wadea al fayoume omicidio chicago

LE VITTIME COLLATERALI DELL’ODIO - VICINO CHICAGO, UN 71ENNE SI E' PRESENTATO COSÌ ALLA PORTA DI CASA DELLA SUA INQUILINA, UNA DONNA PALESTINESE-AMERICANA, TENTANDO DI STRANGOLARLA: “VOI MUSULMANI DOVETE MORIRE!” - L’UOMO HA ACCOLTELLATO A MORTE CON UN COLTELLO MILITARE IL FIGLIO DI SEI ANNI DELLA DONNA - LA 32ENNE HA RICEVUTO UNA DOZZINA DI COLTELLATE ED È RICOVERATA IN GRAVI CONDIZIONI - SECONDO LA POLIZIA LA DONNA E SUO FIGLIO SONO STATI PRESI DI MIRA DOPO LO SCOPPIO DEL CONFLITTO CHE COINVOLGE HAMAS E GLI ISRAELIANI

(di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 15 OTT - "You Muslims must die!"("Voi musulmani dovete morire"): il 71enne Joseph M Czuba si e' presentato così alla porta di casa della sua inquilina, una donna palestinese-americana, tentando di strangolarla prima di accoltellare a morte con un coltello militare suo figlio di sei anni e poi ferendo gravemente lei. Un crimine d'odio maturato a Plainfield, 60 km a sud ovest di Chicago (Illinois), il primo in Usa scatenato dal conflitto tra Israele e Hamas. Un esempio della spirale di violenza che la guerra può innescare ovunque.

 

IL PICCOLO WADEA AL FAYOUME E IL SUO ASSASSINO

A partire dagli Stati Uniti, che hanno visto a Time Square e nelle piazze di altre città manifestazioni contrapposte tra filo palestinesi e pro Israele, in un clima spesso teso. Il ragazzo, che è stato pugnalato 26 volte con un coltello seghettato con una lama da 18 cm, è stato dichiarato morto in ospedale. La madre del ragazzo, 32 anni, ha ricevuto oltre una dozzina di coltellate ed è ricoverata in gravi condizioni ma i medici prevedono che sopravvivera'. Le autorità non hanno identificato pubblicamente le vittime ma il consiglio per le relazioni islamico-americane di Chicago afferma che sono palestinesi-americani. Si tratta di Wadea Al-Fayoume e della madre Hanaan Shahin.

 

"Gli investigatori sono stati in grado di determinare che entrambe le vittime di questo brutale attacco erano state prese di mira dal sospettato a causa del loro essere musulmani e del conflitto in corso in Medio Oriente che coinvolge Hamas e gli israeliani", ha riferito l'ufficio dello sceriffo della contea di Will.

 

"Joseph Czuba non ha rilasciato alcuna dichiarazione agli investigatori riguardo al suo coinvolgimento in questo atroce attacco. Nonostante ciò, il personale è stato in grado di raccogliere informazioni sufficienti attraverso interviste e prove per accusare formalmente Joseph Czuba di numerosi reati penali". L'uomo è stato accusato di omicidio di primo grado, tentato omicidio di primo grado, due capi d'accusa di crimine d'odio e percosse aggravate con un'arma mortale in quello che l'ufficio dello sceriffo ha descritto come un "atto di violenza insensato e codardo".

 

WADEA AL FAYOUME

Cair International, la più grande organizzazione musulmana per i diritti civili negli Stati Uniti, citando gli sms inviati dalla madre del ragazzo a suo padre dall'ospedale, ha riferito che il proprietario era arrabbiato per ciò che vedeva al telegiornale. Secondo i messaggi, il padrone di casa ha bussato alla porta e, quando la madre ha aperto, ha cercato di soffocarla e l'ha aggredita con un coltello, gridando: "Voi musulmani dovete morire!". Quindi è corsa in bagno per chiamare i servizi di emergenza sanitaria, ma quando è uscita ha scoperto che l'uomo aveva accoltellato il suo bambino.

 

"È successo tutto in pochi secondi", ha scritto la donna. Sulla scena, gli agenti hanno trovato il sospettato di 71 anni seduto a terra vicino al vialetto della casa e all'interno hanno trovato il bambino e la donna, ciascuno con decine di coltellate al petto, al busto e alle braccia.

 

"Siamo scioccati e turbati nell'apprendere che un proprietario di Chicago che esprimeva opinioni anti-musulmane e anti-palestinesi ha fatto irruzione nell'appartamento di una famiglia musulmana e l'ha attaccata con un coltello, ferendo la madre e uccidendo il figlio di 6 anni", ha commentato Cair International. L'organizzazione musulmana per le libertà civili ha definito il crimine "il nostro peggior incubo", parte di un preoccupante picco di appelli ed email d'odio dallo scoppio della violenza in Medio Oriente.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO