2018 premio colalucci

DI FRANCESCO SHOW AL PREMIO COLALUCCI: "LA RIMONTA COL LIVERPOOL? SI PUO' FARE, CREDIAMOCI" - E POI ELOGIA SALAH - PREMIATO ANCHE GIANNI MELIDONI, STORICO CAPO DELLA REDAZIONE SPORTIVA DE "IL MESSAGGERO" - DA MALAGO' A ZAGO E ALDAIR: ECCO CHI C'ERA - LE "BOMBE" DEL DG DEL GENOA GIORGIO PERINETTI CHE PARLA ANCHE DELLA CESSIONE DI SALAH...

zago di francesco chierico aldair

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Francesco Persili per Dagospia

 

“La rimonta col Liverpool? Si può fare, crediamoci”. Eusebio Di Francesco lo ripete come un mantra ovunque: in sala stampa, dentro lo spogliatoio, nel salotto tv di Fabio Fazio e al ristorante “Lo Zodiaco” di Monte Mario. È qui che il tecnico giallorosso ha ritirato il Premio Colalucci, ideato dal segretario nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Guido D’Ubaldo. “Credo che questo riconoscimento sia nato dall’applauso che la sala stampa mi ha riservato dopo la vittoria col Barcellona.

 

guido dubaldo legge la motivazione del premio colalucci assegnato a di francesco

Ne sono stato molto lusingato. Ma spero anche di prenderne altri di applausi così”, spiega il tecnico giallorosso che elogia l’ex romanista Salah, grande protagonista della partita d’andata con i Reds: “E’ il calciatore che ha cambiato la gara. In un’intervista ha detto: ogni giorno cerco di essere un calciatore e una persona migliore. Questo è il percorso giusto per tutti quanti, anche per me”.

 

Premiato anche Gianni Melidoni, storico capo della redazione sportiva de “Il Messaggero”, che ha ricevuto dal presidente del Coni Giovanni Malagò il riconoscimento dedicato a Giuseppe Colalucci, giornalista-avvocato e fondatore de “Il Tifone”, settimanale satirico-sportivo che negli anni ’60-’70 dispensava articoli caustici, gossip e sarcasmo a gogò sul mondo del calcio.

guido dubaldo con franco melli premia eusebio di francesco

 

Alla serata erano presenti molti ex calciatori giallorossi. I campioni d’Italia del 1983 Nela e Chierico ma anche Zago e Aldair che insieme a Di Francesco hanno vinto il terzo scudetto giallorosso nel 2001. “Loro l’hanno vinto”, si schermisce l’allenatore che riceve i complimenti di Franco Melli (“E’ il principale artefice dei successi della Roma e rischia di diventare l’allenatore più importante della storia del club”) e di Ubaldo Righetti, uno dei 'reduci' della finale di Coppa dei Campioni del 1984 contro il Liverpool: “Di Fra lo seguo da anni, è un allenatore all’avanguardia”. Per "Picchio" De Sisti “sta educando i calciatori della Roma ad avere una mentalità diversa”.

marcellino radogna premiato da gianni melidoni

 

Dopo la semifinale d’andata Di Francesco è finito sul banco degli imputati per le sue scelte tattiche. L’ex difensore del Manchester United, Rio Ferdinand, ha affondato il tackle: “La Roma si è consegnata al Liverpool, l’allenatore l’ha abbandonata”. “Sono stati fatti a brandelli”, Roy Keane, centrocampista di riferimento di Sir Alex Ferguson, ha puntato l’indice contro i difensori giallorossi. Il direttore del Genoa Giorgio Perinetti, ex ds della Roma, quando sente parlare di modulo sbagliato, taglia corto: “Sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Se Di Francesco non avesse provato a cambiare contro il Barcellona non avrebbe rimontato la partita. L’allenatore deve trovare soluzioni, alle volte riescono, altre volte no”.

