thomas. bricca roberto mattia toson

THOMAS BRICCA VITTIMA COLLATERALE DELLA GUERRA TRA BANDE AD ALATRI - QUATTORDICI PERSONE SONO INDAGATE PER LE RISSE E LE AGGRESSIONI CHE HANNO PORTATO ALL’OMICIDIO DEL 19ENNE, UCCISO PER UNO SCAMBIO DI PERSONA - I GIOVANI FANNO PARTE DI DUE BANDE, UNA LOCALE E L’ALTRA FORMATA DA STRANIERI, CHE SI SCONTRAVANO NELLA CITTÀ CIOCIARA PER IL CONTROLLO DELLO SPACCIO E DI ALTRE ATTIVITÀ ILLEGALI - NEI GIORNI PRECEDENTI ALLA MORTE DI BRICCA, ROBERTO TOSON, UNO DEI DUE KILLER, AVEVA AVUTO UNA DISCUSSIONE CON UN IMMIGRATO CHE...

Estratto dell’articolo di Aldo Simoni per il “Corriere della Sera”

thomas bricca

 

Due bande di adolescenti che si affrontano: una locale e l’altra formata da stranieri, per lo più egiziani e marocchini. Liti ripicche, vendette. Una rivalità sempre più aspra per il controllo dello spaccio e di altre attività illegali. […] Un clima di tensione raccontato in una raffica di avvisi di garanzia per rissa — l’antefatto dell’omicidio di Thomas Bricca — emessi dalla Procura di Frosinone: 14 le persone coinvolte in aggressioni e offese di ogni tipo.

 

[…] siamo ad Alatri, nel cuore della Ciociaria, quella che le statistiche nazionali indicavano, fino a qualche anno fa, come una delle zone più tranquille d’Italia. Ed è nel centro storico che il 30 gennaio scorso è stato ucciso Thomas Bricca, 19 anni: un colpo di pistola esploso da due killer su uno scooter. Thomas indossava un giubbotto bianco come quello del suo amico marocchino Omar Haoudi, vero obiettivo degli assassini. […]

MATTIA E ROBERTO TOSON

 

«Un drammatico errore di persona», ha confermato il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, che ha coordinato le indagini culminate pochi giorni fa nell’arresto di Roberto e Mattia Toson, 48 e 24 anni, padre e figlio che — secondo la procura — coperti da un casco integrale, la sera del 30 gennaio erano sullo scooter da cui sono partiti gli spari. Il padre alla guida, il figlio dietro.

 

E mentre si attende il giudizio del tribunale del Riesame che si pronuncerà martedì, la Procura ha ricostruito le numerose risse che hanno preceduto il delitto. I carabinieri hanno infatti individuato tutti i giovani che hanno dato vita alle due serate (il 28 e il 29 gennaio) di scontri e pestaggi nel centro di Alatri. Il primo provvedimento è stato notificato ad Alexandru Negru, 26 anni, romeno, assistito dall’avvocato Antonio Ceccani.

 

sparatoria ad alatri

Gli altri 13 li hanno consegnati i carabinieri del Nucleo Operativo di Frosinone a Roberto e Mattia Toson (in carcere a Civitavecchia); al fratello di quest’ultimo Nicolò; al loro amico Cristian Belli e ad Omar Haoudi. Gli ultimi 8 sono tutti per ragazzi stranieri, egiziani e marocchini.

 

«Il mio assistito — spiega l’avvocato Ceccani — ha cercato di dividere Mattia da Omar la sera del 28 gennaio. Ma il giorno dopo, la domenica, il gruppo di Omar sarebbe arrivato in piazza con un machete, per vendicarsi dei fatti precedenti». Il romeno compare nella testimonianza di Omar, il marocchino con cui Roberto Toson (ex guardia carceraria) aveva già avuto duri scontri: un’acredine, a detta del ragazzo, scaturita da motivi razziali. 

ROBERTO E MATTIA TOSON

 

Insomma, Alatri […] Bastava un nulla e scoppiava la scintilla. Lo spiega bene il gip, Bracaglia Morante, nell’ordinanza di arresto. Il 28 gennaio Roberto Toson aveva aizzato il suo cane contro un immigrato; ma l’animale non si era mosso e lui era stato deriso.  A quel punto aveva chiamato i figli Mattia e Nicolò, insieme agli amici Cristian Belli e Alexandru Negru, e il «chiarimento» era finito a botte da orbi. La sera seguente il gruppo di Omar si era vendicato affrontando i Toson. E, 48 ore dopo, la questione era stata regolata nel peggiore dei modi: a colpi di pistola, lasciando a terra (per errore) l’incolpevole Thomas.

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