ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 11

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - GOLDRAKE, IL LEGGENDARIO ROBOTTONE INVENTATO DA GO NAGAI CHE ARRIVÒ SULLA RAI NEL 1978 TRA DISAPPROVAZIONE E GIOVANILE AMORE TOTALE, DIVENTA UN VIDEOGAME PER PLAYSTATION E XBOX, "UFO ROBOT GOLDRAKE: IL BANCHETTO DEI LUPI" - SOLO A TRATTI NON SCIALBO, TANTO CHE SEMBRA DI TORNARE INDIETRO NEL TEMPO E MALGRADO L’UFFICIALITÀ DELL’OPERA... - VIDEO

 

Federico Ercole per Dagospia

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 9

Durante gli anni l’approccio culturale, critico e passionale di tanti più o meno giovani  che vissero sul piccolo schermo, in bianco e nero o a colori,  le rivoluzionarie e sconvolgenti avventure di Goldrake è per lo più mutato, evolvendosi con le altre epopee robotiche di Go Nagai e soprattutto con gli innumerevoli “anime” che si diffusero dopo quell’inaspettato e clamoroso successo. È innegabile che anche nel 1978, quando Actarus giunse dal Giappone sulla televisione italiana,  ci fossero opere per l’infanzia di valore; tuttavia tanto giovane pubblico dell’epoca vide quelle epiche imprese sovraipresse a roba vetusta come Furia cavallo del west o Rintintin che ancora circolavano per la tv.

 

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 10

Così il risultato di quelle visioni sul gusto fu drastico, soprattutto se accompagnato da un altro evento fondamentale come la visione di Guerre Stellari nel 1977. Inoltre il fatto che Goldrake e l’animazione giapponese fossero così avversati da un preoccupato pensiero comune, da intellettuali conservatori e da associazioni di genitori, favorì nei suoi appassionati un’idea di trasgressione, o di rifiuto della tradizione, che si accompagnò con lo spirito punk di quegli anni.

 

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 1

Amare Goldrake fu bello e controtendenza, anche se la zia indispettita dal quel satanasso cornuto dal lontano oriente ti raccontava cento volte a proposito di quel  povero bambino che si era buttato dal balcone per imitare l’eroe, diceva che quella roba era fatta tutta con il calcolatore elettronico o cambiava canale perché ridavano Furia cavallo del west.  Comunque per chi desidera rivivere e studiare il fenomeno è consigliabile la lettura di quel tomo rigoroso e straordinario che è “C’era una volta Goldrake” di Massimo Nicora.

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 11

 

C’è chi amò Goldrake e lo abbandonò con la maturità, pur conservandone un affettuoso e indelebile ricordo, e chi continuò invece a fissarsi su “anime” e “manga” fino ai cinquant’anni e oltre, alimentando una visione non solo amorevole ma critica e storica del “robottone”. Il recente videogioco di Microids per Playstation, Xbox e Switch è soprattutto per i primi, quelli che vi ritroveranno il proprio passato e si commuoveranno per un doppiaggio italiano comunque degno di nota e appassionato  che invece potrà infastidire l’esegeta perché, ad esempio, Alcor si chiama ancora Alcor e non Koji Kabuto, suo vero nome che connette il personaggio alla saga di Mazinga Z della quale è protagonista.

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 3

 

Goldrake il Banchetto dei Lupi può inoltre piacere davvero a chi gioca davvero in maniera sporadica, perché questo colosso avrebbe meritato un’opera degna della sua statura.

 

PUGNI ROTANTI, ALABARDA SPAZIALE E POCO ALTRO

Il racconto del videogioco segue in maniera cronologica la tragica storia di Actarus/Duke Fleed, cominciando dalla sua fuga disperata dal pianeta natale preso d’assalto dalle truppe di Vega. All’inizio Goldrake il banchetto dei Lupi può sembrare persino bello (e non che sia davvero brutto) ma già quando si giunge sulla Terra ecco che comincia a denunciare la sua povertà di contenuti, l’estrema ripetizione e la parzialità della sua narrazione rispetto agli eventi del cartone. 

 

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 2

Per carità, all’inizio muoversi nel corpo titanico, urlare “alabarda spaziale” e combattere contro i perfidi aggressori di Vega può muovere a qualche brivido di esaltazione, ma dopo poco più di un’ora giunge la noia, il rifiuto di scenari dalla pittoricità poco ispirata anche se talvolta suggestiva, un tedio e un’assenza di meraviglia che travolgono sia quando controlliamo il Goldrake appiedato sia quando lo pilotiamo sparando missili perforanti e lame rotanti a bordo dello “spacer”, il disco volante a cui si può unire il robot. Terribili invece le fasi in cui possiamo viaggiare sul TFO di Koji, pardon Alcor...

 

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 4

Insomma Goldrake è un “giochino” con poche pretese e già questo spiace perché se fai un videogame sull’argomento qualche pretesa in più bisognerebbe averla, un’astuta macchina per alimentare la nostalgia che purtroppo risulta fallimentare anche in questo.  Ci sono le musiche a trascinare quest’operetta, e i suoni  metallici o elettronici, elementi che contribuiscono a non precipitarla nella miseria totale insieme a qualche momento che suscita almeno  un’emozione  o stuzzica persino un’attività ludica che non sia elementare e ridondante.

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 13

 

UN GIOCO VECCHIO PER UN MITO CHE NON INVECCHIA

Chi ha giocato capolavori “mecha” come Armored Core o i due remoti e indimenticabili Zone of Enders, piangerà più degli altri per quest’occasione perduta, immaginandosi un Goldrake nello stile e con le meccaniche di uno di questi. L’impressione di chi scrive è stata quella di giocare, malgrado l’ufficialità del gioco, con uno di quei pupazzetti non ufficiali e dozzinali di Goldrake che furono distribuiti in Italia durante gli anni del cartone.

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 8

 

Da giocare quindi solo per curiosità, per premiare l’impegno e la fede nell’opera di chi l’ha localizzato e doppiato in italiano, per farsi venire la voglia di rivedere o fare vedere per la prima volta il grande Goldrake alle nuove generazioni.

 

 

ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 7ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 5ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 6ufo robot goldrake il banchetto dei lupi 12

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."