
ALTRO CHE TREGUA, “BIBI” TIRA DRITTO E DICHIARA GUERRA ANCHE A MACRON – NETANYAHU PRETENDE IL RILASCIO IMMEDIATO DI TUTTI GLI OSTAGGI, E NON IN DUE TEMPI – IL PREMIER È OSTAGGIO DEI SUOI MINISTRI OLTRANZISTI, CHE MINACCIANO DI FAR CADERE IL GOVERNO IN CASO DI ACCORDO CON HAMAS PER IL CESSATE IL FUOCO – NETANYAHU ATTACCA IL GOVERNO FRANCESE PER LA DECISIONE DI RICONOSCERE LO STATO PALESTINESE: “ALIMENTA IL FUOCO ANTISEMITA”. LA DURA REPLICA DELL’ELISEO: “NON PRENDIAMO LEZIONI SULLA LOTTA ALL’ANTISEMITISMO”
Estratto dell’articolo di Davide Frattini per il “Corriere della Sera”
benjamin netanyahu nella striscia di gaza
La formula «alto funzionario» indica quello che sta più in alto di tutti, almeno nel governo. Così le parole riportate dai media israeliani indicano quello che pensa Benjamin Netanyahu: «La nostra linea non cambia, chiediamo il rilascio degli ultimi ostaggi in una volta sola». […]
Quel dialogo sta adesso irritando ancora di più i vicini arabi per il regalo offerto dal giornalista: un pendaglio che raffigura la «Grande Israele» nella versione più espansionistica, fino a inglobare parti dell’Egitto, la Giordania, il Libano e la Siria. Un omaggio della «Terra promessa» per la moglie Sara.
ben gvir alla spianata delle moschee.
Chi ricorda al premier le sue promesse sono gli alleati messianici e oltranzisti che di quella visione sono gli ideologi. Itamar Ben-Gvir, ministro per la Sicurezza Nazionale, ha reagito alla bozza di intesa resa pubblica dai mediatori egiziani e del Qatar ammonendo Bibi, com’è soprannominato: «Non ha il mandato per accettarla».
Perché il documento fermerebbe almeno per ora l’invasione della città di Gaza che i generali stanno approntando e soprattutto rischia di bloccare il progetto dei coloni di riprendersi tutta la Striscia.
L’ipotesi — che ricalca il piano di Steve Witkoff, inviato di Donald Trump per il Medio Oriente — prevede una pausa di 60 giorni nei combattimenti in cambio della liberazione di 10 sequestrati in vita e di 18 morti in cattività, a Gaza resterebbero altri 10 sopravvissuti e oltre una decina di cadaveri.
Dalle carceri israeliane uscirebbero 140 detenuti palestinesi condannati a uno più ergastoli oltre a tutti i minori e le donne. Soprattutto i mediatori promettono ai fondamentalisti che la tregua porterà alla fine del conflitto, in questi 22 mesi i palestinesi uccisi hanno superato i 62 mila. «Abbiamo il sì di Hamas — commentano dal ministero degli Esteri a Doha — e pensiamo di essere in un momento positivo».
La replica israeliana dovrebbe arrivare entro venerdì. Anche Bezalel Smotrich, il ministro delle Finanze, incalza Netanyahu: «È impossibile arrendersi adesso».
EMMANUEL MACRON BENJAMIN NETANYAHU
Il primo ministro si tiene stretti lui e Ben-Gvir perché sa che senza di loro perderebbe il potere che tiene da 16 anni. Mentre Smotrich è consapevole che se gli israeliani andassero alle elezioni il suo partito dei coloni neppure entrerebbe in parlamento: per questa ragione gioca tutte le carte massimaliste finché sta al governo.
[…] Il premier si oppone così alla nascita di uno Stato palestinese e ai Paesi che ne annunciano il riconoscimento: «Significa alimentare il fuoco antisemita», ha scritto in una lettera a Emanuel Macron, il presidente francese.
La risposta di Parigi è arrivata attraverso il ministro degli Affari europei, Benjamin Haddad: «Non prendiamo lezioni sulla lotta all’antisemitismo».
BENJAMIN NETANYAHU CONTRO EMMANUEL MACRON
Fonti dal Cairo spiegano che le armi del gruppo potrebbero essere trasferite in Egitto e l’esercito ha schierato 40 mila soldati nel Sinai: gli egiziani temono che la pressione militare israeliana costringa i palestinesi a cercare rifugio dell’altra parte della barriera.
I generali hanno approvato i piani per deportare oltre un milione di persone dalla città di Gaza e spingerle verso Rafah e il confine con l’Egitto. Le Nazioni Unite accusano Israele di non permettere l’ingresso di cibo sufficiente per impedire che la fame e la malnutrizione si estendano ancora di più.
itamar ben gvir e i coloni fanno incursione sulla spianata delle moschee a gerusalemme 2
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