maria elena boschi madre padre pier luigi agresti

TOLTA LA SCORTA ALLA FAMIGLIA BOSCHI - LA VIGILANZA E’ STATA REVOCATA SU DECISIONE DEL COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA: NEL 2016 PREFETTURA E QUESTURA AVEVANO DICHIARATO AREA SENSIBILE LA VILLA DI FAMIGLIA A LATERINA A SEGUITO DELLE PROTESTE DEI TRUFFATI DI BANCA ETRURIA - PERMANGONO LA VIGILANZA DINAMICA, QUANDO MARIA ELENA BOSCHI TORNA A CASA, E LA VIGILANZA GENERICA QUANDO LEI È ASSENTE

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

Pier Francesco e Maria Elena Boschi

Villa Boschi a Laterina non è più Fort Knox. La casa rosada di tre piani, dove vivono i genitori dell' ex ministra Maria Elena, il fratello e la cognata, è tornata a essere l'abitazione di una famiglia quasi normale. La vigilanza fissa è stata abolita su decisione del Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza pubblica.

 

Nel 2016 la Prefettura e la Questura avevano dichiarato area sensibile il cottage di famiglia dell' ex ministra a causa di una protesta di truffati di Banca Etruria che il 28 febbraio avevano deviato dal corteo regolarmente autorizzato ed erano andati a fare una chiassata davanti al bel casolare dove è cresciuta Maria Elena Boschi.

PIER FRANCESCO BOSCHI

 

La questione divenne un affare di Stato. Dal ministero dell'Interno in giù i responsabili della sicurezza sul territorio furono chiamati a rispondere per quell'intollerabile manifestazione. Per settimane ci fu un via vai di generaloni, come sottolineò l'allora questore, Enrico Moja, con La Verità. Il prefetto, per giustificare un innalzamento del livello di protezione, evidenziò la fibrillazione esistente sul territorio per le vicende di Etruria e la possibile iscrizione sul registro degli indagati del babbo per la bancarotta dell' istituto. In quel periodo Il questore propose un sistema di videosorveglianza e una nuova recinzione che sarebbero costati circa 100.000 euro.

 

pierluigi boschi

Ma alla fine si optò per una vigilanza fissa davanti alla casa e per una vigilanza dinamica dedicata in occasione della presenza del ministro a Laterina. Venne prevista anche un' ulteriore vigilanza generica radiocollegata (una pattuglia che passava a controllare) e un servizio di vigilanza a orari convenuti presso i luoghi occasionalmente e abitualmente frequentati dai familiari. Il 18 giugno scorso il Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza ha deliberato di togliere la vigilanza fissa davanti all' abitazione con decorrenza dall' 1 luglio.

stefania agresti madre di maria elena boschi

 

Permangono la vigilanza dinamica, quando la Boschi torna a casa, e la vigilanza generica quando lei è assente. Quest' ultimo è un servizio dedicato prettamente al padre, il quale nel 2016 era stato considerato a rischio per via delle vicissitudini giudiziarie e dell'attenzione mediatica intorno alla sua persona.

 

Ad abbassare la tensione non è stato solo l'addio di Maria Elena agli incarichi governativi, ma anche la promessa del nuovo governo di risarcire gli sbancati di Etruria. Inoltre ad Arezzo la posizione processuale di Pier Luigi Boschi sembra essere migliorata: la Procura non ha chiesto il suo rinvio a giudizio nei vari procedimenti che lo coinvolgevano e questo lascia prevedere una prossima archiviazione. A protezione di Maria Elena, nonostante la sua esposizione sia molto inferiore a prima, resta una tutela di quarto livello, cioè una macchina con autista e un uomo di scorta.

maria elena boschi al mare con la madre stefania agresti

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…