wanda nara giampiero mughini milly carlucci iva zanicchi

ALBERTO DANDOLO FA LA RADIOGRAFIA A “BALLANDO CON LE STELLE”: “DOPO L’EMORRAGIA DI PUBBLICO DELL'ULTIMA PUNTATA DI “BALLANDO CON LE STELLE”, MILLY CARLUCCI E IL SUO CORRONO AI RIPARI. COME BALLERINA PER UNA NOTTE ARRIVA LA BOMBASTICA WANDA NARA - MUGHINI NON BALLA: SI MUOVE DA UN PUNTO ALL’ALTRO, COME UN ELETTRONE. MONTESANO BALLA BENISSIMO MA NON HA REGALATO POLEMICHE - IVA ZANICCHI DIMENA L’ANCA CON LA GRAZIA DI UN TRATTORE - DI SPUNTI INTERESSANTI NE STA REGALANDO, E TANTI, LORENZO BIAGIARELLI, TRA INCOMPRENSIONI CON LA SUA BALLERINA E POLEMICHE PER…”

Alberto Dandolo per Dagospia

alberto dandolo

 

Si mormora che in quel del Foro Italico i nervi siano tesissimi. Dopo l’emorragia di pubblico dell'ultima puntata di “Ballando con le stelle”, Milly Carlucci e il suo staff devono correre ai ripari. Come ballerina per una notte arriva la bombastica Wanda Nara. Una che, a differenza di altri, non va a sgambettare per promuovere una fiction soporifera ma solo se stessa. Basterà per arginare il calo di ascolti della prossima puntata?

 

In questa edizione di “Ballando con le stelle”, a tenere barzotto lo share sono gli over 75, Iva Zanicchi, Enrico Montesano e Giampiero Mughini. In realtà Mughini non balla: si muove da un punto all’altro, come un elettrone. Lo scrittore, però, compensa lo scarso dinamismo con le roboanti polemiche con la giuria.

 

MILLY CARLUCCI - BALLANDO CON LE STELLE

Enrico Montesano invece balla benissimo ma ha un po’ deluso chi s’aspettava che ingaggiasse un duello con la giurata Selvaggia Lucarelli su vaccini e green pass.

Del resto, qualche decennio di mestiere insegna come sopravvivere ai talent e ai reality: fingersi morti, sempre. Iva Zanicchi è destinata probabilmente ad arrivare in finale nonostante dimeni l’anca con la grazia di un trattore.

 

“L’aquila di Ligonchio” sarà anche nella giuria de “Il cantante mascherato”. Il codice etico della Rai, a quanto pare, è molto elastico: il suo “troia”, rifilato alla Lucarelli, si è dissolto come neve al sole. Passando agli altri concorrenti, c’è un po’ di delusione per Paola Barale. La showgirl sembra abbia davvero poca voglia di mettersi in gioco, ed è un peccato, visto il ballerino che si ritrova. Rosanna Banfi non pervenuta: toccante il racconto sulla sua malattia, ma il resto è noia.

SELVAGGIA LUCARELLI MUGHINI

 

Gabriele Garko, imponente e scultoreo, ha negato di aver mai ballato e invece è l’unico concorrente che in passato ha preso lezioni: doveva prepararsi a un film su Rodolfo Valentino. Scoperto, ha minimizzato la cosa. Lui con i coming out ha sempre qualche problema. Per ora è un bello che ballicchia ma fuori dalla pista è sempre impenetrabile: non sta regalando al programma spunti polemici e di colore. Pare sia molto timoroso di finire in qualche trappola da “reality”. 

 

ENRICO MONTESANO

Desta molta preoccupazione il suo infortunio, che potrebbe seriamente compromettere la partecipazione al programma nelle settimane a venire (domani ballerà) e sarebbe un peccato, anche perché è uno dei candidati alla vittoria. Di spunti interessanti ne sta regalando, e tanti, Lorenzo Biagiarelli, tra incomprensioni con la sua ballerina e polemiche per il “conflitto di interessi” per la presenza della fidanzata Selvaggia in giuria. Al momento, il protagonista di “È sempre mezzogiorno”, più che il raccomandato sembra il più maltrattato.

 

LORENZO BIAGIARELLI CON ANASTASIA KUZMINA

Delusione per la coppia gay di ballerini, cioè Moreno e Alex Di Giorgio: dovevano accendere il pubblico e invece stanno passando inosservati. E forse è un buon segno: vuol dire che due uomini che si strusciano non è più uno scandalo (diciamolo, erano più trasgressivi Ciacci e Todaro). La simpatica Ema Stokolma, tra racconti sulla sua infanzia infelice e la storia d’amore col suo ballerino, sembra più la protagonista stucchevole di un reality che di un programma di ballo.

 

Alla fine la differenza tra “Ballando con le stelle” e “Grande Fratello” s’è assottigliata. E anche Alessandro Egger, professione non pervenuta, sembra carne da reality, tra lacrime a comando e racconti sulla madre arcigna (che sta pure smentendo la versione del figlio sui giornali). A Milano si maligna sulla sua ambizione che l’ha spinto a tentare tutte le strade, dalla moda alla musica e da un po’ anche la tv, per raggiungere il successo. 

LUISELLA COSTAMAGNA

 

Le cause del calo di ascolti della quarta puntata probabilmente sono legate a diversi fattori: si va dal troppo tempo dedicato a Mughini e al non-caso dell’infortunio di Luisella Costamagna. Se una caviglia slogata bastasse allo share, su Rai 2 ci sarebbe un mondo di conduttori azzoppati.

 

Pare tra l’altro che ci sia stata una diatriba tra la produzione e il ballerino di Luisella Costamagna, Pasquale La Rocca. Lui, autentica star, vincitore di varie edizioni di “Ballando” all’estero non voleva scendere in pista con una concorrente infortunata. Decisione che avrebbe irritato la produzione. Chissà se è per questo che è saltata, il giorno dopo, la sua partecipazione assieme alla Costamagna a “Oggi è un altro giorno”, la trasmissione di Serena Bortone (lui se ne è lamentato in una storia su Instagram).

LUISELLA COSTAMAGNA

 

Sulla flessione degli ascolti potrebbe aver inciso l’assenza di spareggi e eliminazioni che davano smalto alla competizione. In quattro puntate è uscita solo la povera Marta Flavi, che in fondo ballava anche più di Mughini e di Iva Zanicchi.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?