sub dispersi

I QUATTRO SUB DISPERSI IN INDONESIA DOPO L’IMMERSIONE STAVANO BENE E AVEVANO I GIUBBOTTI GALLEGGIANTI – IL RACCONTO DELLA GUIDA: “GLI HO DETTO DI STARE UNITI E SONO ANDATO A CERCARE LA BARCA” – OGGI RICERCHE CON GLI ELICOTTERI

Giusi Fasano per “Corriere della Sera

isola di Sangalaki Indonesiaisola di Sangalaki Indonesia

 

Questa partita si gioca contro il tempo. Da una parte quattro sub in balia delle correnti, dall'altra il nemico peggiore: le ore che passano. Ci vuole una grandissima resistenza fisica. Servono nervi saldi e niente panico per tornare a casa sani e salvi dopo più di due giorni in mare alla deriva.

 

isola di Sangalaki Indonesiaisola di Sangalaki Indonesia

I milanesi Alberto Mastrogiuseppe, 36 anni, la sua fidanzata Michela Caresani, 33, l' amico Daniele Buresta, 36, e una ragazza belga di 29 anni, Vana Chris Vanpuyvelde, sono ancora dispersi nel mare davanti alla regione indonesiana di Kalimantan. La loro sorte è sconosciuta da sabato pomeriggio quando, dopo un' immersione vicino all' isola di Sangalaki, non sono riusciti a tornare alla barca che li aveva accompagnati al largo per un' escursione subacquea.

 

Ogni minuto in più potrebbe essere decisivo per la loro vita e siccome le barche utilizzate finora per le ricerche non sono riuscite a localizzarli, le autorità indonesiane - sollecitate dai diplomatici dell' ambasciata italiana - hanno deciso di cercarli anche con l' aiuto di due elicotteri, uno civile e uno militare.

Michela CaresaniMichela Caresani

 

Si alzeranno in volo stamane all'alba (più o meno la nostra mezzanotte di ieri) dopo essersi divisi l' area di ricerca sulla base delle indicazioni date dall' Istituto meteorologico nazionale che ha studiato la direzione delle correnti marine di questi ultimi due giorni nella zona in cui i quattro si sono immersi.

 

Le correnti. Sarebbero loro le responsabili di questo dramma. E il primo a rivelarlo è stato Osland, la guida che ha portato i sub nel punto in cui si sono tuffati e che è sceso assieme a loro. Sarebbe stato lui stesso a raccontare alla polizia locale che l' immersione in sé è andata bene ma che i problemi sarebbero cominciati quando il gruppo è risalito realizzando di trovarsi in un punto lontanissimo dalla barca d' appoggio e in mezzo a forti correnti, appunto. Osland avrebbe aggiunto di più: che quando sono arrivati in superficie stavano tutti bene, che lui ha parlato con loro consigliando quello che dettano le regole di sicurezza in questi casi, cioè rimanere uniti tenendosi l' uno all' altro.

Daniele BurestaDaniele Buresta

 

Quello che non è chiaro è perché lui si sia allontanato da solo dal punto della riemersione, liberandosi dell' attrezzatura da sub per poter nuotare più agevolmente contro corrente.

Alcune delle persone che gli hanno parlato sostengono che abbia raccontato di aver lasciato il gruppo per andare a cercare la barca e tornare a prenderli, conoscendo meglio degli altri la zona e le correnti e sapendo di poter nuotare più velocemente senza dover prendersi cura dei quattro.

 

Il fatto è che la barca nel frattempo, non vedendo riemergere nessuno all' ora stabilita, si è spostata per cercarli. A bordo c' erano il conducente, la fidanzata di Daniele, Valeria Baffè, e un ragazzo piemontese che si era unito al gruppo per l' escursione e che, come lei, non fa immersioni ma snorkeling. Hanno provato a individuarli per ore fino a quando, con il calar del sole, si sono arresi e hanno lanciato l' allarme.

 

DANIELE BURESTA DURANTE UN'IMMERSIONEDANIELE BURESTA DURANTE UN'IMMERSIONE

I quattro sub avevano muta e giubbotto galleggiante. Se Osland (recuperato sabato sera da una delle barche delle ricerche) li ha lasciati davvero sani e salvi fra le onde, potrebbero aver individuato una delle migliaia di isolette sperdute davanti alla costa di Kalinandan ed essere riusciti a mettersi in salvo. Proprio come fecero sette anni fa tre inglesi ritrovati vivi dopo più di 48 ore.

 

Per Valeria che li aspetta sull' isola di Derawan «dev' essere per forza così». Vietato spegnere il lumicino della speranza. Obbligatorio pensare positivo. Il suo Daniele, i suoi amici Alberto e Michela e quella ragazza appena conosciuta, Vana Chris, «torneranno perché non c' è alternativa». Se chiude gli occhi li può già vedere mentre si avvicinano e la abbracciano, con i loro sorrisi contagiosi.

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