paolo emilio signorini soldi genova porto liguria aldo spinelli

SIGNORINI CONFESSA A META’ – L’EX PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI GENOVA, IN DUE ORE DI INTERROGATORIO, HA AMMESSO DI AVERE ACCETTATO RICCHI FAVORI E REGALI DA ALDO SPINELLI: 22 FINE SETTIMANA A MONTECARLO, COMPRESE PUNTATE AL CASINÒ, UNA BORSA CHANEL E UN BRACCIALETTO CARTIER. MA SI È DIFESO: “È TUTTO FRUTTO DELL'AMICIZIA TRA ME E SPINELLI. HO AVUTO UN COMPORTAMENTO NON APPROPRIATO MA NON SONO UN CORROTTO” – SU TOTI: “TELEFONAVA PER VELOCIZZARE LA PRATICA DELLE RINFUSE” – LA VERSIONE BALBETTANTE DI SIGNORINI NON HA CONVINTO PER NIENTE LA PROCURA…

1 - SIGNORINI DUE ORE DAVANTI AI PM «CORRUZIONE? ERAVAMO AMICI»

Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

PAOLO EMILIO SIGNORINI

Dopo poco più di due ore di interrogatorio, l’avvocato difensore dichiara che Paolo Signorini «ha riconosciuto la sostanziale inappropriatezza di una frequentazione con quello che ha sempre ritenuto un amico. Col senno di poi, ha capito che il suo non era un comportamento adeguato».

 

Signorini è l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova, il suo «amico» è Aldo Spinelli, il re della logistica locale. Sono loro gli indagati intorno ai quali ruota l’inchiesta per corruzione che il 7 maggio ha stravolto la Liguria con l’arresto del governatore Giovanni Toti.

 

PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI

Il tempo relativamente breve in cui Signorini (l’unico in carcere) ha risposto a una lista di una dozzina di domande dei magistrati, a fronte di accuse molto pesanti e complesse, è indice che l’interrogatorio è rimasto in superficie, con l’indagato a negare di essersi fatto corrompere da Spinelli affermando, come ha detto il suo avvocato Enrico Scopesi, di non averlo mai favorito su pressione del potente governatore. Non ha convinto la Procura.

 

Due anni fa Signorini aveva avuto chiaro il dubbio che non fosse proprio corretto che un pubblico ufficiale andasse il fine settimana a Montecarlo a spese di un ricco imprenditore ben 22 volte, e 42 notti, nel lussuoso Hotel de Paris, compresi puntate al casinò, una borsa Chanel e un braccialetto Cartier da 7.200 euro alle sue amiche, o che accettasse la promessa di un lavoro da 300 mila euro l’anno una volta uscito dall’Authority.

 

PAGO - ALDO SPINELLI MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

«Noi c’abbiamo un bellissimo rapporto, sei sicuro che qualcuno non ci tira un attacco ché noi ci vediamo?», chiedeva a Spinelli due anni fa. «Ma Paolo per quale motivo? Tu non fai niente...belin (…) se mi dicono che fai qualcosa per me io il denuncio», rispondeva con sicurezza l’armatore. Signorini: «Ma a Montecarlo se controllano il tuo conto, perché sai…».

 

Spinelli: «Ma non controllano, a Montecarlo stai tranquillo ché lì non esce niente (...) tu non risulti, hai capito?». Li hanno arrestati entrambi. Dopo aver ottenuto la proroga della concessione del terminal Rinfuse il 2 dicembre 2021, secondo l’accusa grazie alle pressioni esercitate da Toti sul «proprio» uomo Signorini in cambio di finanziamenti (74 mila euro) di Spinelli ai suoi comitati elettorali, l’imprenditore ha costruito un rapporto personale con Signorini per ottenere altre aree del porto per le sue attività.

 

toti sullo yacht di aldo spinelli

«L’iter delle pratiche è stato regolare, non ho svenduto la mia funzione, ho operato solo nell’interesse del porto e degli operatori portuali», ha dichiarato ai magistrati rispondendo anche al gip che, facendolo rinchiudere nel carcere di Marassi, ha scritto che «ha una personalità del tutto incurante dell’interesse pubblico» con totale «asservimento» ai privati.

 

Signorini partecipa all’incontro con Toti e Spinelli nello yacht dell’imprenditore il primo dicembre 2021, vigilia dell’approvazione della proroga per 30 anni della concessione Rinfuse che, diceva Toti, «se vengono festeggiamo le Rinfuse a Montecarlo!». Il giorno dopo Spinelli non è ancora soddisfatto, vuole anche l’area Carbonile ma Signorini, invece di stopparlo, ironizza: «Sei ingordo».

 

Una delle tangenti che l’ex presidente dell’Autorità avrebbe incassato sono 15 mila euro che Spinelli ha confermato di avergli «prestato» per il matrimonio della figlia. «Non è vero, li ho ricevuti in prestito da un’amica alla quale li ho restituiti dopo una vincita di 40 mila euro al casinò», ha dichiarato Signorini ai pm. […]

 

2 - GENOVA, LE MEZZE VERITÀ DI SIGNORINI " HO SBAGLIATO MA NON SONO UN CORROTTO"

Estratto dell’articolo di Giuseppe Filetto per “la Repubblica”

 

PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI

Viaggi, cene, i soggiorni all'Hotel de Paris di Montecarlo, il bracciale d'oro di Cartier e l'Apple Watch per la sua fidanzata. Perfino le fiches al casinò: «Tutto frutto dell'amicizia tra me e Aldo Spinelli», racconta ai magistrati Paolo Emilio Signorini. Nessuna pretesa di ricevere a tutti i costi regali, tantomeno nessuna corruzione.

 

 «Nulla per avere un ritorno, i miei atti non erano volti a favorire Spinelli e Vianello ma orientati all'interesse generale del porto», ripete l'ex presidente dell'Autorità Portuale coinvolto nella Tangentopoli ligure, l'unico finito in carcere. D'altra parte «non era nelle mie possibilità accelerare o ritardare la proroga della concessione del Terminal Rinfuse», la pratica più cara a Spinelli fra quelle finite nel mirino della Guardia di Finanza insieme all'assegnazione delle aree ex Carbonile e al tombamento di Calata Concenter. Insomma, tutte le «pratiche amministrative sono state fatte correttamente e per mantenere un equilibrio tra gli operatori portuali».

 

[…]

 

paolo emilio signorini 2

Per la Procura quello di ieri è stato un interrogatorio senza grande interesse investigativo, quasi una perdita di tempo. Poco meno di tre ore di domande e risposte, dalle 13.30 alle 16.10, nell'ottica dell'accusa non hanno spostato di una virgola quanto contestato dai pm Luca Monteverde e Federico Manotti. Lo si intuisce anche dalle espressioni del procuratore capo Nicola Piacente e dell'aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, presente pure lui all'interrogatorio.

 

Signorini ha risposto a una decina di domande (pochissime rispetto alle 167 rivolte al presidente della Regione Giovanni Toti), ma il suo avvitamento interpretativo avrebbe spinto i magistrati a smettere di porgli ulteriori quesiti e a lasciargli la possibilità di rilasciare spontanee dichiarazioni.

 

E IO PAGO - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

I pm hanno rinunciato anche a chiedere conto della consulenza da 200mila euro affidata da Signorini all'altro imprenditore del porto coinvolto, Mauro Vianello, non appena l'ex manager è diventato amministratore delegato della multiutility Iren. […]

MARCO BUCCI - ALDO SPINELLI - GIANLUIGI APONTE - GIOVANNI TOTI

paolo emilio signorini tamara musso e paolo emilio signorini partono per la vacanza insieme

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?