la foto vincitrice del concorso lgbt

COSA C'ENTRA UNA BIMBA CON NOVE MASCHIONI IN TENUTA SADOMASO? - FA DISCUTERE IN OLANDA LA FOTO PREMIATA IN UN CONCORSO LGBT CON L'OBIETTIVO DI MOSTRARE LA NUOVA NORMALITÀ DEL MONDO POLISESSUALE - LUCA BEATRICE: "NON SAREBBE MEGLIO TENERE SEPARATI I DUE AMBITI, GLI ADULTI FACCIANO CIÒ CHE VOGLIONO E I BAMBINI VENGANO LASCIATI ALLA LORO INNOCENZA? PREFERIAMO CHE SI EVITI LA MERCIFICAZIONE DELL'INFANZIA, SIA CHE SI PARLI DI DIRITTI SIA PER VENDERE PANNOLINI..."

Luca Beatrice per “Libero Quotidiano

 

LUCA BEATRICE

Scelta tra 13 mila scatti e premiata con 2.500 euro, la foto di Jan Van Breda intitolata “Imagine what will hopefully stay taken for granted”, (immagina cosa, si darà per scontato) ha vinto il curioso e irriverente concorso lanciato da AT5, stazione tv di Amsterdam, in accordo con il locale Pride per sostenere la causa gay and lesbian, tema su cui i Paesi Bassi sono sempre stati avanti rispetto al resto d'Europa.

 

la foto vincitrice del concorso lgbt

La scelta, votata sul web, è caduta sulla foto più iconica, significativa, estetica, e in effetti le motivazioni ci sono tutte: è divertente e si ricorda, affronta questioni urgenti senza scivolare nella retorica ed è senza dubbio un'inquadratura riuscita.

 

Guardiamola con attenzione. Siamo in un cortile dove una bimba bionda sta giocando sorridente con l'altalena, mentre sullo sfondo nove omaccioni (s)vestiti in tenuta sadomaso e bondage sono in pausa dalle loro principali occupazioni: uno manda messaggi, due si aiutano a slacciare i corpetti, altri stanno semplicemente discutendo.

 

CONTRASTI

jan van breda

Non ci è dato sapere, e poco interessa, se dovranno andare in qualche dark room o lasciano gli abiti di scena per recarsi a fare la spesa. Il loro look, onestamente desueto e stereotipato, fa venire in mente la gay culture ironica degli anni '80, tra Village People, la band americana di disco music tra le prime a portare al successo popolare l'iconografia omosessuale, Freddie Mercury, indimenticato leader dei Queen, e i vecchi biker ossessionati dal cuoio nero nonostante la pancetta.

 

comunita' lgbtq

Dal punto di vista della costruzione formale lo scatto fa tornare alla mente la situazione descritta da Andy Warhol nel film The Velvet Underground and Nico (1966): mentre Lou Reed, John Cale e gli altri del gruppo suonavano mezzi fatti i loro testi così scomodi e violenti, il bimbetto di Nico, figlio mai riconosciuto di Alain Delon, giocava indifferente sul palco e neppure l'irruzione della polizia che mise fine al concerto gli recò turbamento.

 

cristo lgbt

PERICOLI

Tutto ciò per dire che di frequente sono le nostre sovrastrutture morali e ideologiche a vedere il male dove non c'è. Capisco chi obietterà, domandandosi: perché utilizzare una bambina piccola in un'immagine che fa supporre contenuti forti?

 

manifestazioni lgbt ungheria 1

Non sarebbe meglio tenere separati i due ambiti, gli adulti facciano ciò che vogliono - e di sicuro un live show con le chitarre ad alto volume provoca effetti più dannosi almeno all'apparato uditivo - e i bambini vengano lasciati alla loro innocenza?

 

queer 2

E in quanto all'enunciato della foto, la speranza che in futuro tutto ciò si darà per scontato, anche qui siamo nel regno dell'opinabile. Sappiamo bene che l'uomo nero non è chi veste in latex, i pericoli giungono spesso da contesti ben più "normali", ma è altrettanto vero che se non ci fosse stata alla base l'idea di ribaltare una convenzione sociale questa foto non avrebbe ottenuto lo stesso clamoroso risultato.

 

esempi di messaggi shockvertising 6

STILE

Nella pubblicità la scelta di lavorare con immagini forti non per veicolare direttamente il prodotto ma rendere riconoscibile lo stile (si pensi a Oliviero Toscani o Terry Richardson) è fenomeno che in gergo si definisce "shockvertising".

 

esempi di messaggi shockvertising 5

Merito sta nel porre l'attenzione su temi urgenti basandosi sul potere delle immagini e su accostamenti non convenzionali. Fa discutere, appunto, ma resta impressa, ciò che sta capitando alla foto di Jan van Breda.

 

esempi di messaggi shockvertising 7

C'è però un punto da non sottovalutare: per l'utilizzo del minore ha deciso il genitore. Ingrid Kalma, la madre della bimba, su Twitter ha raccontato che quei ragazzi si sono cambiati per anni nel loro giardino, senza sconvolgere nessuno, né i vicini né gli altri bambini e nessuno li ha mai scambiati per pedofili.

 

esempi di messaggi shockvertising 4

Non dubitiamo delle parole di questa mamma molto attenta alle discriminazioni sociali però, nonostante la foto risulti inoffensiva, preferiamo che si eviti la mercificazione dell'infanzia, sia che si parli di diritti sia per vendere pannolini. Come cantava Giorgio Gaber in Non insegnate ai bambini, «non divulgate illusioni sociali, non gli riempite il futuro di vecchi ideali. L'unica cosa sicura è tenerli lontani dalla nostra cultura».

esempi di messaggi shockvertising 1esempi di messaggi shockvertising 2esempi di messaggi shockvertising 3

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....