sesso nero black porno milf

OGNI PRETE HA UNA CAPPELLA - LA STORIA DI FEDERICO: "HO FATTO IL SACERDOTE PER 8 ANNI E COMBATTEVO CONTRO LA TRATTA DELLE DONNE. POI HO CONOSCIUTO UNA PROSTITUTA NIGERIANA. ERA STATA VENDUTA DAI SUOI GENITORI IN AFRICA AD UNA BANDA DI TRAFFICANTI CHE POI L’AVEVANO RIVENDUTA A LORO VOLTA. ME NE SONO INNAMORATO, HO LASCIATO LA CHIESA E…”

Da www.radiocusanocampus.it

 

Federico ha raccontato la sua storia a Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di ECG, format in onda su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi NIccolò Cusano.

SESSO CON UNA DONNA NERA

 

Federico è un ex sacerdote che dopo otto anni di sacerdozio, mentre cercava di contrastare la tratta della prostituzione, ha incontrato  una prostituta nigeriana, se ne è innamorato e, dopo essersi spretato, ci si è sposato (civilmente) e ci ha fatto tre figli.

 

Federico racconta: “In seminario non avevamo contatti con la donna. La donna era una figura astratta, che noi non conoscevamo. Quando ho finito il seminario ed ho iniziato a fare il prete,  invece, ho cominciato ad avere contatti con realtà concrete, difficili da immaginare. In seminario mi hanno insegnato a parlare di anima, quando mi sono trovato a fare il parroco invece ho dovuto fronteggiare problematiche concrete, in un quartiere difficile. E’ cambiato tutto”.

 

Federico e l’omosessualità in seminario: “Il fatto che mancasse ogni tipo di contatto con figure femminili, portava diversi miei compagni a cercare affetto tra di loro.  In alcuni casi si trattava semplicemente di amicizie un po’ più intime, anche se ho visto direttamente che in alcuni casi tra seminaristi nascevano veri e propri rapporti, che ovviamente ufficialmente rimanevano segreti, non esistevano”.

 

SESSO CON UNA DONNA NERA

Federico e l’incontro con la prostituta nigeriana che poi è diventata sua moglie: “Io mi impegnavo nella lotta alla tratta delle donne che finivano loro malgrado nelle maglie della prostituzione. Avevo messo in piedi un’organizzazione che ha salvato in pochi mesi decine di ragazze. Poi ho incontrato Maria (nome di fantasia). All’inizio tra di noi è nata una profonda amicizia.

 

Eravamo diventati l’uno per l’altra dei punti di riferimento imprescindibili. La sua storia mi ha colpito particolarmente: era stata venduta dai suoi genitori in Africa ad una banda di trafficanti che poi l’avevano rivenduta a loro volta. Finita sulla strada dopo una serie di violenze inenarrabili. Della sua fragilità, giorno dopo ho giorno, ho iniziato ad innamorarmi. Di un amore puro, vero. Di un amore di cui andavo fiero e al tempo stesso mi vergognavo, perché contrastava con il giuramento che avevo fatto nei confronti della Chiesa”.

 

Prima di decidere di spretarsi Federico ha passato un periodo davvero difficile: “Parlai della situazione con un mio superiore, che sembrò comprensivo ma che mi diede un consiglio che mai sarei riuscito a mettere in pratica. Mi disse che Maria era stata una prova inviatami dal Signore.

 

SESSO CON UNA DONNA NERA

Che avrei potuto superare questa prova con la preghiera. Allontanandola dalla mia vita. A quel punto ho reagito. Mi sono detto che nell’innamorarsi, come era capitato a me, non c’era nulla di male. Io amavo e amavo Maria. Io ho salvato lei dall’inferno della strada e della prostituzione. Ma lei ha salvato me da una vita che altrimenti sarebbe stata vuota. Quando ho deciso di spretarmi sono stato lasciato completamente solo, dalla Chiesa e anche dai miei familiari, che all’inizio non capivano. Ho sposato Maria con rito civile. Da lei ho avuto tre figli che ora sono tutta la mia vita”.

 

Nessun ripensamento da parte di Federico: “Non mi sono mai pentito di questa scelta. E se posso essere sincero, non mi sento neanche in colpa. Anzi, il Dio in cui credo penso che possa essere fiero di me. Negli occhi dei miei tre figli c’è il senso di tutta la mia esistenza. E nel mio piccolo, continuo a fare il sacerdote. Perché per me sacerdote è chi aiuta il prossimo, chi si batte per i più deboli. Ora lavoro in fabbrica e faccio molto volontariato. Evidentemente doveva andare così”.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...