ofer grosbard servizi segreti israele

IL VERO PUNTO DEBOLE DEGLI 007 ISRAELIANI? "L'ARROGANZA" - NON È HAMAS A DIRLO MA LO PSICOLOGO ISRAELIANO OFER GROSBARD, CHE HA SEGUITO DA VICINO GLI UOMINI DEI SERVIZI SEGRETI D'ISRAELE E HA SCRITTO UN RAPPORTO CHE SPIEGA L'INCAPACITÀ DEL MOSSAD DI PREVEDERE E PREVENIRE GLI ATTACCHI DI HAMAS DEL 7 OTTOBRE - NONOSTANTE I TEAM SIANO FORMATI DA UOMINI DI GRANDE TALENTO ED ESPERIENZA, C'E' UNA MANCANZA "ALLARMANTE" DI DIVERSITÀ CHE IMPEDISCE DI AVERE ALTRI PUNTI DI VISTA O DISSENSI...

Estratto dell'articolo di Marco Ventura per “il Messaggero”

OFER GROSBARD

 

Ci voleva uno psicologo clinico esperto in ricerche cross-culturali, Ofer Grosbard, rinomato accademico e scrittore israeliano, per illuminare gli errori dell'Intelligence militare. In un articolo su "Haaretz", Grosbard racconta l'esperienza allucinante vissuta da agosto 2021 a gennaio 2022 in un'unità di ricerca dei servizi israeliani, interrotta nel momento in cui ha esposto critiche e suggerimenti in una lettera al committente.

 

mossad - servizi segreti israele

Un'analisi impietosa, che spiegherebbe l'incapacità degli 007 militari di prevedere e prevenire le mosse di Hamas il 7 ottobre. Un misto di arroganza, rigidità, razionalizzazione che nasconde pericolosi coinvolgimenti emotivi, e totale assenza di immedesimazione nei processi mentali e culturali del nemico.

 

IL RAPPORTO

servizi segreti israele

[…] Inoltre, la leadership è formata da pochi uomini senza diversità culturali, più o meno tra i 40 e i 45 anni. […] «A 65 anni, ne avevo venti più del più vecchio di loro», continua il professore. «Gli anziani di solito sono meno arroganti, meno propensi a vedere il mondo in bianco e nero. E le donne tendono meno degli uomini a entrare in conflitti di ego, o a dover dimostrare di avere ragione». Inoltre, non è ammesso il dissenso. Ne va della carriera. […] Ogni documento è approvato, nell'Intelligence, da due supervisori «che sollevano obiezioni, spesso, su materie di cui non sanno nulla».

 

mossad - servizi segreti israele

In concreto, questo comporta una serie di limiti. Per esempio, nell'interpretazione del modo di pensare e delle scelte di Yahya Sinwar, capo di Hamas a Gaza. «I vertici del servizio segreto si sforzano di razionalizzare, meccanismo di difesa che giustifica posizioni emozionali, invece di fare un vero ragionamento razionale». Grosbard ha incontrato diversi alti ufficiali. «Alcuni avevano monitorato Sinwar per anni. E avendo un legame così stretto con l'oggetto delle proprie ricerche, hanno sviluppato un coinvolgimento emotivo. Un ufficiale mi disse che lo rispettava molto. Un altro era dispiaciuto che dovesse muoversi e scappare continuamente, un terzo lo percepiva come una calda figura paterna, e il quarto provava per lui un odio genuino».

 

Ciascuno suggeriva una maniera diversa di affrontarlo. […] E facevano lunghe discussioni filosofiche che alla fine allontanavano dalla realtà. Il peccato più grande, secondo il noto psicologo prestato all'Intelligence, è l'arroganza. Quella che fece dire a Moshe Dayan, prima della guerra dello Yom Kippur, che non ci sarebbero state più guerre per dieci anni. O ai vertici dell'Intelligence militare che Hamas era neutralizzata per cinque anni.

 

spionaggio

 Osserva il professor Grosbard che per riconoscere e affrontare il pericolo bisogna essere «leggermente in ansia», non avere l'atteggiamento dell'Io-so-tutto. Sbagliato il modo di studiare i pensieri del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Gli ufficiali dell'Intelligence applicano una logica binaria, […] Ecco allora che l'allarmante report di una donna che non era un dirigente ma aveva decenni di esperienza alle spalle, dai superiori è stato sottovalutato e giudicato troppo immaginoso. Un po' di psicologia e un pizzico di umiltà avrebbero forse aiutato a scongiurare il massacro.

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