vivek murthy alcol

L’AMERICA POSA IL FIASCO - VIVEK MURTHY, IL CAPO DELLA SANITÀ AMERICANA, VORREBBE PIAZZARE DELLE ETICHETTE SULLE BOTTIGLIE DI ALCOLICI PER AVVERTIRE I CONSUMATORI SUI RISCHI DEL CONSUMO DI LIQUORI (COME AVVIENE SUI PACCHETTI DI SIGARETTE) - DAL 1988 L’ALCOL È INSERITO FRA LE SOSTANZE CONSIDERATE CARCINOGENE DALL’OMS NEL GRUPPO 1: QUELLE PER CUI IL LEGAME È CONSIDERATO CERTO. AL BERE È ATTRIBUITO IL 4% DELLE MORTI PER TUMORE NEL MONDO – L’ANNUNCIO DEL “SURGEON GENERAL” HA FATTO CROLLARE I TITOLI DELLE AZIENDE CHE PRODUCONO ALCOLICI NELLE BORSE DI EUROPA E USA…

Estratto dell’articolo di Elena Dusi per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/01/04/news/alcol_cancro_etichette_usa-423919378/#:~:text=Scontro%20negli%20Usa%20sulle%20etichette-choc,-di%20Elena%20Dusi&text=Contenuto%20letto%20automaticamente%20con%20intelligenza,nella%20pronuncia%20o%20nell%27intonazione.&text=Roma%20—%20«L%27alcol%20aumenta,almeno%207%20tipi%20di%20cancro».

 

Vivek Murthy

«L’alcol aumenta il rischio di almeno 7 tipi di cancro». L’etichetta di ogni alcolico, dalla birra ai liquori, potrebbe riportare questo avvertimento negli Stati Uniti. Lo chiede Vivek Murthy, il “surgeon general” degli Usa: carica di nomina presidenziale che promuove i temi della salute pubblica. «Il collegamento diretto tra consumo di alcol e rischio di cancro è consolidato per colon, fegato, esofago, bocca, gola, laringe e seno — ha spiegato Murthy — indipendentemente dal tipo di alcolico: birra, vino e liquori».

 

La sua decisione dovrà essere ratificata dal Congresso. È difficile prevedere l’esito. […] Se la misura fosse approvata, dovrebbe essere adottata anche dai produttori stranieri che esportano negli Usa. Dopo la proposta di Murthy i titoli delle aziende del settore nelle borse di Europa e Usa sono diminuiti del 2% in media.

ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL

 

Oltre alla Corea del Sud, nel 2023 l’Irlanda aveva deciso di inserire nelle etichette la frase in rosso maiuscolo “c’è un legame diretto fra alcol e tumori fatali”, salvo poi spostare l’entrata in vigore della controversa norma al 2026. La mossa, autorizzata da Bruxelles, aveva scatenato le ire dei produttori, anche in Italia.

 

Se la politica dibatte, la scienza non ha dubbi. Dal 1988 l’alcol è inserito fra le sostanze considerate carcinogene dall’Organizzazione mondiale della sanità nel gruppo 1: quelle per cui il legame è considerato certo. Al bere è attribuito il 4% delle morti per tumore nel mondo. L’etanolo (l’alcol che ingeriamo) è metabolizzato dall’organismo e trasformato in acetaldeide, sostanza che altera il Dna e aumenta quindi il rischio di cancro.

 

ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL

«Nei giovani con meno di 21 anni, ancora incapaci di metabolizzare l’alcol, l’etanolo stesso ha effetto cancerogeno» aggiunge Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio alcol dell’Istituto superiore di sanità. «In Italia 10 mila casi di cancro all’anno sono causati dal bere. Almeno 3 mila sono associati a un consumo moderato». Cioè meno di due bicchieri di vino al giorno per gli uomini e uno per le donne.

 

Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’università di Milano e ricercatore Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) conferma che l’alcol è la terza causa di tumore dopo fumo e obesità. «In Italia è associato a 6 mila morti all’anno, 4.200 uomini e 1.800 donne. Il tabacco ha sulla coscienza 40 mila morti all’anno e l’obesità 6.300». […]

ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL

 

«Più recente è la scoperta del maggior rischio per la mammella. L’alcol infatti fa crescere la produzione di estrogeni, che aumentano il rischio di cancro al seno». Anche l’Europa discute da tempo sull’etichetta per le bevande alcoliche, ma non ha mai preso una decisione definitiva. «Non si è mai parlato di immagini impressionanti come sulle sigarette, ma di un messaggio neutrale che informi del rischio» spiega Scafato, che ha partecipato ai vari dibattiti a Bruxelles.

ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL

 

[…] Nella sua nota Murthy fa notare che «meno della metà degli americani lo riconosce come un fattore di rischio per il cancro». Secondo i suoi dati, i 20mila morti all’anno per tumori causati dall’alcol sono superiori anche ai 13.500 causati da incidenti stradali legati all’ebbrezza.

ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL ETICHETTE SUI PERICOLI DEL CONSUMO DI ALCOL

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...