barbara durso nicola zingaretti carlo guarino andrea la spina della cimarra dei sacconi di montalto

LA CHIUSURA DI "LIVE - NON E' LA D'URSO" E' UN BRUTTO COLPO PER MAURO CRIPPA, DG DELL'INFORMAZIONE CHE TANTO HA PROTETTO BARBARA D'URSO: DICE ADDIO ALL'UNICA PRIMA SERATA SU CANALE 5 DI SUA GESTIONE - LA FOTO DI "BARBARIE” CON CARLO GUARINO, SOCIAL MEDIA MANAGER DELLA REGIONE LAZIO, E ANDREA LA SPINA DELLA CIMARRA DEI SACCONI DI MONTALTO, EX CONSULENTE ALLA PROVINCIA DI ROMA DI ZINGARETTI - LA BOMBA CHE VERRÀ: MOLTO PROBABILMENTE LA D’URSO DOVRÀ SALUTARE ANCHE LA DOMENICA POMERIGGIO…

Dagonews

 

BARBARA DURSO E NICOLA ZINGARETTI

C'è chi la descrive come furente e incollata al telefono, c'è chi fa sapere che in realtà è tranquilla e certa della sua forza. Isolata, verrebbe da dire, nella sua azienda. Ufficialmente nessuno apre bocca ma che Barbarella D'Urso non sia amata da Signorini, De Filippi, Presta, Bonolis non è di certo un mistero.

 

La Blasi l'ha presa in giro sui social, la Marcuzzi ricorda ancora alcuni episodi durante L'Isola dei Famosi (e gli attacchi di Striscia la notizia), la Toffanin è lontana anni luce.

 

Caschetto nemmeno si sporca le mani. E al netto delle dichiarazioni di rito, Piersilvio Berlusconi avrebbe voluto agire da molto tempo, sempre ostacolato da qualcosa o da qualcuno. Federica Panicucci mai vista così sorridente, forse inconsapevole che anche per lei non stia tirando una bella arietta.

MEME SUL SOSTEGNO DI NICOLA ZINGARETTI A BARBARA DURSO

 

Isolata, dicevamo, nel fortino con Mauro Crippa. Direttore Generale dell'Informazione che tanto l'ha protetta e sostenuta, ha combattuto per lei ma anche per i suoi interessi. Perché la chiusura di Live-Non è la D'Urso per Crippa significa l'addio all'unica prima serata su Canale 5 di sua gestione.

 

Chiude la D'Urso, perde una casella. Isolata. Sostenuta dal suo manager Marco Durante, capo di LaPresse, ma le guerre con Presta, che pure godrà per la caduta della nemica, come già detto, non sono la soluzione del caso D'Urso. Una pratica che va avanti da anni, con guerre interne che somigliano a quelle di un condominio incazzato.

 

Mauro Crippa

Isolata ma con il suo fedelissimo badante Ivan Roncalli, autore tuttofare, artefice dell'invasione di contenuti trash e discutibili nelle sue trasmissioni.

 

La notizia di Dagospia sulla chiusura anticipata di Live-Non è la D'Urso per bassi ascolti ha fatto esplodere un vero e proprio caso mediatico con tanto di scivolone twittarolo di Nicola Zingaretti. Deriso e preso in giro da suoi e massacrato sui quotidiani di oggi.

 

La giornalista del Fatto Quotidiano Gisella Ruccia ha tirato fuori lo scatto in cui Barbarella è in compagnia della giornalista portaborsette Annalia Venezia ma soprattutto con Carlo Guarino social media manager, web content manager e coordinatore della newsletter del Presidente della Regione Lazio. E da qui è partito il 2+2 più facile del mondo.

 

IVAN RONCALLI

Non solo, nella stessa foto compare anche il marchese Andrea La Spina della Cimarra dei Sacconi di Montalto, sembra una supercazzola, ma si tratta di un'altra persona vicina al leader del Pd.

 

Nel 2009 suscitò numerose polemiche la sua nomina come consulente alla Provincia di Roma come consigliere al bon ton per 30 mila euro: "Sono l'unico precario dell'ufficio del cerimoniale di Palazzo Valentini, marchese co.co.co per 1300 euro al mese", si difese il marchesino.

 

Siti e giornali amici, seppur costretti a confermare lo scoop di Dagospia, hanno cercato di fornire motivazioni differenti (differenti anche tra loro). Certo, dovrà cambiare studio, pare già da questa settimana, ma non si chiude in anticipo un programma per questo motivo. Se è un successo, certo, altrimenti qualcuno può usarlo come pretesto.

 

E come scritto da Dagospia si cercherà una formula per evitare una bocciatura mediatica ufficiale da parte dei vertici Mediaset, qualcosa si inventeranno. "Nuovi progetti", lo si dice sempre in questi casi. E l'annuncite in tv è diffusa: si annunciano cose che non partiranno mai. Non partirà il Grande Fratello Nip, non ci sarà una nuova stagione della fiction trash La Dottoressa Giò. E molto probabilmente Barbarella dovrà salutare anche la domenica pomeriggio.

CARLO GUARINOandrea la spina della cimarra sacconi di montalto e carlo guarino foto di baccoil marchese andrea la spina della cimarra sacconi di montaltoBARBARA D URSO CARLO GUARINO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…