rissa pincio

ZONA ROSSO SANGUE – L’ENNESIMA MAXI RISSA TRA PISCHELLI ANNOIATI FINISCE CON UN RAGAZZO ACCOLTELLATO: A FIUMICINO DUE BABY GANG SI DANNO APPUNTAMENTO PER AFFRONTARSI A SUON DI COLTELLI E BASTONI – TRA I DUE GRUPPI SI È MESSO IN MEZZO UN RAGAZZO DI 18 ANNI CHE VOLEVA DIFENDERE I PIÙ PICCOLI, ED È STATO ACCOLTELLATO PER TRE VOLTE. LE FERITE SONO MOLTO PROFONDE E ORA RISCHIA DI DOVER ESSERE OPERATO

Marco De Risi, Mirko Polisano e Flaminia Savelli per “il Messaggero”

 

maxi rissa al pincio roma

Si sono dati appuntamento sui social per affrontarsi a suon di coltelli e bastoni, nell' ultimo week end di zona rossa. Le botte e poi il video da far circolare sulle piattaforme on line. Ma tra i due gruppi di giovani rivali si sarebbe messo in mezzo Niccolò, 18 enne di Fiumicino che voleva difendere i più piccoli. Ma è stato ferito a colpi di coltello e taglierino. Tre lesioni, due delle quali molto profonde.

 

RISSA CASAL PALOCCO

E un lago di sangue. Fiumicino, città del litorale romano, come il Pincio, ma anche come Latina e Colleferro. Baby gang che in pomeriggio di domenica infrangono i divieti della zona rossa per darsele di santa ragione e diventare popolari per like e visualizzazioni.

 

Sarebbe dovuto diventare virale il video che avrebbero girato con i telefonini, i due gruppi che si erano dati appuntamento, ieri alle 15, in un parco di via Gismondi all' Isola Sacra.

Più di trenta ragazzi pronti a sfoderare i muscoli e a giocare ai pugili o alle fiction della rete, Ma nessuno aveva considerato l' intervento di Niccolò che - da quanto emerge da una prima ricostruzione - si sarebbe intromesso per difendere i più deboli.

accoltellamento 1

Ed è lui che ne ha fatto di più le spese: lo hanno accoltellato per ben tre volte.

 

«ERANO BELVE»

 Sono da poco passate le 15 in un parco, spesso frequentato dalle gang di ragazzi. Ci sono due gruppi che decidono di affrontarsi per poi commentare le proprie gesta sull' app houseparty.

 

Uno è formato, sempre quanto risulta da una prima ricostruzione degli inquirenti, da grandi, giovani quasi adulti. L' altro da più piccoli. Più lontano, c' è Niccolò con i suoi amici. Non c' entrerebbero nulla con gli altri. Ma sentono delle grida, inizia il parapiglia.

PINCIO RISSA 2

 

Niccolò vede i grandi aggredire i più piccoli e così cerca di intervenire, di sedare gli animi. Nessuno ancora chiama la polizia. Niccolò e i suoi amici credono si possa risolvere con facilità non è così. «Quelli grandi erano delle belve», racconta uno di loro. Niccolò cerca di fermali ma viene ferito. Non una, tre coltellate. Una alla scapola, più lieve mentre le altre due più profonde al braccio sinistro.

 

accoltellamento

«Profonde più di dieci centimetri», ribadiscono i sanitari che lo hanno curato al pronto soccorso dell' ospedale di Ostia. La lama è arrivata quasi all' osso. «Bisogna capire se e quanto siano stati danneggiati i tendini», spiegano i medici. L' intervento di sutura è lungo e delicato e non è escluso che il 18enne necessiti di un intervento chirurgico. Sono gli amici e alcuni residenti del quartiere ad aver dato l' allarme. Dopo essere stato colpito, Niccolò cade a terra. Perde tanto sangue.

accoltellamento 4

 

Compagni e cittadini chiamano i soccorsi che lo trasportano all' ospedale Grassi, nela vicina Ostia. Nipote della consigliera regionale, Michela Califano, anche lei in attesa al pronto soccorso: «Penso solo alla salute di mio nipote - ha detto Califano - voglio solo che stia bene. Per il resto aspettiamo le indagini».

 

Sul posto anche gli agenti del commissariato di Fiumicino. Interrogano qualche testimone, soprattutto gli amici di Niccolò. Dei due gruppi rivali si perdono quasi le tracce. I ragazzi fuggono. La polizia ha avviato indagini per identificare i partecipanti. Quattro gli indagati, tutti maggiorenni, tra cui il ferito e l' aggressore.

 

pincio rissa

Quest' ultimo, oltre che di rissa aggravata dovrà rispondere, forse, anche di tentato omicidio. Sul posto trovato anche un manganello. I cellulari saranno poi analizzati. La rissa nata come una sorta di resa dei conti nata dopo usa serie di insulti a distanza sul web. Non è la prima maxi rissa scoppiata in epoca Covid, nonostante le restrizioni previste. Tra le ultime a febbraio una scoppiata a Formia, località in provincia di Latina, in cui fu accoltellato a morte un minorenne. Poco prima di Natale, invece, scoppiò una maxi rissa tra minorenni al Pincio a Roma.

PINCIO RISSA 1roma, rissa e assembramenti al pincio 12roma, rissa e assembramenti al pincio 14roma, rissa e assembramenti al pincio 13PINCIO RISSA 1DESIO MAXI RISSA 2MAXI RISSA DESIOPINCIO RISSA 1PINCIO RISSA 1RISSA PINCIO WELCOME TO FAVELAS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…