giorgia meloni ursula von der leyen emmanuel macron olaf scholz

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI È AL SUO PIÙ IMPORTANTE BANCO DI PROVA: IL VOTO PER L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE DEFINIRÀ IL SUO PROFILO INTERNAZIONALE. FARÀ UNO SCATTO DA STATISTA, METTENDO GLI INTERESSI ITALIANI AL CENTRO E VOTANDO PER LA RICONFERMA DI URSULA VON DER LEYEN O DIRÀ “NO, GRAZIE”, IN VERSIONE RAMBA DELLA GARBATELLA, SPINGENDO L’ITALIA IN UN MARE DI GUAI? - DAL MES AL PATTO DI STABILITA’, DALLA FINANZIARIA AL POSTO DA COMMISSARIO, CON BRUXELLES BISOGNERA’ TRATTARE: MEGLIO FARLO DA AMICO CHE DA NEMICO - LA SPINTA DI CONFINDUSTRIA, TAJANI E CROSETTO: GIORGIA, VOTA URSULA…

DAGOREPORT

ursula von der leyen giorgia meloni

Giorgia Meloni è al suo più importante banco di prova: il voto per l’elezione del presidente della Commissione Ue definirà il suo profilo internazionale. Farà uno scatto da statista, mettendo gli interessi italiani al centro, e voterà per Ursula Von der Leyen o dirà “no, grazie”, lasciando prevalere l’animo pugnace della capo-partito in versione Ramba della Garbatella?

 

Schierarsi all’opposizione degli Euro-poteri, da presidente del Consiglio, vuol dire spingere l’Italia, non solo se stessa, ai margini: le future negoziazioni sulla ratifica del Mes (siamo gli unici a non averlo ancora approvato), sull’applicazione del nuovo Patto di stabilità, sulla prossima Finanziaria (è stata aperta una procedura d’infrazione sull’Italia) e per il posto da Commissario Ue che spetta al nostro paese saranno a quel punto durissime.

 

URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZ

Anche chiedere che il 2% della spesa militare venga detratto dai vincoli di bilancio dovrà passare per un confronto con la Commissione.

 

Averla sostenuta è un conto, esserne all’opposizione è tutt’altra cosa. Come scrive Ilario Lombardo su “la Stampa”: “Il suggerimento che da più parti arriva a Meloni è di andare oltre gli interessi puramente politici, le recriminazioni di parte.

 

In questi giorni anche le imprese, attraverso Confindustria, le hanno fatto sapere che non è secondario avere una Commissione non incattivita con l'Italia, ma collaborativa, quando in autunno ci saranno da trattare i margini di rientro del debito. Anche Tajani continua a sollecitarla su questo punto”.

 

Nicola Procaccini

La Sora Giorgia, per evitare di essere accusata di “inciucio” da Salvini e Le Pen, rischia di complicarsi la vita da sola, mettendosi contro Ursula.

 

Il 16 luglio, a Strasburgo, si voterà per l'elezione del presidente del Parlamento Ue (sarà confermata Roberta Metsola) e Von der Leyen, come previsto dal suo calendario di incontri, avrà un rendez-vous con la delegazione di Ecr.

 

Sarà un faccia a faccia istituzionale: non ci sarà granché da discutere. Il co-presidente dei Conservatori, Nicola Procaccini, ha già chiarito che le delegazioni del gruppo avranno libertà di voto (ciascuno farà come crede) e che il voto degli europarlamentari di Fratelli d’Italia sarà vincolato alle decisioni di Giorgia Meloni. Decide lei, dunque.

 

ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia

Il 18 luglio, alle ore 13, si voterà per la riconferma di Ursula. La politica tedesca, che ha a lungo trescato con la Ducetta, dopo il ‘niet’ di liberali e socialisti a un accordo con Ecr, ha dovuto virare sui Verdi: ha già incassato il loro sostegno. Il quorum per l’elezione è di 361 voti e la “maggioranza Ursula” (Ppe, socialisti e liberali) arriva a 399 seggi.

 

Con il voto favorevole dei Verdi (dispongono di 54 voti), la partita è virtualmente chiusa: dovrebbero essere disinnescati i previsti 40-50 franchi tiratori. I 24 voti di Fratelli d’Italia diventano irrilevanti ai fini della conferma di Ursula ma politicamente decisivi per Giorgia Meloni: entrerà nel consesso degli Euro-poteri, dialogando con essi da “amica”, o finirà all’opposizione tra i puzzoni Orban e Le Pen?

 

2 - MELONI E I MINISTRI DIVISI SU FITTO IN UE APERTURA SU URSULA ANTONIO TAJANI "

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

ignazio la russa giorgia meloni

[…] Giorgia Meloni si è ritagliata abbondanti minuti per discutere di cosa fare il prossimo giovedì. Il 18 luglio il Parlamento europeo voterà a scrutinio segreto per confermare o affossare il secondo mandato di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione. Meloni ufficialmente non ha deciso ma a Washington si è confrontata con il presidente del Senato Ignazio La Russa, con il ministro della Difesa Guido Crosetto, e con Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e vicepresidente dei Popolari europei, lo stesso partito di Ursula.

