assassin s creed odyssey

DAGO GAMES BY FEDERICO ERCOLE: “’ASSASSIN’S CREED ODISSEY’ SI SVOLGE NEL 400 A.C., DURANTE QUEI CONFLITTI CHE VENNERO SUCCESSIVAMENTE STUDIATI COME GUERRA DEL PELOPONNESO, NATI DAL DISSIDIO TRA SPARTA E ATENE - CIÒ CHE PIÙ COINVOLGE NEL GIOCO È IL VIAGGIO LIBERO ATTRAVERSO UNA GRECIA MAGNIFICA, LA SCOPERTA DI ISOLE SOLITARIE E MISTERIOSE, LA BELLEZZA QUASI TROPICALE DELLE CICLADI, LA SUBLIME AUSTERITÀ DI ATENE” - VIDEO

 

Federico Ercole per Dagospia

 

ASSASSIN S CREED ODYSSEY

Il videogame è una chimera onnivora che tuttavia predilige nutrirsi del Mito, lo rielabora e lo trasforma, declinandolo attraverso i generi ludici e variandolo secondo le differenti esigenze di gioco e di cornice narrativa. Non meraviglia per questo che la Grecia Antica, il luogo d’origine della mitologia classica, sia stato il fecondo terreno sul quale sono germogliati innumerevoli videogiochi, elettroniche piante transgeniche nei cui semi sono innestati i ricordi di un’ellenica classicità e il gene mutante del post-moderno.

 

Dalle già rigogliose due dimensioni di Battle of Olympus del 1998 per NES fino alle imprese del rabbioso Kratos in God of War per le console di Sony (prima che questo colossale anti-eroe migrasse nelle lande di Odino), i videogiochi che si rifanno al mito greco hanno in comune una tensione verso il fantastico che esalta gli aspetti più favolosi e sovrannaturali dell’epica ellenica con il suo straordinario pantheon olimpico e le tante specie di bestie meravigliose e terrificanti.

ASSASSIN S CREED ODYSSEY

 

Tuttavia è attraverso la leggenda che si esprime e comunica con la contemporaneità la storia di quei tempi, e una cronaca oggettiva degli eventi è di rado non contaminata dal mito, che diviene simbolo da interpretare per intravedere le remote ombre del vero, supportati magari dallo studio dei filosofi.

 

L’ultimo videogame a riportarci nell’antichità della Grecia fa parte di quella lunghissima, contorta, a tratti stupefacente e quasi mai brutta saga di Ubisoft che è Assassin’s Creed, della quale è appena uscito Odissey, l’ultimo episodio per Playstation 4, XBox One e PC.

 

PROMENADE ELLENICA

ASSASSIN S CREED ODYSSEY

Assassin’s Creed Odissey si svolge nel 400 A.C., durante quei conflitti che vennero successivamente studiati come Guerra del Peloponneso, nati dal dissidio tra Sparta e Atene. Sebbene mischiata con quei vaghi ma fondamentali accenti fantascientifici dai quali si muove la saga assassina di Ubisoft, anche l’intreccio narrativo di quest’ultimo episodio tenta con successo di ancorarsi alla storia, mantenendo la stessa utilità “manualistica” dei precedenti capitoli che sono trascorsi dal Rinascimento ai Caraibi della pirateria, dall’Egitto dei faraoni all’America dei primi coloni, dalla Parigi della rivoluzione alla Londra dell’Industria. In una cornice comunque coerente con la storia non manca comunque l’inevitabile inclusione di bestie mitiche come il Minotauro o la Medusa.

 

Possiamo, cosa gradita, decidere se interpretare un uomo o una donna all’inizio del gioco, entrambi belli in maniera neoclassica: Kassandra con la sua lunga treccia o il barbuto Alexios; entrambi forti in battaglia e con un passato tragico degno delle opere di Eschilo e Sofocle.

 

ASSASSIN S CREED ODYSSEY

Comincia così un’avventura scandita da una ritmica dilatata che può essere molto longeva in base alle esigenze del giocatore (chi non ha tempo ma denaro può acquistare persino i potenziamenti con solfi veri attraverso le microtransazioni, cosa antipatica ma superflua), tuttavia completare solo la storia principale penalizza il lavoro degli sviluppatori e l’esperienza di gioco, in quanto gli eventi secondari e la libera esplorazione consentono di vivere un’avventura varia e suggestiva, di ammirare luoghi dall’abbacinante splendore visivo e di incontrare personaggi indimenticabili e carismatici con i quali interagire.

 

Odissey rimanda ad alcune dinamiche del gioco di ruolo d’azione, la categoria ludica alla quale sembra vieppiù tendere,  e i combattimenti contro i nemici risultano più spettacolari che nei predecessori, soprattutto quelli navali, che ci vedono protagonisti di battaglie marittime prolungate, difficili e maestose nella loro numerica liquidità.

 

ASSASSIN S CREED ODYSSEY

Ma ciò che più coinvolge nel gioco è proprio il viaggio libero attraverso una Grecia magnifica, la scoperta di isole solitarie e misteriose, la bellezza quasi tropicale delle Cicladi, la sublime austerità di Atene, selve intricate dalle tinte che variano in base alla stagione, desolate pendici arse dalla lava di vulcani eruttanti. In Odissey ci sono sette regioni, con le loro decine di città e paesi e ci trasformiamo talvolta in turisti virtuali, alla scoperta di meraviglie da osservare e ammirare, sedotti dalla ricostruzione del passato, dalla natura dominante, da impareggiabili architetture. 

 

Assassin’s Creed Odissey è un’epopea che va vissuta se amate il gioco avventuroso, anche se questa lunga saga vi ha già annoiato dopo il secondo episodio, ancora oggi il più riuscito con la sua rinascimentale potenza, proprio per il fascino unico del suo scenario, per l’illusione di “esistere” in un’era terribile e magnifica.

 

STUDIARE CON L’ASSASSINO

Assassin’s Creed Odissey è vietato ai minori di anni 18. Certo che è sanguinario e persino piacevolmente sensuale, ma la violenza c’è già, in tutta la sua tragedia, nel mito e nella storia ai quali il videogioco è ispirato.

 

ASSASSIN S CREED ODYSSEY

Ci sono alcuni videogame il cui divieto per i minorenni è sensato, perché per esempio un capolavoro come Grand Theft Auto V risulta non codificabile da un ragazzino e giocarci sarebbe come vedere Pulp Fiction a 10 anni, quindi non capire nulla dell’ironia della sceneggiatura, delle sue metafore e del rigore cinematografico con il quale è realizzato per arenarsi su un’impressionante superficie grandguignolesca e fraintendibile.

 

Invece Assassin’s Creed Odissey, come gli altri capitoli della saga, potrebbe essere uno strumento davvero utile per conoscere la storia, la sua arte e gli uomini che la vissero, un motore videoludico per una propedeutica allo studio della Grecia antica, uno stimolo per appassionarsi alla filosofia e alla mitologia, alla letteratura, alla scultura, al teatro e all’architettura.

 

Insomma se avete dei figli, dei fratelli o dei nipoti di dodici o tredici anni, accompagnateli nel gioco, state con loro mentre incontrerete i virtuali personaggi di Socrate, di Ippocrate o di Pericle. Condividete con i ragazzi le vostre nozioni storiche, oppure scopritele e appassionatevi insieme. Così vissuto Assassin’s Creed Odissey diviene una divertente fonte di nozioni, uno spunto per una ricerca approfondita, non solo più un videogioco ma un “tomo” virtuale con il quale cominciare a studiare il passato e innamorarsene. 

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...