CONCORDIA CHE TESORO! - ARRIVA UN BASTIMENTO CARICO DI AFFARI, SOLDI E LAVORO: DARA’ IMPIEGO PER 22 MESI AI CANTIERI DI GENOVA - TURISMO MACABRO: L’AFFITTO DI UNA CAMERA CON BALCONE “VISTA MOSTRO” COSTERA’ 2MILA €!

Davide Vecchi per “Il Fatto Quotidiano

 

la festa degli angeli custodi 9la festa degli angeli custodi 9

  Bruno, un bellissimo pastore di Ciarplanina, ieri è tornato a fare il bagno in porto. Gli unici sguardi girati verso il mare sono stati per lui. Fuori dai negozi hanno ritrovato spazio le sedie. Panchine e muretti sono tornati a essere un punto di semplice riposo per i turisti e non più luoghi da cui scrutare il cadavere del gigante di lamiera abbandonato sugli scogli.

 

Questi ottocento metri di passeggiata sono la fotografia dell’Isola del Giglio riemersa dall’ombra tragica della Concordia. Ottocento metri che collegano l’hotel Demos, per 30 mesi quartier generale dei tecnici arrivati qui per riesumare la il relitto, al ristorante Paloma, ultimo di una serie di bar con annessi tavolini dove ogni giorno i “titani” stranieri dall’alba all’alba successiva si davano il cambio per ubriacarsi.

 

la costa concordia lascia l'isola del giglio  9la costa concordia lascia l'isola del giglio 9

“Una liberazione” per il sindaco Sergio Ortelli. “Per carità, hanno fatto un ottimo lavoro e non hanno mai creato alcun problema ma ora possiamo finalmente ricostruire la nostra normalità”, dice passeggiando sul lungoporto. Ha l’aria distesa, ricambia il saluto di tantissimi gigliesi. “Alcuni non li vedevo da tempo”, confida. Nascosti dai cinquecento tecnici e dai circa trecento giornalisti che con telecamere e microfoni hanno snaturato e occupato questo angolo d’isola. E dalle frotte di turisti che arrivavano solo per scattare una foto. “Spesso con lo stesso battello andavano e tornavano”. Declinare al passato una tragedia è un risultato notevole.

 

E l’addio della Concordia fa tornare ad affrontare i vecchi problemi. Uno su tutti quello della scuola media del Giglio. “Abbiamo solo 11, 13 bambini e dovremo fare una classe unica – spiega Ortelli –. C’è la forte preoccupazione che non si riesca ogni anno a portare avanti l’istruzione per i nostri ragazzi e lo spettro è quello di doverli mandare sulla terraferma ogni giorno, sarebbe impossibile”. Si guarda intorno. L’edificio è stato da poco ristrutturato, c’è persino una lavagna elettronica. Ieri mattina c’erano un paio di operai che smontavano i pannelli della Costa Crociere: la scuola ha ospitato prima la mensa e in queste ultime settimane è stata adibita a sala conferenze e punto stampa.

 

la costa concordia lascia l'isola del giglio  8la costa concordia lascia l'isola del giglio 8

 LA TRAGEDIA della Concordia è entrata anche qui. E, come la nave, se ne va. Lascia libero il porto, abbandona la scuola, svuota i ristoranti e i bar che in questi due anni hanno visto triplicare le entrate e hanno potuto lavorare per 12 mesi, non solo per i soliti tre della stagione estiva. L’economia di questo angolo d’isola ne ha risentito positivamente. Vincent, il barman nigeriano del Demos, ha quasi le lacrime agli occhi. I suoi tavolini all’aperto erano proprio di fronte agli scogli dove la Concordia era naufragata e accanto alle tende della Protezione Civile.

 

Ha trascorso gli ultimi due giorni a farsi scattare selfie con carabinieri, tecnici, sommozzatori , vigili del fuoco. Si abbracciano come vecchi amici. “Dopo tutto questo tempo è normale ma non possiamo essere l’isola della Concordia”, commenta il sindaco.

 

Che ammette: “Io nel 2012 mi ero preoccupato perché eravamo diventati un museo da una foto soltanto, avevamo diecimila persone che arrivavano qui per questo e poi scappavano”. Ma “è innegabile che abbiano sostenuto l’economia, per carità”. E del resto la crisi si era fatta sentire. Basta un dato della Camera di Commercio per spiegare come il turismo si era ridotto: nel 2011 arrivarono al Giglio 211 mila persone, due anni dopo erano scese a 177 mila, con un caloseccodel14percento.Mentre i biglietti dei traghetti da Santo Stefano hanno registrato un incremento del 108 per cento.

 

PORTO DI GENOVA PORTO DI GENOVA

Con ogni probabilità lo stesso effetto arriverà con la Concordia a Genova. Ieri l’Ansa ha registrato i primi segnali del trasferimento del turismo macabro nel capoluogo ligure. L’arrivo del relitto potrà essere seguito anche dalla Lanterna per 20 minuti a 5 euro. Mentre l’affitto di camere e balconi vista relitto arriva a costare anche duemila euro a postazione. La notte tra sabato e domenica sarà quella su cui maggiore sarà la speculazione, ma poi il relitto rimarrà fermo per almeno dodici giorni prima di essere smantellato.

 

L’operazione durerà poi 22 mesi, secondo le previsioni, e costerà cento milioni di euro, a dire delle prime stime. Il 70% circa del materiale sarà però recuperato e venduto così da permettere un minimo di recupero economico per la Costa Crociere che sino a oggi ha già speso 1,5 miliardi di euro per l’operazione di rigalleggiamento, prima del trasferimento. “Se mio figlio rompe la vetrina di un negozio io la ripago, giusto? Ecco, non deve essere nulla di più e nulla di meno che questo”, riflette Ortelli. Ma se i cocci sono stati fatti in Toscana perché li riattaccano in Liguria? Il sindaco evita le polemiche . Si ricorda che oggi arriverà il governatore regionale Enrico Rossi e scappa via. “Devo organizzare la visita con i cittadini, vuol venire per questo in particolare”, saluta.

 

ENRICO ROSSI ENRICO ROSSI

Rossi arriverà stamani al Giglio accompagnato dal presidente della Prvincia di Grosseto, Leonardo Marras. La scorsa settimana Rossi aveva fatto polemicamente notare che il governo avrebbe dovuto assegnare le operazioni di smantellamento al vicino porto di Piombino e non a quello di Genova. Non solo, al ministro Galletti, arrivato al Giglio per le fase finali dell’operazione, Rossi aveva detto: “Io verrò quando ve ne sarete andati voi, quando non ci saranno più telecamere cui mostrarsi”. E mantiene la parola. “Ma non voglio creare polemiche, per carità”, esordisce rispondendo al telefono .

 

“Io sono stato al Giglio il mattino dopo la tragedia e ci torno ora ad ascoltare i problemi dei gigliesi e a cercare un modo per aiutarli a ripartire, ricominciare a tornare alla normalità”. Ma il capitolo Piombino non è chiuso. “Il governo ha deciso di assecondare le richieste dei privati; dopo 900 giorni è stato fatto tutto di fretta per andare a Genova, ma se avessero aspettato una settimana Piombino sarebbe stata pronta, la cosa uggia, infastidisce. Ma niente polemiche”, ripete. “Ora dobbiamo capire come lasciare nel mondo il nome del Giglio cancellando l’assioma con la Concordia; ascolterò i gigliesi, il sindaco e poi cercheremo di far presente le necessità anche al premier”. Ma, ovviamente, “senza alcuna polemica”.

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...