la visita di bolsonaro 3

Così il leader della Lega Matteo Salvini a margine della visita del presidente del Brasile Jair Bolsonaro a Pistoia, al monumento che ricorda il sacrificio dei soldati brasiliani caduti per la Liberazione italiana nella Seconda Guerra mondiale. "Bolsonaro è stato ricevuto da Draghi e Mattarella - ha aggiunto -. La politica dovrebbe lasciare liberi i cimiteri. Onorare i caduti dovrebbe essere al di fuori della polemica politica".

 

A chi chiedeva dell'assenza di altri esponenti di centrodestra Salvini ha risposto: "Non commento, oggi si ricordano tutti i caduti, e non ci sono caduti di serie A e caduti di serie B, semplicemente questo".

 

 

jair bolsonaro visita anguillara veneta

3 - BOLSONARO A PISTOIA, MANIFESTAZIONE 'CONTRO' IN PIAZZA DUOMO

(ANSA) - Agli slogan 'Bolsonaro fora' e 'Bolsonaro non sei un faro per il tuo paese ma un falò', circa 200 persone manifestano in piazza Duomo a Pistoia contro la visita del presidente del Brasile al monumento che ricorda i soldati brasiliani caduti per la Liberazione dell'Italia.

 

jair bolsonaro visita anguillara veneta 2

In piazza varie sigle della sinistra, da Prc a Sinistra italiana, l'Arci e M5s. Nel pomeriggio ci sarà l''altra' commemorazione al monumento alla quale aderiscono, tra gli altri, Pd, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Pax Christi, e altre sigle dell'associazionismo di sinistra, comprese sigle Lgbt.

 

4 - BOLSONARO DAY

Niccolò Zancan per “La Stampa”

 

«Vedrai che lui viene a abbracciarci, lui non è come Draghi». Pioveva e loro cantavano l'inno brasiliano. Erano trecento lavoratori e migranti in preda alla saudade. Imbandierati di gialloverde, urlavano: «Mito! Mito!». Scattavano foto, trepidavano e intanto parlavano male dei giornalisti: «Dicono sempre il contrario della verità».

scontri a padova per la visita di bolsonaro

 

E sì, Jair Bolsonaro, presidente del Brasile, in visita nella terra da cui partì il bisnonno emigrante Vittorio Bolzonaro nel 1888, ha fatto esattamente quello che si aspettavano da lui. Arrivato a mezzogiorno davanti a Villa Arca del Santo, in mezzo alle campagne della bassa veneta, terra di rane e di anguille, ha mandato avanti i suoi agenti, quindi è venuto incontro a quella gente urlante.

Ha toccato e si è fatto toccare, nella bolgia non una mascherina. Un bagno di folla all'insegna del negazionismo del Covid. «Che Dio ti benedica, presidente!» diceva commossa la signora Paula Del Piero, originaria della zona di Espírito Santo e residente a Treviso. «Lui è del popolo, lui è un brav' uomo!».

 

Non con tutti, a dire il vero, il presidente è stato gentile. Ecco com' è andata con l'unica voce discorde riuscita a filtrare tra i suoi adoratori, Vinicius Vettori, 30 anni: «Mio nonno è morto a gennaio, ma poteva essere ancora vivo. Mio nonno doveva essere vaccinato. Mio nonno non è un numero e lei, signor presidente, verrà condannato dalla Storia». Al che, il presidente Bolsonaro ha perso la pazienza: «Mi ha quasi urlato contro: "Ma cosa stai dicendo? Cosa ci fai qui? Vai via! Subito!"». E certo, Vinicius Vettori è stato accompagnato alla porta.

scontri a padova per la visita di bolsonaro 1

 

A quel punto era già finito il pranzo in cui gli era stata conferita la cittadinanza onoraria dalle mani della sindaca di Anguillara, la leghista Alessandra Buoso. Era già intervenuto il signor Renzo Bolzonaro, impiegato alla Fanton di Conselve, il primo a interessarsi all'albero genealogico del suo cognome, fino a scoprire le esatte discendenze. Il presidente del Brasile si era già rivolto al fisarmonicista che suonava «Mamma sono tanto felice» con questa parole: «Sono commosso, la cantava mia mamma per farmi dormire».

 

protesta contro bolsonaro ad anguillara veneta

Erano già stati serviti salumi e vini locali, bianchi e rossi, baccalà e musso con la polenta. Il presidente Bolsonaro aveva già rilasciato alcune dichiarazioni davanti ai giornalisti scelti: «Sono felice ed emozionato di essere qui. Penso che si veda. Mi fa piacere essere tra la brava gente che porta il nome Bolsonaro. Sono onorato di rappresentare la nostra famiglia in Brasile. Stiamo portando avanti un ottimo lavoro che è riconosciuto dal popolo, ma non dai media. Noi vogliamo che i brasiliani siano felici».

protesta contro bolsonaro ad anguillara veneta 1

 

Applausi e urla: «Bravo, bravo!». Ancora Jair Bolsonaro: «Vi ringrazio per questa bellissima accoglienza. Me ne ricorderò per tutta la vita». A parte quella di Vinicius Vettori, non aveva potuto sentire altre voci discordi. L'elenco dei crimini per cui è sotto accusa è stato letto in piazza al mattino, ma a debita distanza blindata, dal consigliere di minoranza Fabrizio Biancato: «Ciarlataneria, epidemia con risultato di morte, impiego irregolare di denaro pubblico, istigazione a delinquere, falsificazione di documenti e crimini contro l'umanità».

sit in contro bolsonaro anguillara veneta

 

Non ha sentito i dati sul disastro economico brasiliano, nemmeno quelli sull'ecatombe pandemica. Non ha sentito le frasi che sono rimaste agli atti della sua attività politica, come quella pronunciata da deputato nel giugno del 2011: «Sarei incapace di amare un figlio omosessuale. Non sarò ipocrita: preferisco che mio figlio muoia in un incidente, piuttosto che si presenti con un altro uomo. Per me sarebbe morto in ogni caso».

 

jair bolsonaro visita anguillara veneta

Non ha sentito i cori di dissenso nella piazza di Anguillara, così come non ha sentito le urla degli antagonisti che protestavano a Padova vicino alla chiesa dove lui avrebbe voluto pregare come devoto di Sant' Antonio. I manifestanti sono stati dispersi dalla polizia con una carica, poi con gli idranti: una ragazza è stata fermata e portata in questura.

 

mario draghi jair bolsonaro 2

No, Jair Bolsonaro presentava i suoi ministri e si commuoveva per la fisarmonica, abbracciava e si faceva abbracciare. Seduto al suo tavolo c'era il consigliere regionale della Lega Stefano Valdegamberi: «Non sono d'accordo sulla sua gestione della pandemia. Ma è un presidente eletto democraticamente, quindi gli porto rispetto. Ho visto mettere dei tappeti rossi per Erdogan senza che nessuno si sia scandalizzato: non capisco perché due pesi e due misure». Il grande feeling con la Lega è confermato dal fatto che a seguito del presidente del Brasile viaggi il deputato leghista italo brasiliano Luis Roberto Lorenzato. E dal fatto che oggi Jair Bolsonaro incontrerà a Pistoia Matteo Salvini. Ecco la storia. Il Comune di Anguillara Veneta ha stanziato 9 mila euro per il «conferimento della cittadinanza onoraria al presidente della Repubblica Federale del Brasile Jair Messias Bolsonaro». Vino, polenta e servizio d'ordine offerti dal popolo italian

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?