DISSIDENT-STYLE - IMBRIGLIARE LA RETE È TROPPO COMPLICATO, ANCHE PER IL GOVERNO DEL DRAGONE: L’ARTISTA CINESE AI WEIWEI, CO-IDEATORE DELLO STADIO ‘NIDO D'UCCELLO’ DI PECHINO, HA REALIZZATO UN VIDEO-PARODIA IN CUI BALLA AL RITMO DEL TORMENTONE “GANGNAM STYLE” AGITANDO UN PAIO DI MANETTE – E DOMANI INAUGURA LA SUA PRIMA MOSTRA IN ITALIA, ALLA GALLERIA CONTINUA DI SAN GIMIGNANO...

1- VIDEO: AI WEIWEI BALLA GANGNAM STYLE DI PSY
http://bit.ly/U12pEl


2- LA PROVOCAZIONE DI AI WEIWEI SULLE NOTE DI «GANGNAM STYLE»
IL DISSIDENTE CINESE BALLA SVENTOLANDO LE MANETTE
Marco Del Corona per il "Corriere della Sera"

L'ennesima mutazione di «Gangnam style», il video musicale sudcoreano diventato il più globale dei tormentoni, si è materializzata da Ai Weiwei. La parodia del filmato della star PSY pulsa nel cortile della sua casa di Caochangdi. È contaminata però dal gusto per la provocazione beffarda caro all'artista: da passatempo si trasforma in sberleffo al potere di Pechino e trova così, puntualmente, il setaccio dei controlli sul web a frenarne la circolazione.

«Gangnam style», ma con Ai Weiwei style, dunque. Il co-ideatore dello stadio Nido d'Uccello ha lavorato al video con i suoi collaboratori mercoledì e nella notte lo ha messo online su siti cinesi e su YouTube, che nella Repubblica Popolare non è liberamente accessibile. I censori hanno rapidamente setacciato la Rete senza tuttavia eliminare il filmato con efficacia assoluta. Le riprese sono durate una decina di minuti ma il montaggio ha richiesto ore. Ai vi compare con una maglietta arancione sulla quale indossa una giacca nera con revers in seta e occhiali da sole. Nelle prime immagini che lo riguardano, il 55enne esce dalla porta della sua abitazione con due ragazze per proseguire imitando le movenze di PSY e allestendo poi una coreografia con diverse persone.

Il tocco irriverente diretto sta nel passaggio in cui Ai estrae dalla tasca e agita un paio di manette, riferimento agli 81 giorni di detenzione extragiudiziale nella primavera del 2011. Altrettanto familiare agli internauti cinesi, o almeno a coloro che si confrontano con il controllo del web, il titolo che Ai ha voluto dare alla sua versione del video: «Caonima».

Si tratta di un volgarissimo e diffuso insulto che riguarda la «tua mamma» ma che suona come l'espressione «cavallo dell'erba e del fango», un animale inesistente e «creato» (proprio in virtù dell'omofonia) come simbolo dell'oltraggio alle autorità: il video che lo lanciò spopolò sul web all'inizio del 2009 prima di essere epurato. «Ci tolgono la felicità, i passaporti, ci distruggono le case. Però possiamo far ridere la gente con qualcosa. E ridere è importante», ha fatto sapere Ai.

Il cantante PSY - che in settimana si era intrattenuto scherzando con il connazionale Ban Ki-moon, segretario generale dell'Onu - non avrebbe mai immaginato di aver composto un brano così (involontariamente) «politico». Una risata li seppellirà, dunque. O almeno ci prova.


3- AI WEIWEI, DEBUTTO ITALIANO PER L'ARTISTA DISSIDENTE
www.unita.it

Prima mostra personale di Ai Weiwei, star internazionale dell'arte, autore di una magnifica installazione con 100mila semi di maiolica lavorati a mano alla Tate Modern di Londra, ideatore dello stadio di Pechino per le Olimpiadi 2008, dissidente imprigionato e ora costretto agli arresti domiciliari per le sue contestazioni benché formalmente accusato di frode fiscale.

L'artista cinese espone alla Galleria Continua di San Gimignano (Siena), luogo curato da tre intraprendenti e indipendenti galleristi che sono andati in Cina prima di ogni altra galleria italiana. Da sabato 27 al 26 gennaio 2013, sculture, video, installazioni e fotografie, lo spazio nell'ex cinema nel paese delle torri svettanti presenta opere recenti e altre inedite per un artista che rivisita con libertà la tradizione cinese. Ma lui non ci sarà: non può uscire di casa, figuriamoci andare all'estero.

Non a caso le autorità cinesi bloccato l'accesso su internet al suo video, ispirato al «Gangnam Style» e intitolato «Grass Mud Horse Style», satira del governo di Pechino. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, il video di Ai - della durata di circa quattro minuti - è stato montato insieme a spezzoni di un filmato originale del rapper sucoreano Psy, senza che vi compaia mai.

Ai, in abito scuro e occhiali da sole, si esibisce nella danza del cavallo (perdendo gli occhiali) e sventolando delle manette, allusione più che probabile agli 81 giorni spesi nelle patrie galere nella primavera scorsa. Quanto al Grass Mud Horse, è un animale-logo inventato dai websurfer cinesi per protestare contro la censura: il suo nome originale («Cao ni ma») è quasi omofono con un insulto proibito sui social-network cinesi. Ai Weiwei è nato nel 1957.

 

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