avvocati avvocatesse avvocato tribunale

LA TOGA NON TIRA PIU’ - GLI AVVOCATI IN ITALIA SONO TROPPI (240MILA) E SPESSO MALPAGATI. E COSI’ CALANO I LEGALI CHE SI ISCRIVONO ALL’ALBO DI CATEGORIA, COSÌ COME LE IMMATRICOLAZIONI A GIURISPRUDENZA – A FIRENZE, IN DIECI ANNI, GLI ESAMI DI ABILITAZIONE SONO CROLLATI ADDIRITTURA DEL 70% – UN AVVOCATO CON 10 ANNI DI CARRIERA ALLE SPALLE METTE INSIEME 35MILA EURO L’ANNO, CHI SI È APPENA LAUREATO AL MASSIMO 800 EURO…

Estratto dell’articolo di Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

PROTESTA DEGLI AVVOCATI DAVANTI AL PALAZZACCIO

Quello dell’avvocato non è più un lavoro che attira. Calano, infatti, i legali che si iscrivono all’albo di categoria, ma calano anche le immatricolazioni a Giurisprudenza e perfino i candidati per l’esame di abilitazione. È una fotografia fatta di numeri, ma è anche una fotografia piena di storie, di giovani che al codice civile preferiscono (oramai) il posto fisso, di praticanti che praticamente non praticano più. Stipendi bassi, all’inizio quasi inesistenti, il colpo di coda del Covid, il “mercato” saturo.

E alla fine ci ritroviamo così.

 

Come nel foro di Firenze, dove nella bacheca del tribunale trovi una sfilza di annunci che fino a dieci anni fa non avresti manco pensato: aaa, collaboratori cercansi. È un po’ il cambio dei tempi, è un po’ che di possibilità (reali) ne son rimaste poche, è un po’ che in Toscana, per esempio, nel 2013 avevano provato l’esame professionale in 1.351 e l’anno scorso l’han sostenuto in meno di 400. […]

 

PROTESTA DEGLI AVVOCATI

E non solo sull’Arno. Succede lo stesso a Milano, succede lo stesso a Roma, succede lo stesso in mezza Italia dove da una parte si registra una sforbiciata sugli iscritti all’albo, tra penalisti e civilisti e quel che è (secondo l’ultimo rapporto del Censis, il Centro di ricerca socio-economica italiana, nel 2022 i nuovi avvocati sono stati 8.257, però quelli che si sono cancellati dalle liste son stati 8.698: quindi con un saldo negativo per 441 unità), e dall’altra crollano pure gli studenti delle facoltà di Legge.

 

AVVOCATI

Negli ultimi anni atenei e aule magne hanno dovuto fare i conti su un ammanco di circa 120mila universitari, tanto per capirci: se nel 2000, in tutto il Paese, sceglievano le dispense di diritto internazionale, come per altro chi scrive, in 265.509 neo-diplomati, l’anno scorso han fatto lo stesso appena in 143.371, con una perdita annua intorno al 13%.

 

Non è detto, poi, che con la corona d’alloro in testa, un laureato in costituzionale o in legislazione del lavoro scelga di proseguire sulla strada del tribunale. Anzi. Molto più spesso si opta per un altro impiego, magari più sicuro, magari in un ambito diverso: Giurisprudenza come forma mentis, sì quella funziona, tutto sommato, ancora, ma giusto quella. […]

 

AVVOCATI

Anzitutto vale il discorso che in Italia esistono più avvocati che panettieri, e non è un modo di dire: gli avvocati iscritti all’albo di categoria sono poco più di 240mila (tra loro ci sono anche 14.506 professionisti pensionati contribuenti, cioè legali già in pensione che però qualche causa la seguono ancora), le attività di panetteria e di pasticceria dello Stivale sono appena 31mila.

 

[…]  che un avvocato con dieci annidi carriera alle spalle riesce a mettere assieme circa 35mila euro all’anno, chi si è appena laureato e sta “testando il terreno” se la deve cavare con massimo 800 euro al mese.

 

Un portafoglio, non bastasse, che si è assottigliato con la pandemia, con perdite medie anche del 6%, e che pesa molto di più sulle donne (nel senso che un’avvocato donna conta, in media, su ricavi per 23.576 euro all’anno, mentre i colleghi maschi arrivano a sfiorare i 51mila).

 

AVVOCATI

Chi resiste con la toga appesa al gancio dietro la porta dell’ufficio non fa mistero del fatto che tra le maggiori difficoltà c’è proprio quella di farsi pagare […]

 

Non è un caso, con queste premesse, che, e lo rileva ancora il Censis, il 28,4 dei giovani avvocati ritenga “molto critica” la propria situazione lavorativa e che addirittura il 32,8% (che quindi riguarda oltre tre professionisti su dieci) non nasconde il fatto che quell’idea, impensabile anche solo qualche decennio fa, quando dicevi “avvocato” e tutti si zittivano, di cambiare mestiere e di provare alternative alla difesa in giudizio, sia sulla scrivania. Proprio lì, accanto al compendio di procedura e al manuale di diritto societario.

avvocati 8avvocati 2avvocati 5avvocati 3avvocati 4avvocati 9

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…