 

giovanni malago premia gianni melidoni

La differenza l’ha scavata Salah, il grande ex che i tifosi romanisti non smettono di rimpiangere: “Troppo facile parlare ora. La Roma in quel momento aveva la necessità di cederlo. Forse c’erano altri giocatori che potevano essere messi sul mercato e sarebbero stati rimpianti meno di Salah. Uno in particolare, ma non lo dico…” L’egiziano, che oggi vale dai 200 ai 250 milioni, è l’oggetto del desiderio del Real Madrid. Sarà lui il colpo del mercato 2018? “È chiaro che a quelle cifre i club italiani non possono competere. Ma le società della nostra serie A devono cambiare paradigma: Salah va scoperto a 21 anni quando gioca nel Basilea e si può prendere con 15 milioni. Puntare su giovani talenti e non su top player affermati. Questa è la ricetta di Giorgio Perinetti, tra i migliori talent scout del calcio italiano. Al Genoa è stato in prova anche Francesco Renzi, classe 2001, figlio dell’ex premier. “Francesco è un ragazzo che ama il calcio. E’ venuto a fare un provino da noi perché mi è stato segnalato dai nostri osservatori. Gioca da attaccante, segna e ha delle qualità. Il cognome è ininfluente…”

eusebio di francesco e giorgio perinettigiorgio perinetti e ugo trani

 

 

gianni melidoni con giovanni malagofranco melli eusebio di francesco guido dubaldofranco melli eusebio di francescoeusebio di francesco guido dubaldofranco melli giovanni malago gianni melidonidaniele prade ritira il premio per conto del presidente massimo ferrero da franco melligianni melidoni fabrizio paladini eusebio di francescoeusebio di francescogiancarlo de sisti antonio tempestillieusebio di francesco e guido dubaldoeusebio di francesco premiatofamiglia melidonigiancarlo de sisti con eusebio di francescodaniele prade ds della sampdoria ringrazia per il premio assegnato al presidente massimo ferreroaldair con fabrizio paladinialdair dubaldo e zagoalessandra e giorgio martinoaldair nascimento do santos e antonio carlos zagodaniele prade giorgio perinettifederica re david piercarlo presutti franco mellifranco melli eusebio di francesco guido dubaldo (2)federica re david giancarlo de sisti e piercarlo presuttifoto di gruppo della famiglia melidonigiancarlo de sisti gianni cerquetigiancarlo de sisti eusebio di francescogiancarlo de sistialdair zago e di francescoaldair zago e nelaalberto laurenti al premio colaluccigianluca moresco e moglieugo trani odoacre chierico giusy marconi salvatore castello sebino nelagianni melidoni col nipote niccologiovanni ferreri saluta eusebio di francescogiovanni malago e marcellino radogna col tifonegiovanni malagogiorgio martino gianluca moresco guido dubaldo fabrizio boccagiorgio martino e roberto rossigiovanni ferreri antonio tempestilli ettore violagiorgio perinetti antonio tempestilligiorgio perinetti ubaldo righetti ettore violagiorgio perinetti con ettore viola sulla terrazza dello zodiacoguido dubaldo con l avvocato ferrerigiovanni malago gianni melidoni guido dubaldogiovanni malago gianni melidonigiovanni malago con gianni melidoni chiama la famiglia melidoni per una foto di gruppoguido dubaldo e sebino nelagiusy marconi ugo tranigoffredo de marchis con eusebio di francescoguido dubaldo gianni melidoni fabrizio boccaguido dubaldo maurizio mattiolimarcellino radogna storico fotografo del settimanale tifone di giuseppe colalucci con gianni melidonimanuela biancospino con gianni melidoni e il figlio giorgioil tifoneguido dubaldo organizzatore del premio colaluccile sorelle elena e rita melidonimarcellino radogna fotografo del tifone premiatomarcellino radogna gianni melidoni e guido dubaldozago salvatore castello e aldairmaurizio cenci con eusebio di francescomaurizio mattioliodoacre chierico daniele prade sebino nela gianni melidoniodoacre chierico sebino nela gianni melidoniroberto negrisolo salvatore castello eusebio di francescopiero mei giovanni malago gianni melidonistefano impallomeni roberto rossistefano impallomeni roberto negrisolostefano impallomeni giovanni malagoubaldo righettisebino nela daniele prade eusebio di francescoubaldo righetti sebino nela e aldairugo trani giancarlo de sisti roberto negrisolovista panoramica di roma nord dallo zodiaco

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…