finta profuga capalbio

COSA SUCCEDE SE UNA (FINTA) PROFUGA ARRIVA A CAPALBIO IN CERCA DI AIUTO? - VIDEO - E’ L’ESPERIMENTO DE “IL TEMPO” CHE HA SPEDITO UNA DONNA DI COLORE IN PAESE E NELLA SPIAGGIA RADICAL-TILT DEI FREGNONI DI SINISTRA CHE PREDICANO BENE E RAZZOLANO MALE - RISULTATO? POCHI SPICCIOLI E TANTI INSULTI. E GUAI A CHIEDERE OSPITALITÀ PER DORMIRE...  

LA FINTA PROFUGA A CAPALBIO

Alessandro Migliaccio per “il Tempo”

 

Metti il ritrovo della Sinistra. E mettici dentro una profuga che chiede ospitalità e qualcosa da mangiare. Ti aspetteresti un tripudio di aiuti e una solidarietà concreta. E invece, in barba ai tanti slogan della Sinistra radical chic sull' accoglienza dei migranti in Italia, solo in pochi hanno scalfito il muro dell' indifferenza.

 

LA FINTA PROFUGA A CAPALBIO

Abbiamo trascorso una giornata a Capalbio, provincia di Grosseto, località balneare divenuta nel tempo meta di vip e intellettuali di Sinistra, tanto da essere considerata il ritrovo estivo della Sinistra italiana. Qui, in questo borgo medioevale affacciato sul mar Tirreno, si ritrovano personaggi famosi e non, accomunati dalle loro idee politiche, che è possibile incontrare sia in centro sia nelle spiagge impegnati in lunghi dibattiti, letture o lauti pranzi in villa e al ristorante.

 

Qui, tra un tuffo e un pisolino, dopo l'amaro e un giro in barca, un sabato italiano di metà luglio, i frequentatori di Capalbio si ritrovano davanti agli occhi una profuga che chiede aiuto e ospitalità. Lei, che in realtà è una nostra complice, ha una mano tesa e l'altra impegnata a mantenere un cartello con su scritta una richiesta di aiuto in due parole: «manciare dormire».

 

LA FINTA PROFUGA A CAPALBIO

Manciare scritto con la C e non mangiare, proprio cosl. Non è un errore ma solo un escamotage che abbiamo adottato per renderla più credibile. Ci sta, infatti, che una migrante che approda in Italia non sappia parlare o scrivere correttamente in italiano. L'importante è che il personaggio sia quanto più possibile credibile e che, di conseguenza, qualcuno l' aiuti a trovare un alloggio dove stare ma anche qualcosa da mangiare.

 

Ed abbiamo scelto come complice una donna di colore e non un uomo di colore per evitare che le possibili mancate offerte di ospitalità derivassero dalla difficoltà o diffidenza per le donne sole di mettersi in casa un uomo. Le diciamo di non chiedere soldi ma un letto e del cibo mostrando il cartello che ha in mano a tutti coloro che incrocia sulla sua strada. D'altronde, siamo nel buen retiro della Sinistra italiana e non sarà difficile trovare persone che si sentano vicine alle difficoltà della nostra (finta) profuga e magari le offrano ospitalità a casa loro.

LA FINTA PROFUGA A CAPALBIO

 

L'esperimento inizia alle 9 fuori ai bar, alle panetterie e ai bancomat del centro di Capalbio e di Capalbio scalo. Poi ci rechiamo, con la nostra finta migrante, al mare. Andiamo al lido «Ultima spiaggia», luogo in cui è nato il mito della «piccola Atene» in cui si radunano d'estate intellettuali e politici di Sinistra. Ultima tappa, infine, un' altra spiaggia notoriamente d'élite: «Macchiatonda».

 

Centinaia le persone che passano accanto alla nostra finta migrante. Quasi tutti la notano e hanno una reazione di totale indifferenza o di disprezzo. Nessuno le offre da mangiare né fuori alle panetterie né fuori ai bar. Solo in un gazebo sulla spiaggia «Macchiatonda» arriva una pizzetta consegnata da un bagnante che in un primo momento schiva la ragazza ma poi torna sui suoi passi e le dà una bustina da bar contenente una pizzetta al pomodoro.

capalbio

 

Nell'altra spiaggia, quella libera vicino al lido «Ultima spiaggia», una donna consegna nelle mani della nostra profuga una banconota da cinque euro sotto lo sguardo infastidito del marito. Per il resto tutti rifiuti netti di aiutarla, eccezion fatta per quei pochi cinque passanti che si lasciano impietosire e le regalano qualche spicciolo così, giusto per sentirsi apposto con la coscienza. Questa la fotografia della giornata. Nessuno offre ospitalità alla povera profuga, in pochi le danno qualcosa di soldi e una sola persona le offre da mangiare.

Nessuno, però, apre le porte della propria casa alla nostra migrante. Non mancano offese («Che tipa, questa è scema...») e inviti ad «andare via».

 

ULTIMA SPIAGGIA A CAPALBIO

Come sulla spiaggia libera, quando alla nostra migrante viene suggerito di allontanarsi per non dare fastidio ai bagnanti: «Adesso vai via, dai!». Oppure come ad un bar, quando qualcuno storce il naso vedendola gironzolare col cartello in mano in cerca di aiuto e mormora: «Ma questa sta ancora qua?!». Ed un altro ancora rincara la dose: «Ditemi perché devo convivere con questi soggetti?». In tanti ripetono la stessa cosa: «Non ho niente, mi dispiace». In tanti sfilano accanto alla ragazza, leggono la sua richiesta di aiuto sul cartello ma poi accelerano il passo fingendo di non vederla. 0 meglio, fingendo che lei non esista. Non è tutto.

 

CAPALBIO

La nostra complice viene derisa più volte e definita «ignorante» per la scritta volutamente sbagliata sul cartello ("manciare" invece di mangiare, ndr). Come se si potesse pretendere da una profuga africana la perfetta conoscenza della lingua italiana. Non aiutata ma derisa ed allontanata, dunque.

 

La fanno sentire diversa, una presenza fastidiosa, come un' appestata da evitare.

Il bilancio finale dei gesti di aiuto rimediati è di zero posti letto, una banconota da 5 euro, altri 6 euro e 20 centesimi in monete e una pizzetta. Sullo sfondo nel mare, intanto, s' intravedono i resti della Costa Concordia, la nave da crociera affondata sei anni fa nelle acque tra Capalbio e l' Isola del Giglio. Questa volta, però, ad affondare è stata la nave dell' ipocrisia, quella della Sinistra radical chic.

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....