MADURO COL GREGGIO ALLA GOLA – DOPO CHE TRUMP HA DECRETATO IL “BLOCCO TOTALE DELLE PETROLIERE IN ENTRATA E IN USCITA DAL VENEZUELA”, MOSCA SCENDE IN CAMPO IN DIFESA DI CARACAS E AVVERTE GLI USA: “QUESTE TENSIONI SONO MOLTO PERICOLOSE”. ANCHE L’IRAN CONDANNA LA MOSSA DI “THE DONALD”: “UN ATTO DI BULLISMO” – SECONDO “POLITICO”, LA CASA BIANCA HA CHIESTO ALLE COMPAGNIE PETROLIFERE AMERICANE SE FOSSERO INTERESSATE A TORNARE IN VENEZUELA ,UNA VOLTA SPODESTATO MADURO, MA HA OTTENUTO UNA SFILZA DI “NO”…
CREMLINO, TENSIONI SUL VENEZUELA POTENZIALMENTE 'MOLTO PERICOLOSE'
(ANSA) - MOSCA, 18 DIC - Mosca rimane in contatto con Caracas, che considera alleata e amica, e ritiene che le crescenti tensioni sul Venezuela siano potenzialmente "molto pericolose". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.
"Il Venezuela - ha aggiunto Peskov, citato da Interfax - è nostro alleato e partner. Abbiamo contatti costanti, anche a livello più alto. Il presidente Putin ha recentemente avuto una conversazione telefonica con il presidente Maduro. Naturalmente, esortiamo tutti i Paesi della regione alla moderazione, per evitare uno sviluppo imprevedibile della situazione".
'TRUMP CHIEDE ALLE BIG DEL PETROLIO USA SE VORREBBERO TORNARE IN VENEZUELA'
militari americani salgono a bordo della petroliera sequestrata al largo del venezuela
(ANSA) - NEW YORK, 17 DIC - L'amministrazione Trump sta chiedendo alle compagnie petrolifere americane se sarebbero interessate a tornare in Venezuela una volta che Nicolas Maduro non sarà più in carica. Lo riporta Politico citando alcune fonti, secondo le quali la Casa Bianca sta incassando come risposta dei sonori "no".
L'indiscrezione sembra confermare che l'amministrazione Trump sta lavorando a un futuro per il Venezuela post-Maduro.
IRAN CONDANNA IL BLOCCO USA DI PETROLIERE IN VENEZUELA
(ANSA) - ISTANBUL, 18 DIC - L'Iran ha condannato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per aver ordinato un blocco totale di tutte le petroliere soggette a sanzioni che entrano ed escono dal Venezuela. Il ministero degli Esteri di Teheran ha definito la decisione di Washington come "pirateria di Stato e rapina a mano armata in mare" e "bullismo sistematico e uso della forza" che viola il Diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e i principi di libertà di navigazione e commercio internazionale.
"L'invocazione delle leggi nazionali statunitensi... non può in alcun modo servire come base per legittimare tali azioni criminali", ha affermato il ministero, riferisce Irna, aggiungendo che "nessuna potenza ha il diritto di interferire negli affari interni del Venezuela", mentre gli Stati Uniti mantengono una presenza militare nel Mar dei Caraibi con il pretesto di combattere il narcotraffico.
TRUMP: «BLOCCO DI TUTTE LE PETROLIERE IN VENEZUELA»
Estratto dell’articolo di Marco Valsania per “Il Sole 24 Ore”
nicolas maduro canta imagine 9
Donald Trump stringe l’assedio al Venezuela e al suo uomo forte Nicolas Maduro. Ha decretato un blocco navale dell’export di greggio che può soffocare del tutto l’economia del Paese: l’ordine è di «completa e totale» interdizione di vascelli clandestini in entrata o uscita dai porti della nazione e già formalmente colpiti da sanzioni Usa, la flotta ombra o fantasma.
Le incognite della drastica escalation sono molte. Blocchi marittimi generalizzati violerebbero leggi internazionali come atti di guerra; Trump prova ad aggirare l’accusa affermando che nel mirino è solo la dark fleet. Questa comprende però già il 40% delle petroliere che operano in Venezuela ed efficaci intercettazioni e sequestri possono causare collassi a Caracas: l’80% del suo greggio è venduto sul mercato nero e genera il 90% delle entrate statali.
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caccia e navi americane nel mar dei caraibi
La Armada al largo del Paese è composta da una decina di vascelli militari, tra cui la portaerei gioiello Gerald Ford e un sottomarino a propulsione nucleare, con 15.000 soldati a bordo. Il riferimento a terre e asset da restituire è di per sé un’inedita escalation: pare riferirsi alla nazionalizzazione dell’industria del greggio ormai decenni or sono e comune a molte nazioni produttrici, comprese Arabia Saudita e Messico. Non mancano contraddizioni nel giro di vite: la statunitense Chevron ha fatto sapere che continuerà il suo business con Caracas, autorizzato dal Tesoro.
militari americani salgono a bordo della petroliera sequestrata al largo del venezuela
L’offensiva va tuttavia anche al di là dell’oro nero, del quale il Venezuela ha le maggiori riserve accertate. Il regime di Maduro, per Trump, è un’organizzazione terroristica internazionale, che si arricchisce con il narcotraffico. La designazione deve essere formalizzata dal Dipartimento di Stato, ma se avverrà sarà la prima volta che viene applicata ad un Paese permettendo in teoria ricorsi extraterritoriali alla legge Usa.
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Il Venezuela è ora assurto a test della sua ultima dottrina di sicurezza nazionale, che promuove un mondo diviso in zone di influenza, con predominio piuttosto che leadership Usa e dove l’America Latina, l’emisfero occidentale, torna cortile di casa di Washington. Un recupero esplicito della Dottrina Monroe, nata per estromettere potenze europee dal continente e divenuta poi strumento di interventismo.
Tra gli analisti la sua versione è già nota come “Donroe Doctrine”. Agli occhi di Trump si sposa con la promozione unilaterale degli interessi economici di America First. E anche con l’obiettivo di contenere l’attuale principale avversario mondiale, la Cina, che nella regione da anni amplia la sua presenza. È coadiuvato in questo dal Segretario di Stato Marco Rubio, legato alla destra cubano-americana.


