crozza

CROZZA! ‘IL DESTINO DEL PAESE IN MANO A FICO, UNO CHE HA PASSATO ANNI A STUDIARE GIGI D’ALESSIO’’ (VIDEO) - ‘IL PD HA PRESO UNA TRANVATA IN MOLISE, SI È ESTINTO COME L’AVVOLTOIO CAPOVACCAIO IN PUGLIA. IL WWF DOVREBBE LANCIARE ESEMPLARI DI SINISTRA LANCIANDOLI AL SUOLO DAGLI ELICOTTERI”

 

Crozza: il governo Fico? Uno che per anni ha studiato Gigi D'Alessio

 

 

 

IL VIDEO INTEGRALE DI CROZZA A ‘CHE FUORI TEMPO CHE FA’:

https://www.raiplay.it/video/2018/04/CrozzaElezioni-in-Molise---23042018-e841a9a0-b90e-47cd-b6bc-3d8b6789ba90.html

 

 

 

https://www.ascoltitv.it/

 

 

Ieri, 23 aprile 2018, Maurizio Crozza ha aperto la puntata di Che fuori tempo che fa con la sua consueta copertina satirica. Il comico ha iniziato iil suo monologo parlando del Molise: il PD era convinto che fosse come l’Ohio, ma dopo aver visto i risultati politici (nei quali ha preso l’8%) ha detto “Oh, ahia!”. Ha preso una tranvata, si è estinto come l’avvoltoio capovaccaio in Puglia. Il WWF dovrebbe cercare di reintrodurre esemplari di sinistra lanciandoli sul suolo molisano e sperando che si riproducano.

MAURIZIO CROZZA A CHE FUORI TEMPO CHE FA

 

Il problema è che adesso la regione è infestata da predatori del centrodestra. Poi è passato a parlare del futuro Governo: dovrebbero provare a fare la staffetta come negli anni ’80, con metà legislatura con presidente Di Maio (a sentire “se io avrebbi”) e metà con Salvini (a sentire “immigrati di m**da!). Ma Crozza crede in Fico, uno che ha passato anni a studiare le canzoni di Gigi D’Alessio…

 

 

FICO LAUREATO IN NEOMELODICI NAPOLETANI

https://www.agi.it/

 

La rivincita dei laureati in Scienze della Comunicazione

Laureato in Scienze della Comunicazione, è uno dei fondatori dei primi meet up di Beppe Grillo, a Napoli, nel 2005. All’epoca, ricorda il Corriere, si arrabatta tra i lavori di tour operator, operatore di call center, responsabile della comunicazione per un ristorante, importatore di tessuti dal Marocco.

 

ROBERTO FICO AL QUIRINALE

Il mistero del master in Knowledge Management

Dopo la laurea all’Università di Trieste con una tesi dal titolo 'Identità sociale e linguistica della musica neomelodica napoletana', riporta neXt Quotidiano, Fico racconta nella biografia del sito ufficiale e nel curriculum pubblicato su Rousseau, la piattaforma del M5s, di aver conseguito successivamente un Master in 'Knowledge management' organizzato “dai politecnici di Palermo, Napoli e Milano”.

 

Durante questo 'master' Fico scrive di aver avuto la possibilità “di approfondire gli studi sulla gestione e sulla distribuzione del capitale umano e della conoscenza all’interno delle aziende private, delle organizzazioni no-profit e del settore pubblico”. Secondo neXt Quotidiano "non esistono né un Politecnico di Napoli né un Politecnico di Palermo. A notare l’incongruenza è stato su Twitter Alfonso Fuggetta, che è docente proprio al PoliMi. L’ufficio stampa del Politecnico di Milano ha confermato a neXt Quotidiano che il Politecnico di Milano non ha mai erogato un master in 'Knowledge Management' ma di aver partecipato a un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro che prevedeva interventi formativi per 150 giovani disoccupati laureati in discipline umanistiche e comprendeva cinque percorsi formativi tra cui appunto “knowledge management”. Ma non si trattava di un master.

 

LUIGI DI MAIO ROBERTO FICO

La passione politica non è nata con Grillo: prima ci sono stati, a sinistra, il voto per Bassolino e per Rifondazione. 

 

 

Nel 2005, ricostruisce La Stampa, è tra i fondatori del Meetup Amici di Beppe Grillo a Napoli. Nel 2010 si candida presidente della Regione Campania e nel 2011 tenta la corsa a sindaco di Napoli. A dicembre dell’anno successivo è primo alle Parlamentarie del M5S nella Circoscrizione Campania 1 e grazie a 228 preferenze ottenute sul web viene candidato in prima posizione nella lista bloccata del M5s della circoscrizione. Alle elezioni politiche del 2013 è eletto nella XVII legislatura alla Camera dei Deputati, poi riconfermato il 4 marzo 2018.

 

 

Con i 5 Stelle è stato membro della Commissione di Vigilanza Rai, ma soprattutto è il punto di riferimento degli ortodossi e di chi vuole mantenere un presidio contro eventuali derive a destra. Che si verificano puntualmente, sia sui temi dell’immigrazione, sia su quelli delle alleanze. Anche nella gestione interna del Movimento, Fico prova a ritagliarsi un ruolo, appunto, da ortodosso, cercando di fare in modo che M5S resti fedele alle intenzioni delle origini, con una gestione collegiale e democratica.

BERLUSCONI MOLISE

 

Vi garantisco che mai noi saremo alleati con la Lega anche dopo il voto: siamo geneticamente diversi (Roberto Fico, gennaio 2018)

 

La non amicizia con Di Maio

All'epoca della nomina a capo politico di Luigi Di Maio è protagonista dello strapoo  alla festa di Rimini, dove si rifiuta di salire sul palco, salvo tornare nei ranghi dopo un duro confronto con Grillo. Secondo il Corriere è un modo per premiarne la fedeltà, ma anche di depotenziarlo e dissuaderlo da prese di posizioni polemiche nel caso, ormai decisamente probabile, di alleanze politiche con la Lega Nord.

 

BERLUSCONI MOLISE PREDELLINO

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…