 

emmanuel macron olaf scholz

[…] Nessuno di questi protagonisti si azzarda a dire cosa Meloni farà. La Russa, Crosetto e Tajani […] sanno che va lasciato sempre un margine di imprevedibilità. Come per la ratifica del Mes, lo scorso dicembre, che decise all'ultimo di non votare, nonostante tutti pensassero il contrario. L'esclusione dai negoziati che hanno portato alla spartizione delle nomine di vertice in Ue tra popolari, socialisti e liberali […] brucia. Il fatto poi che Emmanuel Macron e Olaf Scholz si siano riuniti a margine della Nato, negli Stati Uniti, ancora una volta senza coinvolgerla, rende arduo poter immaginare un riavvicinamento.

 

RAFFAELE FITTO

I rapporti della premier con il presidente francese e con il cancelliere tedesco restano gelidi. Il suggerimento che da più parti arriva a Meloni è di andare oltre gli interessi puramente politici, le recriminazioni di parte. In questi giorni anche le imprese, attraverso Confindustria, le hanno fatto sapere che non è secondario avere una Commissione non incattivita con l'Italia, ma collaborativa, quando in autunno ci saranno da trattare i margini di rientro del debito. Anche Tajani continua a sollecitarla su questo punto.

 

 Durante i colloqui a Washington, al vicepremier e leader di Forza Italia – che è il principale canale di comunicazione con i Popolari europei – Meloni ha detto chiaramente di volere, per il commissario che spetta a Roma, una vicepresidenza esecutiva. Il ministro degli Esteri continua a dire che farà il possibile, convinto che un profilo come quello del ministro per gli Affari europei Raffale Fitto […] potrebbe aiutare ad ammorbidire socialisti e liberali. Crosetto e La Russa invece hanno più dubbi.

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

A loro avviso Fitto lascerebbe un vuoto, perché il Piano nazionale di ripresa e resilienza di cui ha la delega resterebbe pericolosamente in sospeso. Tajani la pensa diversamente: perché il destino della realizzazione in Italia del Pnrr si gioca sui tempi. E la leva sulla compressione o sulla dilatazione dei tempi ce l'avrà il commissario europeo che otterrà il potere diretto sul Piano.

 

Crosetto, La Russa e Tajani tifano per il sì. Tutti e tre. E a Washington non lo hanno nascosto, ben sapendo che, poche settimane dopo le Europee, gli equilibri delle alleanze sono stati stravolti. Meloni è più isolata. L'amico ungherese Viktor Orban ha creato un nuovo gruppo di destra, i Patrioti, e imbarcato Matteo Salvini, Marine Le Pen e gli spagnoli di Vox. Volando a Mosca, poi da Xi Jinping e infine da Donald Trump, il primo ministro di Budapest ha lanciato una sfida all'Europa e alla Nato. Meloni è consapevole che quello che farà il 18 luglio sarà anche rispondere a chi le chiede di scegliere se restare nella casa atlantista, abbandonando a se stessi i soci filoputiniani.

 

biden meloni vertice nato

Anche per questo la premier ha chiesto a Joe Biden che venga assegnato all'Italia l'inviato speciale Nato per il fronte Sud del continente. Un modo per tenere dentro il dossier migranti e per sminare la Lega che punta a indebolire il sostegno italiano all'Ucraina. […]

RAFFAELE FITTO MATTEO SALVINI

Ultimi Dagoreport

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE VLADIMIR PUTIN: APPLAUDENDOLO E STRINGENDOGLI LA MANO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DI XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DI ERDOGAN E MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'... 

trump meloni minzolini il giornale

DAGOREPORT - AVVISATE LA “TRUMPETTA” MELONI: L’ATTACCO PIÙ FEROCE AL BULLO DELLA CASA BIANCA LO SFERRA “IL GIORNALE” DIRETTO DAL SUO BIOGRAFO, ALESSANDRO SALLUSTI – L’ARTICOLO LO FIRMA QUEL VECCHIO VOLPONE DI MINZOLINI: “TRUMP HA SOSTITUITO IL CEMENTO DEI VALORI DI LIBERTÀ E DI DEMOCRAZIA CON IL DENARO, IL BIECO INTERESSE, LOGORANDO L'UNITÀ IDEALE DI QUESTA PARTE DEL MONDO” – “UNA TRAGEDIA PER CHI CREDE ANCORA NELL'OCCIDENTE. SOLO L'UNITÀ EUROPEA, LA DISPONIBILITÀ DELLE DEMOCRAZIE DEL VECCHIO CONTINENTE AD ASSUMERSI RESPONSABILITÀ MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO, PUÒ FAR APRIRE GLI OCCHI ALL'ALLEATO” - L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE VUOLE LA "PON PON GIRL" ITALIANA DI TRUMP, STRENUAMENTE CONTRARIA AI “VOLENTEROSI" (QUANTO DURERA' LA PRESENZA DELLA FIRMA DI MINZO SU "IL GIORNALE"?)

