
IL FRONTMAN DEI PLACEBO, BRIAN MOLKO, È STATO INDAGATO A TORINO CON L'ACCUSA DI DIFFAMAZIONE E VILIPENDIO, PER GLI INSULTI RIVOLTI A GIORGIA MELONI – L'11 LUGLIO DELLO SCORSO ANNO, DURANTE UN CONCERTO AL FESTIVAL "STUPINIGI SONIC PARK", IL MUSICISTA AVEVA DEFINITO LA PREMIER “FASCISTA” E “NAZISTA” AGGIUNGENDO VARI EPITETI E PAROLACCE (“PEZZO DI MERDA, VAFFANCULO”) – LA DUCETTA HA PRESENTATO QUERELA E… – VIDEO
(ANSA) - Durante un concerto ha definito Giorgia Meloni "fascista" e "nazista" e le ha anche indirizzato una serie di insulti. Ora il frontman dei Placebo, Brian Molko, rischia di essere processato a Torino con l'accusa di diffamazione e vilipendio. L'episodio si è verificato l'11 luglio del 2023 durante il festival Stupinigi Sonic Park nel Torinese. La procura ha chiuso l'inchiesta ma deve attendere l'esito di una rogatoria internazionale per individuare il domicilio di Molko, che risulta risiedere a Londra, e notificare gli atti del procedimento. Il fascicolo è gestito dal pm Enzo Bucarelli.
Molko aveva lanciato la sua invettiva contro Giorgia Meloni nell'intervallo fra una canzone e l'altra. Le forze dell'ordine avevano annotato l'episodio e trasmesso una segnalazione a Palazzo di Giustizia. La procura aveva aperto un procedimento per vilipendio delle istituzioni.
In seguito, tramite un avvocato di Vercelli, la premier aveva presentato una querela per diffamazione. L'esibizione dei Placebo era stata seguita da circa 5.000 spettatori. Alcuni di loro ripresero con i telefonini l'esibizione di Molko e diffusero i filmati sul web.