brumotti 1

BRUMOTTI TRUE CRIME – “LIBERO” IN LODE DELL’INVIATO DI STRISCIA, FAMOSO PERCHÉ PRENDE SEMPRE LE BOTTE DAGLI “SPACCINI”: “ORMAI È UN GENERE CINEMATOGRAFICO A SÉ, METÀ ACTION MOVIE ALL’AMERICANA, METÀ POLIZIOTTESCO ALL’ITALIANA” – “IL FORMAT FUNZIONA, LE RIPRESE IN SOGGETTIVA DELLA BICI CHE SFRECCIA A VELOCITÀ FOLLE TRA ALBERI, AIUOLE, MARCIAPIEDI GIÙ GIÙ FINO ALLA STRADA E LUNGO I ROTAI DEL TRAM, FINO ALLA ‘SALVEZZA, VALGONO DA SOLE IL PREZZO DEL FILM, ANCHE SE VISTE E RIVISTE…”

Claudio Brigliadori per “Libero quotidiano”

 

aggressione a brumotti

Vittorio Brumotti e gli "spaccini": ormai è un genere cinematografico a sé, metà action movie all'americana, stile "Fast & furious" (su due ruote), metà poliziottesco all'italiana anni Settanta (qualcuno ricorda "Milano odia: la poliza non può sparare?").

 

A Striscia la notizia, su Canale 5, con cadenza settimanale il ciclista estremo entra come inviato nei fortini dello spaccio di droga italiani, a ogni latitudine. Dai quartieri-ghetto ci cittadine campane o pugliesi fino alle grandi metropoli, Roma e Milano. Da Sud a Nord, senso di impunità, degrado e violenza: una fotografia adrenalinica di quello che accade sotto i nostri occhi distratti.

 

brumotti striscia blitz contro i furbetti della sosta

Il format funziona. In 5 minuti, si passa dalla ricognizione con telecamera nascosta sul luogo del crimine, l'abboccamento con gli spacciatori, spesso immigrati, che offrono la mercanzia con nonchalance. Poi Brumotti e il cameraman tornano sul posto seguendo le forze dell'ordine arrivate per una perquisizione. Non è stato l'inviato di Striscia a denunciare, ma qualche residente esaspeVittorio Brumotti in azione rato.

brumotti 8

 

Qui però arriva il "twist" del servizio: spacciatori e immigrati, un mucchione di decine di persone, se la prendono con lui al grido di "infame", lo inseguono, gli tirano bottiglie, cercano di rubargli il girato. Nell'ultima puntata di questo True reality-crime in pillole (forse l'unico in Italia) Brumotti è al Parco Sempione, in pieno centro a Milano. Polmone verde che è anche centrale di stupefacenti.

 

vittorio brumotti a tor bella monaca 3

Dopo aver avvicinato i fornitori di droga informandosi su quantità e prezzi, scatta il blitz degli agenti. E qui si scatena il dramma: il parco diventa un dedalo di viuzze, luoghi perfetti per un agguato della gang. Il ciclista, circondato, inizia a prenderle. «Ti tiro un calcio qua e muore, non me ne fot**e niente», lo avverte un energumeno. Non resta che scappare, a rotta di collo. Le riprese in soggettiva della bici che sfreccia a velocità folle tra alberi, aiuole, marciapiedi giù giù fino alla strada e lungo i rotai del tram, fino alla "salvezza", valgono da sole il prezzo del film, anche se viste e riviste (purtroppo) centinaia di volte.

vittorio brumotti menatovittorio brumotti a tor bella monaca 6brumotti aggredito (di nuovo) a milano 12vittorio brumotti a piacenza nel 2019 1 brumotti aggredito (di nuovo) a milano 10vittorio brumotti a piacenza nel 2019vittorio brumotti a tor bella monaca 5vittorio brumotti a tor bella monaca 4vittorio brumotti a tor bella monaca 8vittorio brumotti menato 3vittorio brumotti picchiatobrumotti striscia blitz contro i furbetti della sosta

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?