cenone di natale

SE GIÀ PENSATE AL NATALE IN FAMIGLIA, FERMATEVI: IL TAMPONE NEGATIVO PRIMA DEL CENONE NON BASTA A SCONGIURARE IL CONTAGIO - UN TEST NEGATIVO OGGI, NON SIGNIFICA CHE QUELLA PERSONA SARÀ NEGATIVA DOMANI O IL GIORNO DOPO: MASCHERINE E DISTANZIAMENTO VANNO MANTENUTI - CHI DESIDERA TRASCORRERE UNA GIORNATA INSIEME AI PROPRI CARI, HA UN’UNICA STRADA: RIMANERE IN ISOLAMENTO TOTALE PER LE DUE SETTIMANE PRECEDENTI

Cristina Marrone per www.corriere.it

 

Agli irrinunciabili del cenone di Natale l’idea può sembrare un piano perfetto: ci si riunisce come ogni anno, magari a casa dei suoceri dove la cucina è impeccabile e l’albero di Natale arriva fino al soffitto, ma tutti, dal primo all’ultimo di coloro che varcheranno quella porta, dovranno avere un bel certificato che attesti di essere negativi al Covid.

 

cenone natale

Così si potrà festeggiare senza ansie e in serenità, creando una «bolla» casalinga giusto il tempo di cenare o pranzare e spacchettare i regali. Come se nulla fosse. Tutto corretto? Per la verità no. Il piano è assolutamente assurdo e pericoloso. Può essere sì una precauzione in più, ma i medici concordano nel sostenere che è qualcosa di del tutto fuorviante e che comunque distanziamento e mascherina non possono essere messi in soffitta solo perché il tampone è negativo. Ecco perché.

 

Tampone negativo, e poi?

Certamente chi avrà un risultato positivo al tampone otterrà informazioni cruciali: tutti i piani per lui saranno annullati, al cenone non potrà partecipare e dovrà iniziare il periodo di isolamento. Ma tutti coloro che avranno un test negativo? Sappiamo che non ci sono certezze assolute. Un tampone fornisce la fotografia del virus di un preciso istante: quello in cui viene svolto il tampone.

 

cenone natale

Ma subito dopo, magari prendendo un mezzo pubblico per rientrare dal punto tamponi o per recarsi a casa dei nonni ci si può infettare. Ci sono moltissimi modi con cui ci si può contagiare. Inoltre una persona potrebbe essere infettata ma non avere ancora abbastanza virus nell’organismo da essere rilevato dal tampone, in particolare quello rapido, meno sensibile. Quello stesso test, magari svolto qualche ora dopo, sarebbe risultato positivo.

 

I diversi tipi di tampone e le criticità

Ricordiamo inoltre che non tutti i test sono uguali. Il tampone molecolare classico può rilevare il virus anche quando è a livelli molto bassi, sebbene non sia infallibile. Tuttavia, abbiamo imparato, difficilmente i risultati arrivano prima di 48 ore, anche se fatto a pagamento.Tra l’altro in alcune regioni italiane dove il virus corre di più ci vuole molto più tempo per il referto. E nelle ore e nei giorni successivi al test in attesa del risultato?

 

tampone

Che cosa succede? C’è tutto il tempo per essere esposti al virus. I test rapidi antigenici sono più veloci e meno costosi: forniscono risultati dopo pochi minuti , ma in molti casi non sono abbastanza sensibili da rilevare la presenza del virus quando è in quantità scarse, cosa che accade di frequente sia a infezione asintomatica avanzata, sia agli esordi dell’infezione, quando le persone asintomatiche o pre sintomatiche sono più contagiose (e più pericolose perché diffondono inconsapevolmente il virus)

 

Isolamento

Richiedere agli ospiti di presentarsi con un test negativo prima del cenone ridurrà sicuramente il rischio di un’epidemia, ma non la annulla. E quel rischio residuo colpirebbe proprio persone a noi care. Un test negativo oggi, non significa che quella persona sarà negativa domani o il giorno dopo. Mascherine e distanziamento vanno mantenuti. E poi guardiamo anche all’spetto pratico: fare un tampone rapido la mattina di Natale, prima del pranzo, non sembra qualcosa di facilmente fattibile. Se proprio si desidera trascorrere una giornata insieme ai propri cari l’unica possibilità potrebbe forse essere quella di rimanere in isolamento totale per le due settimane precedenti all’incontro. Certo, non è qualcosa di fattibile per tutti.

CENONE DI NATALE

 

I precedenti

L’esperienza insegna. Donald Trump e un’altra dozzina di suoi collaboratori della Casa Bianca si sono infettati trascorrendo tempo insieme senza mascherine e senza distanziamento, forti del fatto che i loro tamponi fossero negativi. Evidentemente non è bastato. Un qualcosa di molto simile è accaduto in un campo estivo del Wisconsin, evento superdiffusore partito da uno studente che aveva ricevuto un test negativo pochi giorni prima di partecipare al ritiro.

 

La regola era che tutti i partecipanti dovevano stare in quarantena per una settimana prima del campo estivo, indossare le mascherine durante il viaggio e mostrare il risultato di un test molecolare al loro arrivo eseguito non più di sette giorni prima. Una volta arrivati a destinazione i ragazzi, liceali, e i loro animatori erano liberi di muoversi liberamente senza distanziamento e senza mascherina. Tutte le precauzioni possibili per creare una bolla sembravano prese, eppure da quel positivo sfuggito ai test, il virus si è diffuso ad altri 116 partecipanti. I ragazzi si sono comportati un po’ come farebbero i parenti risultati negativi in una riunione di famiglia natalizia.

tamponi drive in a milano 2

 

Il sondaggio

Un sondaggio informale su 670 epidemiologi citato dal New York Times ha rilevato che solo il 6% di loro ha affermato che se fossero risultati negativi al test avrebbero trascorso del tempo in casa con altri con tranquillità, senza adottare precauzioni. Il 29% ha detto che lo farebbero, a patto che tutti indossino la mascherina mantenendo il distanziamento sociale. Ma la maggior parte, il 64%, ha dichiarato che non si sarebbe sentito a suo agio a trascorrere del tempo con persone non conviventi.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…