DE GUBITOSIS NON DISPUTANDUM – O DIRIGI O VAI IN VIDEO: FA DISCUTERE IL DIKTAT DEL DG RAI SULLO STOP AI DOPPI INCARICHI – VIANELLO E PETRUNI RINUNCIANO ALLA CONDUZIONE, GIORGINO E PARAGONE SCELGONO IL VIDEO MENTRE LA BERLINGUER È STATA L’ULTIMA A PIEGARSI – MA A COSA SERVE ABOLIRE I DOPPI INCARICHI SE POI SI FAVORISCE LA CONCORRENZA, SCEGLIENDO COME PARTNER RADIOFONICO DI THE VOICE, NON UNA RADIO DEL¬LA RAI MA RTL 102,5? …

Francesca Angeli per "il Giornale"

O conduci o dirigi, o fai il capore¬dattore dietro le quinte o vai in video. In Rai il direttore generale Luigi Gubitosi ha detto stop ai doppi incarichi con una circolare emanata alla fine di gennaio che aveva come dead line il 28 febbraio. Da quella data i direttori o vicedirettori di rete e di testata hanno dovuto dire ad¬dio o a comparire in video o al proprio incarico.

Un diktat che in molti hanno digerito a fatica e che in effetti non tutti hanno rispettato. Il più zelante è stato il Tg1 di Mario Orfeo: Susanna Petruni ha lasciato la conduzione preferendo mantenere la qualifica di vicedirettore mentre ad esempio, Francesco Giorgi-no, ha scelto il video rinunciando all'in¬carico di capo della redazione politica. L'ultima a piegarsi è stata la «zarina» del Tg3 Bianca Berlinguer che per la sua ribellione alle regole ha anche dovuto incassare una dura reprimenda da par¬te del sindacato Usigrai.

Ma è davvero questo quello di cui ha bisogno l'azienda televisiva pubblica? Se è vero che le regole vanno rispettate da tutti nello stesso modo è pure vero che anche per la Rai, per ovvi motivi di mercato, dovrebbe valere la legge del¬l'audience. Dunque perché negare «a prescindere» il video a chi ha un altro in¬carico se svolge bene entrambi? E so-prattutto perché togliere da una condu¬zione un volto amato dai telespettato¬ri?

Se l'obbiettivo prioritario è comun¬que quello di risanare i conti il buon sen¬so non dovrebbe suggerire di scegliere chi fa ascolto per condurre telegiornali e programmi informativi? Misteri della Rai che non potranno più essere sciolti neppure da un servizio di Voyager visto che il conduttore, Roberto Giacobbo, è pure vicedirettore di Rai2 e dunque do¬vrà lasciare o la vicedirezione o la con¬duzione del suo programma. Sicura-mente con rammarico di Maurizio Crozza che dovrà rinunciare alla sua fantastica imitazione, Kazzenger.

L'ultima a mollare è stata proprio la Berlinguer che è tranquillamente com¬parsa in video alla conduzione del Tg3 delle 19 il 4 marzo scorso, sfidando aper¬tamente il suo direttore generale. Le ap¬parizioni in video della Berlinguer sia al timone del Tg3 sia per gli approfondi¬menti notturni di hanno fatto infuriare soprattutto il sindacato Usigrai che in passato mai aveva osato bacchettare la Berlinguer.

Stavolta, invece, prima è in¬sorto il nuovo segretario Vittorio Di Tra¬pani e poi anche l'ala di minoranza del sindacato con Luigi Monfredi che de¬nunciava il mancato rispetto delle rego¬le volute da Gubitosi, sottolineando in¬vece l'immediato rispetto delle regole da parte di Orfeo. Anche il direttore di Rai3, Andrea Vianello ha finito per ri¬nunciare alla conduzione di Agorà. Scelta diversa da parte di Gianluigi Pa¬ragone ha lasciato la vicedirezione di
Rai2 preferendo mantenere la direzio¬ne del programma L'ultima parola.

Sarà l'abolizione dei doppi incarichi a salvare la Rai dal naufragio? O non sa¬rebbe più opportuno evitare di favorire la concorrenza come ha fatto lo stesso Gubitosi decidendo di assegnare come partner radiofonico del programma The Voice of Italy, nuovo talent show di prima serata di Rai2 , non una radio del¬la Rai ma la principale concorrente ov-vero Rtl 102,5 , provocando ovviamente la rivolta dell'Usigrai?

 

 

GUBITOSI E TARANTOLA jpegLUIGI GUBITOSI BIANCA BERLINGUER SUSANNA PETRUNI Francesco Giorgino - copyright Pizzi

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