rolando scarpellini

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA – A FIRENZE È CACCIA ALL’UOMO: ROLANDO SCARPELLINI, UN EX CALCIANTE (UNO DEI BESTIONI DEL CALCIO STORICO FIORENTINO) DÀ UN CEFFONE A UNA BARISTA, POI VA A PRENDERE UNA PISTOLA E TORNA A MINACCIARLA – L’UOMO SI BARRICA NELLA SUA AZIENDA DI IMBIANCATURA E POI SPARISCE NEL NULLA. L’ULTIMO MESSAGGIO A UN’AMICA: “SONO BRACCATO DALLA POLIZIA, STANOTTE MUOIO” (AUDIO CHOC)

 

Giovanni Spano per www.lanazione.it

 

rolando scarpellini 9

Cala la sera e Rolando Scarpellini teme di andare incontro alla morte. «Sono braccato dalla polizia stanotte muoio» sentenzia a un’amica con un messaggio vocale. E’ la titolare del bar, in piazza dell’Isolotto dov’è cominciata questa vicenda assurda, solo in apparenza inspiegabile. O forse no, forse spera di riuscire a eclissarsi, per un istinto primordiale di conservazione in coda a una vita difficile.

 

«Ha fatto pazzie fin da quando era ragazzo» spiega un poliziotto dei tanti impegnati nella caccia all’uomo. Mente – e archivi – tornano al 3 settembre 1999, al suo pesante coinvolgimento nell’agguato a pistolettate a un calciante azzurro, David Rettori, davanti alla palestra «La Montagnola», tempio dei calcianti in preparazione atletica.

 

rolando scarpellini 3

Tornano a quello. E non solo. Anche se Rolando Scarpellini, 48 anni, che nel frattempo ha abiurato il colore Rosso per passare a parte Bianca, ha cercato di rifarsi una vita. Moglie e tre figli piccoli, gestisce una piccola società di imbiancatura, la Mirval.

 

Le avvisaglie del giorno di ordinaria follia di Scarpellini le sentono per primi alcuni amici e conoscenti dell’Isolotto al mattino. C’è chi lo invita a prendere un caffè, lui dice no.

 

«Era strano, nervoso», racconterà uno. «Il lavoro va male, nulla che vada bene» lo sentirà serrare i denti un altro. Scarpellini lo conoscono tutti. In piazza dell’Isolotto è di casa con la sua canina di taglia piccola.

rolando scarpellini 2

 

Anche al bar dove oltre alla titolare Eva lavora una dipendente, Katia. Nella mattinata lui, una montagna di muscoli, le sferra un sonoro manrovescio che la stordisce. Riporta la sospetta lesione d’un timpano. Perché? Non si sa. Finita qui?

 

No, è soltanto l’inizio. Scarpellini torna al bar intorno all’ora di pranzo. Ora ha addirittura una pistola, minaccia la dipendente, che sarà presa di lì a poco in consegna dalla polizia e portata in una struttura protetta.

 

rolando scarpellini 15

La situazione è tesissima, c’è un uomo armato, che ha minacciato e picchiato una donna. E i suoi precedenti poi. Inizia la caccia all’uomo, proseguirà nella notte, con epicentro l’Isolotto. Ma di Scarpellini, della fuga, si trovano solo alcune tracce. Testimoni verso le 14,30-15 sentono nitidamente colpi di pistola in via Libero Andreotti.

 

rolando scarpellini 14

In questa, al civico 46, c’è il magazzino della «Mirval», la piccola impresa di imbiancatura del calciante. Però nessuno dice di aver visto la sua moto o la sua potente berlina di colore bianco, che posteggia abitualmente davanti al cancello che dà sulla piccola rampa d’accesso al magazzino dabbasso.

 

rolando scarpellini 1

Lì in terra la Scientifica troverà 4-5 bossoli (di calibro diverso pare, ma grosso). Unità operative di pronto intervento, squadra mobile, volanti circondano magazzino e isolato convinti che Scarpellini sia lì e possa sparare, magari in un gesto autolesionistico. Un amico lo invita a uscire.

 

Come megafono alla mano fanno gli agenti. Un’ora e mezza più tardi, l’amara sorpresa: non c’è nessuno. La polizia va in Ciseri, una verifica. Niente. Cerca in una vecchia casa di famiglia di via degli Agrifogli. Rintraccia la moglie, al mare coi tre figli. La situazione diventa ancora più delicata: la polizia ‘intercetta’ un messaggio vocale terribile dell’uomo a un’amica: «Sono braccato. Stanotte muoio».

 

Di nuovo si cerca a casa dei genitori, in via Pio Fedi 81. Le rampe di scale del palazzone sono battute gradino per gradino: niente. Gli agenti si fanno dare le chiavi di garage e scantinati. Entrano: niente. Dov’è finito Rolando?

rolando scarpellini 10rolando scarpellini 6rolando scarpellini 8rolando scarpellini 7rolando scarpellini 5rolando scarpellini 4rolando scarpellini 16rolando scarpellini 12rolando scarpellini 11rolando scarpellini 13

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....