donald trump canale di panama

OCCHIO, TRUMP SI PREPARA A MUOVERE LE TRUPPE – IL PRESIDENTE HA CHIESTO AL PENTAGONO DI PIANIFICARE UN AUMENTO DI SOLDATI AMERICANI NEL CANALE DI PANAMA, PER FAVORIRNE L’“ACQUISIZIONE” DA PARTE DEGLI USA – NELLO STUDIO OVALE IL TYCOON HA RIMOSSO IL QUADRO CHE RITRAE THOMAS JEFFERSON E LO HA SOSTITUITO CON QUELLO DI JAMES POLK, CONSIDERATO IL PRESIDENTE CHE PIÙ DI TUTTI HA ALLARGATO I CONFINI DEGLI USA, NELLA METÀ DEL XIX SECOLO – LA PARABOLA DEI CANALI, DA PANAMA A SUEZ, NATI PER UNIRE E DIVENTATI DIVISIVI…

'CASA BIANCA HA CHIESTO A ESERCITO OPZIONI PER CANALE DI PANAMA'

donald trump

(ANSA) - La Casa Bianca ha chiesto all'esercito americano di elaborare le opzioni per aumentare la presenza di truppe statunitensi a Panama per centrare l'obiettivo del presidente di "rivendicare" il canale di Panama.

 

Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali le opzioni vanno da una più stretta collaborazione con le forze panamensi a quella che le truppe americane prendano il controllo del Canale con la forza. L'obiettivo dell'amministrazione, mettono in evidenza le fonti, è aumentare la presenza militare a Panama e diminuire l'influenza della Cina.

 

I CANALI HANNO UNITO ORA SARANNO DIVISIVI?

Estratto dell’articolo di Massimo Sideri per il “Corriere della Sera”

 

trump panama

[…]  La storia del Canale di Panama è legata a quella di Suez e dunque ai «Canali di Marte». Erano inseguiti almeno dal tempo degli antichi egizi. Ma solo nell’Ottocento emersero le capacità ingegneristiche per costruirli. Quello di Panama era stato pensato anche da Simon Bolivar, il rivoluzionario venezuelano che ha lasciato il proprio segno nella moneta (il bolivar) e negli Stati (la Bolivia).

 

Ci sbatté la testa senza riuscirci anche Eiffel, quello dell’omonima Torre, e venne costruito solo agli inizi del Novecento. Nel frattempo, anche grazie alla famiglia triestina Revoltella, una delle prime investitrici delle Assicurazioni Generali, venne inaugurato nel 1869 il Canale di Suez.

 

L’impatto sull’immaginario fu tale che quando un astronomo come Giovanni Schiaparelli fece le sue famose rilevazioni dall’Osservatorio di Brera di quelli che sembravano dei «canali» su Marte scoppiò, intorno al 1890, il mito dei marziani. I canali hanno popolato i pensieri di ingegneri, scienziati, rivoluzionari e commercianti. Hanno creato e distrutto ricchezze, alimentato illusioni aliene e dato speranze. Speriamo che invece di unire popoli ora non inizino a dividerli.

 

TRUMP SI ISPIRA AL PRESIDENTE CHE ALLARGÒ GLI USA

Estratto dell’articolo di Massimo Basile per www.repubblica.it

 

https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/14/news/panama_trump_pentagono_piani_invio_piu_soldati_ritratto_polk_casa_bianca-424062424/?ref=RHLF-BG-P3-S3-T1

 

mark rutte donald trump 6

Donald Trump ha detto molte volte ai giornalisti, in piedi e ammassati dentro lo Studio Ovale, che vuole annettere la Groenlandia, riprendersi il Canale di Panama e fare del Canada il 51° Stato americano. Lo ha fatto anche ieri, durante l’incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte.

 

Le prime volte i giornalisti sorridevano, altri scuotevano la testa divertiti. Pochi lo avevano preso sul serio, inclusi molti senatori Repubblicani. Con il passare delle settimane tutti hanno cominciato a capire che Trump non scherzava.

 

James Polk

Sarebbe bastato sollevare lo sguardo dalla poltrona su cui il presidente degli Stati Uniti era seduto, per capirlo. Alla sua sinistra, di lato rispetto alle spalle, tra i ritratti che adornano adesso le pareti dello Studio Ovale figura quella, in cornice d’oro, di un uomo in posa da poeta romantico e lo sguardo serio: è il ritratto di James Polk, undicesimo presidente degli Stati Uniti, dal 1845 al 1849.

 

Polk è considerato il presidente che più di tutti ha allargato i confini degli Usa: condusse la guerra messicano-americana e una serie di accordi che portarono all’annessione di California, Texas, Oregon e di gran parte del sudovest, dall’Arizona al New Mexico, dal Nevada a parti del Colorado, più Utah e Wyoming.

 

mark rutte donald trump 3

“Conquistò un sacco di terre”, ha detto di lui una volta Trump, commentando la presenza del quadro, comparso nello Studio Ovale a fine febbraio. Pochi giorni prima il tycoon aveva proposto allo Speaker della Camera Mike Johnson uno scambio: lui gli avrebbe dato un ritratto di Thomas Jefferson custodito alla Casa Bianca e Johnson quello di Polk esposto al Campidoglio. Lo Speaker aveva accettato. […]

 

James Polk

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