merz emmanuel macron

DAGOREPORT – ’STO CANCELLIERE TEDESCO È PROPRIO BRAVO A DARE UNA MANO ALLA GEOPOLITICA BALLERINA DI GIORGIA MELONI - L'HA IMPARATO A SUE SPESE MACRON, CHE AVEVA RIVOLTO ALLO SPILUNGONE CRUCCO DUE RICHIESTE: IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA. INVITO RISPEDITO AL MITTENTE: ''NON CI SONO I PRESUPPOSTI" – LA SECONDA: LA DISPONIBILITÀ DELLA GERMANIA A INVIARE SOLDATI “BOOTS ON THE GROUND” CON I VOLENTEROSI DI FRANCIA E GERMANIA IN UCRAINA A SALVAGUARDIA DELLA FUTURA TREGUA - PRIMA MERZ AVEVA APERTO, POI CON UNA GIRAVOLTA COME NEANCHE ROBERTO BOLLE, HA CAMBIATO IDEA, BATTIBECCANDO CON LA SUA CONNAZIONALE URSULA VON DER LEYEN, DIVENTATA GUERRAFONDAIA - COSI' LA DUCETTA, UNA VOLTA SCHIZZATA DA MACRON, PER NON FINIRE ISOLATA, SI ERA ATTACCATA ALLA GIACCHETTA DI MERZ, SI E' RITROVATA SBROGLIATA LA MATASSA CHE LA VEDE IN CONFLITTO COL DUO DEI ''VOLENTEROSI''...

nichi vendola michele emiliano elly schlein antonio decaro

DAGOREPORT: DECARO CI COSTI! - INCASSATO IL PASSO INDIETRO DI EMILIANO, DECARO NON MOLLA: AUSPICA ANCHE LA RINUNCIA DI VENDOLA (AVS) - IL DOPPIO VETO NON È LEGATO A RAGIONI PERSONALI MA A UNA QUESTIONE DI LINEA POLITICA - L’EUROPARLAMENTARE PD IN QUOTA RIFORMISTA, CHE DA SINDACO HA RIBALTATO IL VOLTO DI BARI, PUNTA A UN CAMBIAMENTO RADICALE IN PUGLIA, RISPETTO AL PASSATO DEI DUE GOVERNATORI SINISTRATI. E LA LORO PRESENZA IN CONSIGLIO REGIONALE SAREBBE UN INGOMBRANTE MACIGNO AL PIANO DI RINNOVAMENTO DI DECARO (A SCHLEIN NON RESTA CHE ABBASSARE IL NASONE: SE PERDE UNA REGIONE, SALTA DAL NAZARENO...) 

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - IL CUORE DI BELEN RODRIGUEZ È TORNATO A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO AMORE - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI. A CONFERMARE LA LOVE STORY È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” - DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO

pietrangelo buttafuoco phica.net fimmini

DAGOREPORT - FANNO SCANDALO L’AUDIO SOTTRATTO A RAOUL BOVA E IL SEXY-TAPE RUBATO A STEFANO DE MARTINO. SE NE ESCE CON AFFANNO LEGGENDO DI PHICA.NET E DELLA PAGINA FB “MIA MOGLIE”, INFARCITE DI COMMENTI SCORREGGIONI ANCHE PER IL PIÙ ZOZZO CESSO PUBBLICO - È IMPRESSIONANTE PERÒ, COME NEL CORSO DEL TEMPO, LA PERCEZIONE DELLA SESSUALITÀ DA PARTE DELLA MASCHIETUDINE, SIA CAMBIATA. QUANTO TEMPO È PASSATO DA SILVIO BERLUSCONI CHE AFFERMAVA CHE “LA PATONZA DEVE GIRARE”? - NESSUNO SOLLEVÒ IL SOPRACCIGLIO DELL’AMORALITÀ QUANDO NEL 2009 MONDADORI PUBBLICÒ UN LIBRO DI PIETRANGELO BUTTAFUOCO, DAL TITOLO “FIMMINI”, SOTTOTITOLO “AMMIRARLE, DECIFRARLE, SEDURLE”, IN CUI  L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA AFFERMAVA: “I FIANCHI MORBIDI, E CON QUESTI I SENI DELL’ORGOGLIO MAMMIFERO, SONO ESCHE ESIBITE PER LA RACCOLTA DI SPERMA” – CHISSÀ COSA NE PENSANO I MASCULI INFOIATI DI PHICA.NET DELLA SUA INTERPRETAZIONE DELL'ARCANO MONDO FEMMINILE: “LA DONNA NON VUOLE ESSERE COMPRESA, BENSÌ PRESA’’? - VIDEO